Redazione - 06 giugno 201806 giugno 2018
Pavimenti in legno? Massello o prefinito? Ecco la guida completa per conoscere le tendenze 2018, le tecniche di posa in opera e le tipologie di parquet in commercio!
Redazione - 06 giugno 201806 giugno 2018
Le ultime tendenze in quanto a parquet vedono un’unica parola d’ordine: rovere! Il rovere è all’unanimità l’essenza prescelta per rappresentare questo 2018 . Venata e nodata, sfumata, resistente e pregiata, versatile, con la sua calda e luminosa colorazione miele quest’essenza domina incontrastata il palcoscenico domestico e commerciale, con alcune nuove varianti cromatiche davvero interessanti. Ma eccoli i cinque colori di tendenza del parquet di cui sentiremo spesso parlare nei prossimi mesi, che ritroviamo tutti nella ricca e ricercata collezione Vintage di Gazzotti:
Chi non mastica molto parole d’edilizia troverà forse grande difficoltà nel distinguere un pavimento in legno massello da un parquet in prefinito.
Nessun problema, siamo qui per aiutarvi!
Una volta posati a terra i due tipi di pavimento in legno possono infatti sembrare uguali, ma le differenze di materiale, tecnica di posa in opera e costo sono molte e sostanziose e vanno conosciute prima di affrontare l’acquisto del nuovo pavimento in legno per la propria casa da ristrutturare. Cerchiamo dunque di fare chiarezza e di individuare pregi e difetti di ciascuna tipologia di parquet.
Pavimento in legno massello. Questa tipologia di pavimento è quella più tradizionale e vede la presenza di listelli di spessore abbastanza notevole, formati da un unico blocco ligneo. Vengono forniti in cantiere allo stato grezzo e solo una volta posati a terra vengono levigati e rifiniti con vernici, cere ed oli. I tempi di posa sono dunque lunghi e necessitano di mano d’opera altamente specializzata. Se dunque il costo del materiale è generalmente limitato, quello che fa salire il preventivo finale è la manodopera ed i materiali di finitura.
Il notevole spessore delle tavole necessita nei progetti di ristrutturazione di un adeguato sottofondo. Capita spesso infatti di dover demolire parte del massetto in calcestruzzo esistente, se ante operam vi era a terra un pavimento in ceramica, per poter posare i due centimetri di parquet in massello.
Un grande vantaggio è quello di avere in casa un materiale eterno, che può essere negli anni levigato e riverniciato più e più volte, eliminando completamente opacità localizzate, macchie indelebili e graffi, avendo un pavimento nuovo ogni qual volta lo si desideri.
Pavimento in legno prefinito. Facile da posare, subito pronto da calpestare, dallo spessore ridotto, sono tanti i punti di forza di questo pavimento in legno fornito in tavole di poco spessore, generalmente 1,5 cm in totale. Le doghe sono composte da più strati di legno, non a caso viene infatti definito pavimento in legno multistrato. Lo strato superiore di qualche mm di spessore è lo strato nobile, mentre le parti inferiori donano stabilità alla tavola e ne facilitano la posa in opera. Il costo del materiale dal fornitore è variabile e ciò dipende dalla grandezza della doga, dall’essenza del parquet e dalla sua finitura e lavorazione, mentre la posa in opera risulta decisamente economica oltre che rapida.
Certo è che la durata del pavimento in multistrato di legno non è paragonabile a quella dell’eterno massello, poiché il multistrato non può essere levigato in opera o riverniciato, dato il sottile spessore della parte nobile.
In foto pavimento in legno prefinito della collezione Boschi di Fiemme, finitura Ferro, azienda Fiemme3000. Progetto arch. Sara Donzelli e arch. Barbara Serrani
Ma quanto costano i pavimenti in legno? Sono due i fattori che influenzano il prezzo finale: