- 03 aprile 2018

Scegliere un nuovo divano, le regole per non sbagliare

Comprare il divano: sì, ma come? Qualche suggerimento per scegliere quello giusto in fatto di stile, gusto, carattere, senza rinunciare a funzionalità e comfort.

- 03 aprile 2018

Quale divano scegliere

È il re della zona giorno: il divano ha una doppia anima, cuore della convivialità quando si accolgono gli ospiti, luogo di completo relax quando si è in famiglia. Prima dell’acquisto, lasciamoci andare all’emozione: tra noi e lui deve scattare il colpo di fulmine. Dopo, passiamo ai fattori razionali: forma, materiali e qualità, ingombro, colore, stile, in accordo con il resto del living, e il budget a disposizione, che veicola la scelta finale. Il divano Canapé Ferm Living in tessuto ha la struttura in metallo laccato.

Dimensioni del divano

Quando si compra un divano, occorre valutare quanto è lo spazio a disposizione. Non bisogna rischiare di farci arrivare a casa un pezzo troppo ingombrante rispetto ai metri da occupare. Quindi, vanno prese bene le misure: utile è calcolare gli ingombri con un nastro di carta adesivo sul pavimento o usando modelli di giornali per avere un’idea e soprattutto per capire se una volta posizionato il mobile, ci si può muovere senza difficoltà nel living. A questo punto si stabilisce se ci serve un divano a due posti cui magari affiancare una poltrona o un pouf in altri punti strategici, oppure se è proprio un grande tre posti a rispondere ai nostri bisogni. Per quanto riguarda le dimensioni, c’è una certa variabilità, dipende molto dai modelli, però in genere la larghezza standard a due posti parte da 120 cm e arriva a 155-160 fino a 180; per il tre posti ci si allarga da 180 a 200 e più, se poi si opta per un extralarge. Le dimensioni possono cambiare in presenza di braccioli. La profondità per entrambi è in genere 90-110 cm, le altezze 80-90 cm. Il divano Vegas di Calligaris, imbottito completamente sfoderabile, regala una sensazione di leggerezza grazie ai suoi piedini metallici che lo sollevano da terra.

Divano, stile e abbinamenti ad hoc

Il divano, è ovvio, deve piacerci, ma soprattutto il suo look va abbinato allo stile della nostra casa, in modo da armonizzare forme e colori con il resto dell’arredo. È vero però che si può osare pure qualcosa di completamente diverso, creando forti contrasti: un mood moderno dalle linee squadrate in un interior votato al classico o al rustico, perché no, oppure un modello intramontabile come un Chesterfield con i suoi braccioli alti in un ambiente contemporaneo, mentre vanno alla grande i divani vintage per regalare al soggiorno un’aria vissuta molto di tendenza. Ci sono poi i pezzi versatili, adatti per ogni tipo di ambientazione, con la possibilità di avere cuscini “volanti” e a rullo per “trasformarsi” a seconda dell’ispirazione, come Monet di Doimo Salotti.

Sanders di Ditre Italia allo stesso modo non pone limiti alla creatività, grazie ai suoi moduli che possono essere scelti bicolor o diversi, tutti insieme a seconda dello sguardo cui si vuole dare al proprio interior.

Quando la forma conta

La forma conta, eccome, perché in tal modo il divano dà l’imput anche alle sue funzionalità. Insomma, deve essere così morbido da “sprofondarci” dentro (perfetto per relax o sonnellini…) oppure rigido? I braccioli, li deve avere o esserne privo? La parte inferiore, poi, meglio coperta o con piedi a vista, magari per far ammirare al meglio il pavimento che gli sta sotto? E ancora: lo schienale deve essere bello dritto oppure equipaggiato da un sacco di soffici cuscini? Sono alcune delle domande da farsi, sempre in relazione allo spazio a disposizione perché comodità e praticità, nel nostro divano, sono al primo posto al pari della loro estetica. Il comfort di Aberdeen di Officinadesign Lema, stile classicheggiante contemporaneo, con una morbida fodera che lo avvolge, è garantito dall’imbottitura in poliuretano a cui si aggiunge una speciale fibra anallergica ed ecologica, con braccioli a martello sottolineati dalle pieghe del tessuto e rotelle con cui spostarlo a piacere.

La seduta di Gentleman di Flou può essere scelta più o meno rigida, a seconda delle esigenze, con la comodità aumentata grazie a cuscini di sostegno e decorativi. I piedi non sono visibili e la personalità elegante del divano è fornita anche dal cordonetto sul bordo dei cuscini di seduta e lungo il perimetro della seconda copertura, che può essere dello stesso tono o a contrasto.

La qualità di un divano

Bello, comodo, stiloso, ma anche di qualità. Il nostro divano deve durare a lungo, per questo bisogna stare attenti alla sua struttura interna che può essere di legno o metallo, all’imbottitura per seduta e schienale che deve equilibrare morbidezza e sostegno, al molleggio, elastico ma non troppo. Se si sceglie un modello a moduli, controllare sempre che i diversi elementi possano essere agganciati in sicurezza. Bend-Sofa di B&B Italia è un imbottito modulare la cui estetica è sottolineata da cuciture a contrasto; il telaio interno è di tubolari e profilati d’acciaio con imbottitura schiuma di poliuretano flessibile a freddo Bayfit, fodera in fibra di poliestere e piedini in materiale termoplastico nero.

Casablanca di Berto Salotti è un divano componibile e ha una profonda seduta in piumafill con imbottiture nello schienale in piuma d'oca vergine; la struttura è in legno massello con cinghie elastiche verticali e orizzontali, ricoperta in poliuretano espanso, rivestita con fibra poliestere; i piedini a scomparsa sono in pvc.

Rivestimenti divano

Meglio il tessuto o la pelle? Preferire il velluto o il poliestere? Il rivestimento del proprio divano dipende oltre che dai desideri pure dal nostro nucleo famigliare: in caso di bambini piccoli o di animali ad esempio via libera a materiali antimacchia e facili da pulire. Ma questo va bene anche se ci mangiano sopra gli adulti guardando la tv. Occhio anche alle possibilità di sfoderarlo e lavarlo senza problemi in lavatrice. geometrica e sobria eleganza per il divano componibile Ego di Arketipo, qui proposto con rivestimento in tessuto nella versione a due posti.

Colori divano

Per il nostro living, altre domande ricorrenti sono: semaforo verde al divano a tinta unita oppure a uno con immagini piccole o grandi? E poi, la tonalità, neutra o delicata che possa andar bene con qualsiasi interior? Ma non sarebbe meglio colorata e vivace per spezzare gli sguardi? O magari l’alternativa potrebbe essere quella di unire un po’ di nuance intense ad altre più tenui! Qualsiasi idea ci venga in mente, rapportiamola sempre alla “realtà d’arredo” del nostro ambiente, per individuare la soluzione più giusta e d’effetto. Alvar Sofa di Bonaldo assume una fisionomia primaverile se configurato con rivestimenti pluricolor.

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