Soluzioni e idee se in cucina il lavello è sotto la finestra

- 26 maggio 2020

A quale altezza deve essere la soglia della finestra

Posizionare il lavello cucina sotto la finestra significa godere di 3 vantaggi ben precisi: innanzi tutto si sfrutta al meglio la luce naturale e si lavora meglio, senza fare i conti con fastidiose ombre; in secondo luogo, mentre ci si dedica al lavaggio delle stoviglie o altre attività, è possibile alzare gli occhi e guardare fuori, di conseguenza la fatica si avverte meno. Infine, la resa estetica è di grande impatto.

La progettazione di una configurazione simile, però, richiede molta attenzione. Bisogna valutare diversi fattori. Stabilire, innanzi tutto, quale debba essere l’altezza della soglia della finestra. Si tratta di un calcolo matematico, che vi illustriamo subito.

Bisogna sommare l’altezza della cucina (quindi del piano da terra) e 3 cm di margine fino all’appoggio del davanzale, oppure 25 cm nel caso in cui sotto la finestra venga collocato un canale attrezzato con lo scolapiatti.

Come risolvere il problema dello scolapiatti

Nella maggior parte dei casi, si sa, lo scolapiatti trova posto all’interno del pensile sopra il lavello. Questo non è però possibile quando il lavello si trova sotto la finestra. Come risolvere il problema? Le soluzioni sono 4:

  • Canale attrezzato: è un elemento modulare che si può integrare nel top cucina, permettendo di sfruttare la lunghezza piuttosto che la profondità e la larghezza. In foto vi mostriamo EasyRack di Domusomnia, composto da diversi accessori per il contenimento di piatti, bicchieri, posate. Ci sono anche lo scarico acqua e una presa elettrica.
  • Scolapiatti estraibile per basi: anziché sopra, nel pensile, le stoviglie si sistemano sotto. Questi prodotti sono dotati di bacinella raccogligocce. In foto il modello 3703 di Inoxa.
  • Scolapiatti da appoggio: è leggero, maneggevole, solitamente si poggia sul lavello ma può essere messo ovunque. In foto MetroDecor, dotato di un piano di scolo che ruota di 360 gradi affinché l’acqua in eccesso confluisca facilmente nel lavandino.


Infine si può optare per uno scolapiatti a carrello, che però risulta un po’ più ingombrante.

Tipologie di miscelatori adatti

Forse non tutti lo sanno, ma in commercio esistono anche i miscelatori sottofinestra, progettati per permettere di aprire e chiudere comodamente la finestra e spesso anche per ottimizzare lo spazio disponibile.

Si sceglie fra 3 tipologie: miscelatori con canna abbattibile (o reclinabile), miscelatori con canna a scomparsa e con canna estraibile. Abbiamo selezionato per voi alcuni modelli interessanti. Nella prima foto vedete Ghost di Fima Carlo Frattini, dotato di un sistema abbattibile push/pull grazie al quale la canna si abbassa fino a scomparire quasi del tutto nel piano.

Nella seconda immagine ecco uno dei miscelatori della gamma Under Window di Gattoni Rubinetteria; in particolare si tratta del modello 60147, che ha una bocca alta 26 cm, è girevole e quando necessario si può reclinare frontalmente fino a 90 gradi.

Infine il miscelatore con canna abbattibile Su&Giu di Gessi, caratterizzato anche dal comando remoto e da una doccetta estraibile monogetto.

Quale apertura per la finestra

Il tipo di apertura della finestra è un altro elemento fondamentale nella progettazione di una cucina nella quale il lavello si trovi, appunto, sotto il serramento. La scelta ideale coincide con le finestre scorrevoli, quelle a vasistas (che cioè si aprono verso l’interno e dall’alto oppure dal basso), quelle basculanti (la cui anta ruota su due perni posti al centro di essa) e quella a ghigliottina, che però non sono molto diffuse in Italia.

Tutte le suddette tipologie, comunque, non necessitano dello stesso spazio che serve invece per il lavello e il miscelatore; non ci sono “sovrapposizioni” di sorta. Per passare dalla teoria alla pratica, vogliamo mostrarvi un modello dell’innovativa gamma Prolux Swing di Oknoplast. Si tratta di una finestra basculante in pvc che si apre dal basso ma verso l’esterno, lasciando così libera tutta l’area in prossimità della finestra.

L’apertura, inoltre, si può modulare in base alle esigenze del momento: se per esempio l’utente è intento a scolare la pasta, e quindi c’è molto vapore, ha la possibilità di aprire l’anta a metà per far cambiare rapidamente l’aria.

Risolvere le problematiche legate agli scarichi

Cosa fare quando il lavello della cucina è sotto la finestra ma non collocato in corrispondenza degli attacchi per il carico e lo scarico dell’acqua? Come prima cosa è possibile utilizzare il “vuoto sanitario”, ossia lo spazio che si crea fra la schiena dei mobili e la parete e che permette il passaggio orizzontali di tubi e cavi. Certo, in questo modo le ispezioni non risultano molto agevoli, ma tutto sommato non è un grande problema.

Se invece gli attacchi dell’impianto idraulico e il lavello si trovano sui lati opposti della cucina, si suggerisce di misurare lo spessore del sottofondo del pavimento per verificare se sia possibile far passare le canalizzazioni sotto quest’ultimo e se si ottenga la pendenza necessaria per l’allontanamento delle acque di scarico.

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