Tavolo a scomparsa: mimetizzarsi con stile

- 14 marzo 2016

Tavoli a scomparsa

Spunta da una sorta di cassetto, si estrae da un’isola centrale, è pieghevole oppure a ribalta: il tavolo a scomparsa ha diverse declinazioni, ma comunque rappresenta un’ottima soluzione salvaspazio. D’altra parte, non si tratta soltanto una scelta – quasi obbligata – per chi vive in un monolocale o comunque in un appartamento di dimensioni ridotte; il tavolo a scomparsa conquista anche chi non problemi di metratura e tuttavia ama fare della propria casa un ambiente minimal ed essenziale. Che siano conseguenza di una necessità o frutto di una precisa preferenza stilistica, i tavoli a scomparsa possono essere utilizzati in vari modi. Per pranzare, cenare o consumare uno spuntino, innanzi tutto. Come piano di lavoro, o ancora come superfici per studiare e leggere. Pochi movimenti, una manciata di minuti e si trasformano, svelando tutte le loro potenzialità. Ed è proprio tale versatilità che li colloca fra i complementi più ingegnosi e funzionali delle case moderne. Sono fonte di continua ispirazione per i designer, che si adoperano per mettere a punto soluzioni qualitativamente sempre più valide e forme originali, meglio ancora se inedite. E a tal proposito diventa naturale citare Quadro di Calligaris, tavolo pieghevole in legno da fissare alla parete. Ha il piano rettangolare, si fissa alla parete all’altezza desiderata mediante appositi tasselli di supporto. Da chiuso, invece, occupa lo stesso spazio di una semplice mensola.

Tavolo con sedie a scomparsa

Il tavolo a scomparsa è ormai parecchio diffuso sul mercato, tanti i brand – di qualsiasi fascia – che hanno messo a punto le loro proposte. Ma c’è chi ha alzato il tiro, sviluppando il più possibile proprio il concetto di “scomparsa” e coinvolgendo anche le sedie. E’ il caso di Foppapedretti e del suo tavolo pieghevole, che ha una struttura in legno massiccio di faggio verniciato noce, con piani apribili secondo le esigenze e piedini in nylon. Quando è chiuso, diventa una pratica consolle con maniglia per il trasporto, facilitato da ruote antigraffio apribili a scatto. Non solo. Da chiuso può anche contenere 6 sedie Luna. Che a loro volta, dunque, scompaiono. E a proposito di sedie salvaspazio: LG Lesmo ne produce una serie intera, concepita proprio per creare connubi con i tavoli trasformabili e i tavoli allungabili da cucina. Sono sedie in legno massello di faggio, che viene tinto successivamente con la finitura desiderata; nonostante il ridottissimo spessore (possono occupare soltanto 5 cm) hanno la seduta e lo schienale imbottito e rivestito in ecopelle. Lesmo ha anche ideato un pratico mobiletto contenitore (per 4-6 sedie) che occulta il tutto con una discrezione ammirevole.

Tavolo a scomparsa Ikea

Il tavolo a scomparsa è senza dubbio fra i pezzi forti di Ikea. Che propone numerosi modelli sia pieghevoli che a ribalta. Di questo secondo gruppo fa parte anche Bjursta (nella foto), tavolo da parete nero o marrone pensato per 2 persone. Aperto, ha una larghezza pari a 90 cm e una profondità di 50 cm. La profondità minima è invece di 10 cm. Chiuso, anche Bjursta si presenta come una piccola mensola su cui riporre piccoli oggetti decorativi. Per usarlo all'altezza di un tavolo comune occorre fissarlo in modo che il bordo superiore del piano tavolo sia a un'altezza di circa cm 74. Costa 39,99 euro. E’ firmato Ikea anche il tavolo a ribalta in pino massiccio Gamleby, più grande: più accogliere fino a 6 persone. Le misure? Lunghezza 134 cm, lunghezza minima 67 cm, lunghezza massima 201 cm, larghezza 78 cm, altezza 74 cm. Gamleby è dotato di un pratico cassetto che si trova sotto il piano: ideale per riporre posate, tovaglioli o tovagliette all'americana. Costo: 199 euro.

Cucina con tavolo a scomparsa

appaiono nel momento necessario. Per poi tornare nel loro “rifugio”. Spesso dotati di rotelle, hanno dimensioni assai variabili; nella maggior parte dei casi si mimetizzano sotto il top oppure in un apposito cassetto, più di rado sono invece fissati su un fianco del mobile. Grande varietà per quanto riguarda i materiali: l’acciaio è molto gettonato nel caso delle cucine moderne di design, il legno è preferito da chi sceglie uno stile più classico e non mancano modelli realizzati con materiali plastici. Dibiesse propone un particolare tavolo girevole con sostegno terminale in metallo verniciato dotato di ruote, il cui meccanismo è davvero di una semplicità disarmante. Non fa parte di una specifica composizione ma si adatta facilmente alle più diverse soluzioni di arredo. Parlando di cucine complete, invece, citiamo Elmar che ne presenta diverse caratterizzate proprio da un tavolo estraibile. Nella foto ecco la cucina Fly 04: è lineare e il tavolo estraibile contribuisce a rendere l’insieme più dinamico. Oltre ad ottimizzare lo spazio, naturalmente. Questo modello è perfetto sia per la zona living sia per un ambiente unico in cui si desideri avere una superficie aggiuntiva senza che ciò comporti ulteriori ingombri.