Ecco quano si spende per la ristrutturazione del bagno

- 10 luglio 2020

Quali fattori influiscono sui costi di ristrutturazione

Quando si deve ristrutturare un bagno ci sono svariati costi da tenere in considerazione ma quelli che più influiscono a livello economico sono:

  • mobili contenitori e lavabo: possono variare in forma, dimensione e tipologia, con una importante variazione di costo in relazione allo styling, alla grandezza e alla presenza di una o due vasche;
  • sanitari: dai basici tondeggianti e ad appoggio a terra, è possibile passare ai più moderni sospesi e dal design squadrato o più particolare, colorati e innovativi;
  • vasca e/o doccia: fondamentali, una o entrambe, non possono mancare in una area bagno. Se lo spazio lo permette possono essere presenti entrambe, diversamente, associate o una sola;
  • rivestimenti: dalle più tradizionali piastrelle di rivestimento alle soluzioni in gres porcellanato, fino alle resine resistenti all’acqua e alle carte da parati in vinile e per ambienti umidi, i rivestimenti oggi sono davvero tantissimi e si può scegliere il più appropriato.

Queste quattro tipologie di elementi hanno senza dubbio un peso importante sulla spesa totale poiché incidono per oltre due terzi sui costi complessivi.
Inoltre, da tenere in considerazione la dimensione del bagno: infatti, a differenza del sanitario il cui costo resta invariato, a causa dell’aumento della superficie calpestabile e verticale, il costo dei rivestimenti aumenta proporzionalmente a queste.
Da aggiungere poi, il costo della manodopera e delle eventuali finiture, oltre agli accessori e rubinetteria.

Rifare gli impianti, ecco i costi

Quando si desidera ristrutturare un bagno spesso ci si trova di fronte al rifacimento anche degli impianti idraulico ed elettrico. Per la riprogettazione e il rifacimento di entrambi gli impianti il costo totale si potrebbe aggirare, ipotizzando senza analisi in loco, intorno ai 4-5000 euro, se parliamo a grandi linee.
Per la valutazione corretta dei costi è necessario che l’impiantista esegua un sopralluogo per vedere lo stato dell’impianto esistente e l’eventuale risistemazione o totale rifacimento degli impianti.
Vediamo ora, impianto per impianto, i costi:

  • impianto idraulico: si parla di costo a punto acqua: in un bagno sono presenti circa 5 punti acqua, lavabo, doccia, vasca, bidet e water. Il costo di ogni punto acqua si aggira intorno ai 300-400 euro, aggiungendo poi a questi il costo di rubinetteria ed accessori, variabile in relazione al design e al marchio scelto. Il prezzo di partenza di un rubinetto per lavabo o bidet parte dai 50-100 euro, fino a salire oltre i 1000 euro considerando i marchi celebri e dal design particolare. Stesso discorso vale per la rubinetteria di vasca e doccia, con prezzi ovviamente maggiori;
  • impianto elettrico: è necessario valutare anche qui, a punto luce e non complessivamente. Luce centrale, laterali, punto specchio, almeno tre prese. Siamo circa a sei punti luce, per un costo unitario variabile dai 50-10 euro per punto luce. A questi, va aggiunto il costo del progetto di entrambi gli impianti ed eventuali particolari come placche particolari, magari in materiale differente dalla tradizionale plastica, ad esempio in alluminio o acciaio spazzolati o verniciati. I costi delle placche possono variare da pochi euro a oltre decine di euro.

I rivestimenti, quanto si spende per rifarli

Quando si decide per il rifacimento totale del bagno si deve valutare anche la spesa di rifacimento e rimozione dei rivestimenti; parliamo di pavimentazioni e di rivestimenti verticali.
Il costo del rifacimento prevede:   

  • costi di demolizioni rivestimenti esistenti, costo che varia dai 7 ai 10 euro al metro quadrato; 
  • smaltimento materiale, variabile, in relazione alla quantità di materiale; 
  • acquisto nuovo materiale, variabile in relazione alla tipologia del materiale; 
  • posa nuovo materiale: piastrelle tradizionali circa 10-15 euro al metro quadrato, piastrelle rettificate circa 40 euro al metro quadrato, carta da parati costo al metro quadrato 15 euro al quale aggiungere quello della colla, 5-15 euro.

Si può scegliere tra diverse tipologie di rivestimento, valutando in relazione a ciò che si desideri ottenere, al budget a disposizione e all’estetica che si vuole attribuire allo spazio. Ecco nel dettaglio, le tipologie materiche di rivestimenti verticali: 

  • piastrelle in bicottura o gres porcellanato in lastre: costo variabile dai 15 euro a oltre 50 al metro quadrato; 
  • resine: costo al metro variabile dai 70 ai 100 euro, personalizzabile in colore, texture e trasparenza, con possibilità di inserti nel composto;   
  • carte da parati materiche oppure in vinile, tradizionali da trattare con resine: si parte da un minimo di 45 euro al metro quadro a salire; 
  • marmo in lastre: variabile in relazione alla tipologia di marmo; • laminato ad effetto legno: dai 20 ai 45 euro al metro quadrato.

Le detrazioni a cui accedere per risparmiare

Fino al 31 dicembre 2021 è possibile beneficiare della detrazione fiscale prevista per le ristrutturazioni edilizie e il rifacimento del bagno rientra tra le opere passibili di tale detrazione.
Possono beneficiare del bonus del 50% solo alcune opere, con un importo massimo fino a 96 mila euro, quelle opere che vadano a rivoluzionare l’impianto idraulico, mentre la sola sostituzione della rubinetteria non è contemplata.
Le opere devono essere realizzate in immobili, parti comuni di questi oppure edifici residenziali mentre sono esclusi uffici, laboratori, edifici commerciali e a destinazione non abitativa.
Le opere che possono beneficiare della detrazione sono opere di manutenzione straordinaria, ad esempio, la sostituzione delle tubature, la demolizione del bagno esistente per il totale rifacimento, la ricostruzione dell’intero impianto idraulico o la messa a norma dello stesso.
Anche i lavori che mirano all’eliminazione delle barriere architettoniche sono da considerarsi tra le opere che possono beneficiare del bonus del 50%, mediante modifica di opere murarie o degli impianti.
La sostituzione della doccia o della vasca rientra nelle opere che possono beneficiare della detrazione solo nel momento in cui il proprietario deve procedere alla sostituzione delle tubature spaccando e demolendo piastrelle e sanitari.
Inoltre, è possibile usufruire della detrazione del 50% su un massimo di 10mila euro per il bonus mobili per arredamento bagno, nel caso in cui l’acquisto sia contestuale alle opere di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione.

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