Quando si deve ristrutturare un bagno ci sono svariati costi da tenere in considerazione ma quelli che più influiscono a livello economico sono:
Queste quattro tipologie di elementi hanno senza dubbio un peso importante sulla spesa totale poiché incidono per oltre due terzi sui costi complessivi.
Inoltre, da tenere in considerazione la dimensione del bagno: infatti, a differenza del sanitario il cui costo resta invariato, a causa dell’aumento della superficie calpestabile e verticale, il costo dei rivestimenti aumenta proporzionalmente a queste.
Da aggiungere poi, il costo della manodopera e delle eventuali finiture, oltre agli accessori e rubinetteria.
Quando si desidera ristrutturare un bagno spesso ci si trova di fronte al rifacimento anche degli impianti idraulico ed elettrico. Per la riprogettazione e il rifacimento di entrambi gli impianti il costo totale si potrebbe aggirare, ipotizzando senza analisi in loco, intorno ai 4-5000 euro, se parliamo a grandi linee.
Per la valutazione corretta dei costi è necessario che l’impiantista esegua un sopralluogo per vedere lo stato dell’impianto esistente e l’eventuale risistemazione o totale rifacimento degli impianti.
Vediamo ora, impianto per impianto, i costi:
Quando si decide per il rifacimento totale del bagno si deve valutare anche la spesa di rifacimento e rimozione dei rivestimenti; parliamo di pavimentazioni e di rivestimenti verticali.
Il costo del rifacimento prevede:
Si può scegliere tra diverse tipologie di rivestimento, valutando in relazione a ciò che si desideri ottenere, al budget a disposizione e all’estetica che si vuole attribuire allo spazio. Ecco nel dettaglio, le tipologie materiche di rivestimenti verticali:
Fino al 31 dicembre 2021 è possibile beneficiare della detrazione fiscale prevista per le ristrutturazioni edilizie e il rifacimento del bagno rientra tra le opere passibili di tale detrazione.
Possono beneficiare del bonus del 50% solo alcune opere, con un importo massimo fino a 96 mila euro, quelle opere che vadano a rivoluzionare l’impianto idraulico, mentre la sola sostituzione della rubinetteria non è contemplata.
Le opere devono essere realizzate in immobili, parti comuni di questi oppure edifici residenziali mentre sono esclusi uffici, laboratori, edifici commerciali e a destinazione non abitativa.
Le opere che possono beneficiare della detrazione sono opere di manutenzione straordinaria, ad esempio, la sostituzione delle tubature, la demolizione del bagno esistente per il totale rifacimento, la ricostruzione dell’intero impianto idraulico o la messa a norma dello stesso.
Anche i lavori che mirano all’eliminazione delle barriere architettoniche sono da considerarsi tra le opere che possono beneficiare del bonus del 50%, mediante modifica di opere murarie o degli impianti.
La sostituzione della doccia o della vasca rientra nelle opere che possono beneficiare della detrazione solo nel momento in cui il proprietario deve procedere alla sostituzione delle tubature spaccando e demolendo piastrelle e sanitari.
Inoltre, è possibile usufruire della detrazione del 50% su un massimo di 10mila euro per il bonus mobili per arredamento bagno, nel caso in cui l’acquisto sia contestuale alle opere di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione.