Scopri le ultime tendenze dei pavimenti in parquet

- 06 giugno 2018

I 5 colori parquet di tendenza

Le ultime tendenze in quanto a parquet vedono un’unica parola d’ordine: rovere! Il rovere è all’unanimità l’essenza prescelta per rappresentare questo 2018 . Venata e nodata, sfumata, resistente e pregiata, versatile, con la sua calda e luminosa colorazione miele quest’essenza domina incontrastata il palcoscenico domestico e commerciale, con alcune nuove varianti cromatiche davvero interessanti. Ma eccoli i cinque colori di tendenza del parquet di cui sentiremo spesso parlare nei prossimi mesi, che ritroviamo tutti nella ricca e ricercata collezione Vintage di Gazzotti:

  • Natural
  • Tortora
  • Grigio
  • Marrone
  • Boston


È finita dunque l’epoca del bianco assoluto e degli sbiancati, bandite le nuance rossicce e le indecise tonalità cromatiche. Il mood spinge su cromie completamente naturali e su nuance vintage ed industriali, sempre all’insegna di un profondo senso di comfort abitativo. E se Pantone sceglie come colore dell’anno l’Ultra Violet, una profonda e “corposa” tonalità di viola che predispone alla contemplazione e al rilassamento, ciò si traduce nell’interior design in spazi accoglienti, soft ma decisi, spesso dipinti nelle tinte più naturali. Ecco qua dunque che, seguendo questa scia, vedremo far capolino legni naturali, belli ma imperfetti, come il rovere naturale proposto da Gazzotti in tante delle sue collezioni di pavimenti in legno. Né grigio, né marrone, il delicato color tortora è ormai una tonalità cromatica conosciuta dagli appassionati di design. Elegante e giovane al tempo stesso, il parquet color tortora lo ritroviamo nella linea Vintage Toronto di Gazzotti. Alla stessa collezione appartiene anche London, il pavimento in legno grigio, o meglio, nel color fumo di Londra che, rievocando il tipico cielo britannico, apporta un originale tocco urban chic alla casa. Molti saranno invece stupiti dal ritorno del parquet marrone, un colore così classico e datato che però si fa spazio con la sua eleganza innata nelle varianti Cortona e Picasso di Gazzotti. Infine, il parquet Boston (in foto) riprende le atmosfere foggy londinesi e le mescola con quelle più bionde del rovere naturale in un particolare effetto decapato.

I 3 tipi di posa in opera: scopri i trucchi del mestiere

  • Back to the origins! È questa la nuova tendenza del parquet 2018. Il pavimento in legno torna alle sue tradizioni, presentandosi nel classico e ritmato andamento a spina di pesce, che rievoca gli eleganti salotti delle ville aristocratiche d’un tempo. I grandi listoni, i formati XXL hanno ceduto il passo ai formati mini, a listelli di piccole dimensioni combinati assieme per creare speciali disegni a terra. La posa in opera a spina di pesce, così classica ed elegante, crea un motivo geometrico ricorrente che dona carattere deciso all’ambiente. La sua attualizzazione è data da finiture cromatiche a contrasto e da formati differenti accostati in modo originale.
  • A fianco alla tradizionale posa a spina che utilizza listelli di piccolo formato, troviamo le ormai stabili in classifica posa in opera a cassero regolare ed a correre, da realizzare in parallelo o in diagonale. Qui le maxi plance sono le protagoniste insieme a geometrie di posa regolari e semplici, che mettono in evidenza le caratteristiche estetiche, tattili e visive delle diverse essenze. Questa posa lineare è l’ideale quando abbiamo a che fare con doghe in legno piallate, spazzolate, dall’effetto invecchiato, con nodi e venature in bella vista, che ricreano ruvide ambientazioni neo industriali, tipiche dai famosi loft newyorkesi.
  • Altra new entry nelle tecniche di posa in opera è l’eclettico dualismo di materiali e forme: legno insieme a ceramica, listelli mescolati ad elementi esagonali. Attualissimi sono infatti i tappeti decorativi, che accentrano l’attenzione in un particolare punto della stanza, una tecnica di posa in opera del parquet da utilizzare soprattutto negli ambienti open space. Rosoni e cornici realizzati in legno, tappeti ceramici o in altro materiale incastonati nel parquet, inserti geometrici e colorati che spezzano la continuità del pavimento in legno, sono questi i trend che, tra classico e moderno, sono in grado di elevare il livello di eleganza e design delle abitazioni. Di questa nuova tendenza ci fornisce un bell’esempio Garbelotto con la sua collezione di pavimenti in legno Creator (in foto): pavimenti artistici tra rimandi classici e stile attuale.

Parquet prefinito o massello? Scopri le differenze

Chi non mastica molto parole d’edilizia troverà forse grande difficoltà nel distinguere un pavimento in legno massello da un parquet in prefinito. Nessun problema, siamo qui per aiutarvi! Una volta posati a terra i due tipi di pavimento in legno possono infatti sembrare uguali, ma le differenze di materiale, tecnica di posa in opera e costo sono molte e sostanziose e vanno conosciute prima di affrontare l’acquisto del nuovo pavimento in legno per la propria casa da ristrutturare. Cerchiamo dunque di fare chiarezza e di individuare pregi e difetti di ciascuna tipologia di parquet.

Pavimento in legno massello. Questa tipologia di pavimento è quella più tradizionale e vede la presenza di listelli di spessore abbastanza notevole, formati da un unico blocco ligneo. Vengono forniti in cantiere allo stato grezzo e solo una volta posati a terra vengono levigati e rifiniti con vernici, cere ed oli. I tempi di posa sono dunque lunghi e necessitano di mano d’opera altamente specializzata. Se dunque il costo del materiale è generalmente limitato, quello che fa salire il preventivo finale è la manodopera ed i materiali di finitura. Il notevole spessore delle tavole necessita nei progetti di ristrutturazione di un adeguato sottofondo. Capita spesso infatti di dover demolire parte del massetto in calcestruzzo esistente, se ante operam vi era a terra un pavimento in ceramica, per poter posare i due centimetri di parquet in massello. Un grande vantaggio è quello di avere in casa un materiale eterno, che può essere negli anni levigato e riverniciato più e più volte, eliminando completamente opacità localizzate, macchie indelebili e graffi, avendo un pavimento nuovo ogni qual volta lo si desideri.

Pavimento in legno prefinito. Facile da posare, subito pronto da calpestare, dallo spessore ridotto, sono tanti i punti di forza di questo pavimento in legno fornito in tavole di poco spessore, generalmente 1,5 cm in totale. Le doghe sono composte da più strati di legno, non a caso viene infatti definito pavimento in legno multistrato. Lo strato superiore di qualche mm di spessore è lo strato nobile, mentre le parti inferiori donano stabilità alla tavola e ne facilitano la posa in opera. Il costo del materiale dal fornitore è variabile e ciò dipende dalla grandezza della doga, dall’essenza del parquet e dalla sua finitura e lavorazione, mentre la posa in opera risulta decisamente economica oltre che rapida. Certo è che la durata del pavimento in multistrato di legno non è paragonabile a quella dell’eterno massello, poiché il multistrato non può essere levigato in opera o riverniciato, dato il sottile spessore della parte nobile. In foto pavimento in legno prefinito della collezione Boschi di Fiemme, finitura Ferro, azienda Fiemme3000. Progetto arch. Sara Donzelli e arch. Barbara Serrani

Quali i prezzi dei pavimenti in legno

Ma quanto costano i pavimenti in legno? Sono due i fattori che influenzano il prezzo finale:

  • costo del materiale;
  • costo della manodopera.
La fornitura del parquet ha un prezzo molto variabile se consideriamo all’interno di questo range pavimenti in massello allo stato grezzo e parquet in prefinito. La variabilità la dà anche: l’essenza e la sua provenienza, la dimensione della doga e la finitura. Partiamo dai pavimenti in massello. Un buon parquet in massello di rovere ha un prezzo medio di 25,00/30,00 euro al mq considerando un rovere dalla trama omogenea e dalla fibra regolare. La posa in opera del massello ha anch’essa delle variabili che dipendono dalla tecnica di posa in opera e dal disegno che i listelli devono seguire a terra, ovvero se a spina o a cassero regolare ad esempio, e dalle finiture superficiali da applicare alle tavole grezze, che possono essere spazzolate, sbiancate o lucidate per ottenere il risultato estetico desiderato. Richiedere un paio di preventivi a dei posatori specializzati della propria zona è la mossa più furba da attuare prima ancora di acquistare il materiale. Il pavimento in prefinito ha un costo di partenza più elevato, che si attesta attorno a 40,00/60,00 euro a mq se prendiamo sempre come riferimento il rovere naturale in formato doga. La posa in opera può invece essere stimata attorno a 20,00 euro a mq. In foto parquet in massello Delbasso Parquet.

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