Redazione - 22 aprile 201622 febbraio 2022
Cerchi idee per dividere soggiorno e cucina in modo originale? Eccoti i nostri consigli!
Redazione - 22 aprile 201622 febbraio 2022
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento nella distribuzione degli ambienti domestici a favore di spazi aperti e fluidi. La cucina living risulta dunqua una soluzione oggi molto apprezzata. Anche quando si progetta un open space, tuttavia, è importante delineare una distinzione tra gli spazi adibiti a funzioni diverse.
Esistono diverse soluzioni per dividere il soggiorno e la cucina senza perdere l’effetto di continuità. Alcuni elementi architettonici sono in grado di assolvere perfettamente questo compito, rimarcando la separazione tra un’area e l’altra tramite l’evidenziazione di alcune caratteristiche strutturali. È il caso di:
Le pareti divisorie in vetro sono un’ottima soluzione per dividere il soggiorno e la cucina senza rinunciare alla continuità visiva dell’open space. Questa opzione permette di isolare completamente la cucina, bloccando la diffusione di rumori e odori legati alla preparazione dei cibi.
Le partizioni trasparenti, inoltre, permettono la circolazione della luce naturale tra i due ambienti. A seconda delle esigenze specifiche, è possibile scegliere tra soluzioni fisse, scorrevoli oppure a mezza parete; per quanto riguarda il vetro, invece, alcune alternative alla trasparenza completa sono il colore, l’effetto fumé, oppure i profili in ferro di ispirazione industriale. Per chi non ama il vetro, è possibile ricorrere a listelli divisori in legno, che oltre a schermare gli ambienti possono risultare molto piacevoli dal punto di vista estetico. Esiste poi un’ampia scelta di librerie divisorie, perfette per dividere lo spazio in maniera leggera ed elegante.
Le cucine con penisola sono soluzioni ideali per dividere e al contempo unire soggiorno e cucina, creando un dialogo armonioso tra le due aree. La penisola permette di delineare chiaramente le funzioni dei due ambienti attraverso una composizione fluida e luminosa. A differenza dell’isola, che richiede più spazio, la penisola si presenta come un blocco libero su tre lati e ancorato per il lato rimanente al resto della cucina oppure direttamente alla parete.
Rispetto alla classica cucina lineare, la cucina con penisola ha un aspetto più moderno e favorisce il dinamismo dell’open space, donando all’ambiente un’atmosfera conviviale. Grazie a questa configurazione, infatti, la preparazione dei pasti diventa un momento da condividere con tutta la famiglia ed eventuali ospiti. Spesso le penisole sono dotate di un comodo piano snack, che può diventare la perfetta base d’appoggio per consumare un pasto veloce o un aperitivo in compagnia.
Analogamente alle cucine con penisola, anche le cucine con isola indipendente favoriscono l’integrazione tra l’ambiente della cucina e quello del soggiorno, pur mantenendo una chiara distinzione delle funzioni. L’isola permette infatti di dividere soggiorno e cucina chiarendo le diverse destinazioni d’uso degli spazi, senza rinunciare a luminosità e continuità visiva.
La forma e le dimensioni devono essere scelte in funzione dello spazio a disposizione, così come la posizione, che può essere centrale o laterale. I possibili utilizzi dell’isola sono molteplici: essa può ospitare il piano cottura e il lavello, fungere da piano di lavoro extra, stazione contenitiva e piano snack. Indipendentemente dalla sua funzione specifica, l’isola si presenta come uno spazio operativo proiettato sulla zona living, che consente la massima libertà di movimento e favorisce la convivialità.
Quando gli spazi lo permettono, anche il divano posizionato in modo da dare le spalle alla cucina può diventare un elemento divisorio. Un corretto posizionamento del divano consente di dividere soggiorno e cucina all’interno di grandi open space, articolando lo spazio e definendone l’orientamento senza creare una netta separazione tra i due ambienti.
Nel caso in cui si opti per questa soluzione, è bene fare attenzione alle caratteristiche dello schienale, che deve essere preferibilmente basso, con rifiniture curate a regola d’arte, poiché sarà un elemento esposto dal forte impatto visivo. La tipologia e la configurazione del divano vanno scelte in base allo spazio a disposizione e al tipo di effetto che si desidera ottenere. Indipendentemente dal modello, è opportuno attenersi a dimensioni idonee: un divano sovradimensionato, infatti, può appesantire l’ambiente e ostacolare la circolazione.
Un’altra idea per dividere cucina e soggiorno può essere quella di utilizzare rivestimenti diversi per i pavimenti dei due ambienti, in modo da connotarne la destinazione d’uso senza ricorrere ad alcun tipo di ingombro.
La soluzione più semplice è mantenere una separazione netta tra i due tipi di pavimentazione scelti, preferendo materiali che non siano troppo simili tra loro, così da rendere lo stacco evidente. Per ottenere un risultato armonioso, è importante posizionare la linea di demarcazione a partire da un punto di riferimento, che può essere un elemento architettonico o di arredo.
Per chi non ama i distacchi netti, è possibile cambiare pavimentazione effettuando un passaggio graduale. Il gres porcellanato, capace di riprodurre l’estetica dei principali materiali da rivestimento, è l’ideale per creare effetti di contrasto mantenendo una coerenza certa stilistica.
Anche l’utilizzo del colore può essere un’ottima soluzione per definire le funzioni di cucina e soggiorno separando idealmente i due ambienti. La scelta delle giuste nuance cromatiche, sia per quanto riguarda le pareti che per gli elementi di arredo, può infatti contribuire a suddividere e caratterizzare gli spazi in maniera pratica e originale.
Per chi non ha paura di osare, giocare con tinte luminose e vivaci ricercando effetti di contrasto può rivelarsi una scelta particolarmente efficace per delimitare le diverse aree funzionali. Se non si amano le palette di colori di forte impatto, si può sempre optare per accostamenti calibrati di tonalità chiare e simili tra loro.
Per separare visivamente gli ambienti si possono sfruttare anche i diversi effetti ottenibili mediante specifiche tecniche di tinteggiatura, come lo spatolato, il marezzato, lo stucco veneziano, il velato, ecc.