Non tutti i mali vengono per nuocere. Durante le lunghe settimane di lockdown, misura resa indispensabile dall’emergenza Coronavirus, gli italiani hanno riscoperto l’amore per la loro casa. Spazi esterni compresi, che sono diventati in quel periodo l’unico luogo “aperto” accessibile.
E anche quando è terminato il blocco totale, la rinnovata passione è rimasta. Guardati intorno: è aumentato e continua ad aumentare il numero di balconi fioriti, ben arredati, curati in ogni dettaglio. Anche tu ti stai attrezzando e sei a caccia della sdraio giusta? Ecco 5 consigli:
Scegli un modello pieghevole, il cui ingombro si riduca al minimo quando non serve. Se ci sono i braccioli è meglio. La possibilità di regolare lo schienale è un valore aggiunto. Per quanto riguarda i modelli con tessuto, le opzioni migliori coincidono oggi con le fibre sintetiche (per esempio quelle ottenute dal Pvc come il textilene), che non si scoloriscono e non vengono danneggiate dagli agenti atmosferici.
Passando alla struttura, il legno ha sicuramente una maggiore resa estetica, ma può risultare pesante. Per il balcone è più indicata una sdraio in metallo o plastica.
Nel catalogo dell’azienda umbra Vermobil troviamo l’originale sdraio Taormina SM500, perfetta anche per il balcone. Pieghevole e oscillante, presenta una struttura in ferro zincato e verniciato che sostiene il telo in Texplast, un materiale sintetico costituito da fibre intrecciate e caratterizzato da un elevato grado di resistenza ai raggi ultravioletti, agli agenti atmosferici, ai pesi e all’usura.
Le linee curve che si intersecano e si bilanciano a vicenda si traducono in un’estetica originale ed elegante nella sua semplicità. La struttura è disponibile nei seguenti colori: Bianco Perla, Bianco Goffrato, Grigio Antico, Fango, Bronzo, Nero (con sovraprezzo).
Per quanto riguarda invece il telo, si sceglie fra Nero, Tortora, Ecrù e Bianco.
Il marchio francese Lafuma Mobilier, conosciuto e apprezzato anche in Italia, nel 2019 ha lanciato la collezione Horizon, frutto del sodalizio con lo studio svizzero Big Game; ne fa parte anche la sedia a sdraio pieghevole che vedete in queste foto e che è un’interessante rappresentazione del design moderno.
La leggera struttura in tubolare metallico (acciaio zincato, per l’esattezza) forma una curvatura che dà origine anche al bracciolo; in corrispondenza dello schienale e della seduta, invece, c’è il sistema di fissaggio relativo al telo. Quest’ultimo è realizzato in Batyline, una fibra di poliestere protetta da un rivestimento in Pvc che non trattiene l’acqua e si asciuga molto rapidamente.
Il tessuto si può sostituire con facilità al momento opportuno. Dotata anche di maniglie che ne facilitano il sollevamento, questa sdraio si richiude in pochi istanti.
Chi cerca un prodotto diverso dal solito troverà senza dubbio interessante Acquamarina di Nardi, il cui principale punto di forza è a versatilità. Richiudibile e con schienale alto 113,5 cm nonché regolabile (4 le inclinazioni possibile), funge sia da sdraio che da poltrona e sedia; può anche essere utilizzata quando si pranza.
Altre peculiarità sono il motivo a pois forati, il poggiatesta bi-materico rigido/morbido (anch’esso pieghevole) e i piedini antiscivolo. Acquamarina è realizzata in polipropilene fiberglass trattato anti-UV e colorato in massa. La finitura è opaca e sono disponibili 4 tonalità: Bianco, Antracite, Caffè e Tortora.
Si può anche avere il cuscino abbinato, ma bisogna ordinarlo. Questa sdraio è anche impilabile.
Ormai la conoscono in molti: è lei, Dondolina, la sdraio basculante disegnata da Francesco Favagrossa per Fiam. Asseconda dolcemente i movimenti di chi si accomoda, permettendo di rilassarsi e al contempo offrendo un sostegno ottimale.
Per quanto riguarda il telaio, si sceglie fra una lega di acciaio verniciato a polveri termoindurenti oppure una lega di alluminio: in entrambi i casi, la robustezza è garantita così come la leggerezza. La seduta è invece realizzata in Texfil microforato, una rete di filo in Pvc con anima di nylon che unisce un notevole comfort tattile a una grande resistenza agli agenti atmosferici e ai raggi ultravioletti. Sono disponibili diversi colori e fantasie. Chi lo preferisce, può optare per un tessuto in poliestere.
Prodotta interamente e rigorosamente in Italia e con materiali nostrani, Dondolina sopporta un peso massimo di 120 kg (e sono tanti). Pieghevole e salvaspazio, si pulisce con estrema facilità.
Non ha i braccioli ma è ugualmente molto comoda la sdraio pieghevole Boomy ideata da Matteo Nunziati per Coro Italia. La struttura è in alluminio verniciato a polvere epossidica (solo bianco), ultraleggera ma assai resistente; la seduta e lo schienale sono in tessuto tecnico riciclabile al 100 per cento.
Il telo, inoltre, si può cambiare in qualsiasi momento facilmente e velocemente e numerose sono le opzioni relative ai colori e alle texture. Notate il poggiatesta, che non solo rappresenta un plus in termini di comfort per quanto permette di giocare proprio con i colori, creando gli abbinamenti più diversi (un esempio è nella foto).
Boomy è comoda e affidabile, ma anche di grande impatto estetico; è la rivisitazione in chiave moderna della classica sdraio da spiaggia e si rivela perfetta anche per i balconi mini. Oltre a essere richiudibile, infatti, è impilabile.
Disponi di un balcone piuttosto esteso e ami rilassarti all’aria aperta? Allora la sdraio Harp 376 di Roda potrebbe fare al caso tuo: la struttura in acciaio inox verniciato a polvere – trattamento che ne aumenta la resistenza - è caratterizzata da un tratto semplice e leggero, senza soluzione di continuità, mentre il telaio è fatto con corde in poliestere o acrilico con finitura cotoniera.
I filamenti creano un gioco di righe orizzontali che disegnano, a loro volta, lo schienale e la seduta. Harp è reclinabile in posizione lettura oppure in versione totalmente distesa. Richiuderla, quando non serve, è davvero un gioco da ragazzi.
Questa sdraio porta la firma del designer Rodolfo Dordoni.
Per chi predilige le forme più tradizionali, ecco le sdraio ripiegabili della collezione Landscape di Kettal, brand spagnolo. La struttura è in alluminio, il telo è realizzato in porotex, un’innovativa fibra sintetica progettata proprio l’outdoor, che non teme i raggi solari, il vento, le alte temperature e in generale le intemperie.
Molto ricca è la scelta relativa alle fantasie e ai colori del tessuto in questione: ci sono decine di opzioni differenti, tutte raffinate e molto gradevoli.
Vogliamo specificare che il porotex praticamente non si sporca e non si macchia; l’unica manutenzione necessaria è una pulizia da effettuare due volte all’anno (quando inizia e quando finisce la bella stagione) per eliminare la polvere e i residui naturali (per esempio oli e umidità) che riescono a insinuarsi nella maglia oppure nell’intrecciatura.