Albero di Natale vero o finto? Il perché di una scelta

- 05 novembre 2019

Come avere cura di vero abete di Natale

Decidere di acquistare un albero di Natale vero significa, prima di tutto, doversi prendere cura di una pianta ovvero un essere vivente.
Ecco quindi alcuni accorgimenti da seguire:

  • Deve essere collocato in un vaso capiente, in modo che possa contenerlo senza problemi
  • Deve esserci anche la possibilità di inserire del terriccio, per consentire all’albero di proseguire la sua vita.
  • Va posizionato in un luogo luminoso, magari davanti a una finestra, ma deve assolutamente trovarsi lontano da fonti di calore, come termosifoni o stufe.
  • Non bisogna addobbarlo con decorazioni troppo pesanti, altrimenti i suoi rami possono spezzarsi. Da evitare la finta neve sui rami, altrimenti non hanno ossigeno.
  • È importante mantenere le radici umide, senza annaffiarle, basta un nebulizzatore per tenere il terriccio umido.
  • Sui rami è meglio che non vi siano posati i fili delle luci decorative, poiché potrebbero indebolirli.

Una volta tenute presenti queste accortezze, si potrà godere della presenza di un albero bellissimo, in grado di spargere per tutta la casa il fresco profumo delle conifere.

Quanto costa un albero di natale vero

Il prezzo di un albero di Natale vero è, ovviamente, diverso da quello di un albero finto. Infatti, un albero alto fino a 3 metri può costare anche più di 100 €, mentre uno finto della stessa misura costa anche meno della metà.

Prima di acquistarne uno vero, occorre, perciò, tenere presente il budget che si vuole spendere, le dimensioni che l’albero dovrà avere e dove verrà posizionato in casa. Per acquistarlo, ci si può recare nei vivai, ma anche presso la grande distribuzione o dai fiorai.

Per capire se l’albero avrà vita lunga, bisogna osservare se all’estremità vi siano le radici con il pane di terriccio, altrimenti c’è il rischio che possa seccarsi e morire entro breve tempo. Una volta che è stato acquistato, l’albero deve essere liberato dalla rete che lo avvolge, messa per facilitare il trasporto. In casa deve, poi, essere inserito in un vaso capace di contenerlo e che consenta ai rami di distendersi correttamente.

Cosa fare dell'albero trascorse le feste

L’albero di Natale vero, se continua a vivere in condizioni ottimali anche dopo le feste natalizie, può essere trapiantato in un recipiente e lasciato crescere per essere poi riutilizzato l’anno successivo. Vi sono anche soluzioni alternative, come quella di ripiantarlo nel luogo d’origine, cioè l’Appennino Tosco-Emiliano.

Se gli abeti veri non possono essere reintegrati in questa zona, conviene portarli in centri di recupero, che saranno in grado di riutilizzarli per rinfoltire i boschi nazionali. In alternativa, possono essere messi sul balcone di casa o piantati in giardino, considerando, però, che questi alberi possono raggiungere anche i 15-20 metri d’altezza.

Un’altra soluzione l’ha ideata Ikea, che, ogni anno, a chi riconsegnerà un albero natalizio Ikea vero, darà un buono sconto pari al prezzo dell’albero e spendibile per qualsiasi altro prodotto del marchio svedese. Questa operazione permette di ripopolare di alberi zone italiane ad alto rischio idrogeologico. L’Italia, però, ha un clima che favorisce la crescita di altri alberi che potrebbero essere addobbati in maniera originale, come l’agrifoglio, il corbezzolo, il viburno, il ginepro nonché altri alberi tipici della tradizione mediterranea, come ulivi e mandarini, specie se si vuole decorare un giardino.

I motivi per cui acquistare un albero natalizio naturale

In alternativa all’albero di Natale vero c’è quello finto e, prima che arrivino le feste, spesso viene il dubbio su quale dei due tipi scegliere, nel caso si abbia intenzione di acquistare un nuovo albero. Averne uno vero significa donare alla propria casa una magia speciale, per via della sua bellezza unica e che un albero finto difficilmente può eguagliare, nonostante in commercio esistano modelli finti sempre più simili a quelli veri.

Acquistare un abete vero è compiere un gesto ecologico, in quanto gli alberi natalizi veri vengono poi ripiantati in luoghi a rischio frane o abbandono. Poiché un albero vero richiede cure e un budget non troppo economico, sceglierne uno finto vuol dire risparmiare denaro e, soprattutto, tempo, poiché, una volta montato e addobbato, non richiede nessun tipo di cura o, al massimo, lo si può spolverare. Oggi esistono degli alberi di Natale in pvc, che somigliano a quelli veri, in quanto il materiale permette ai rami di essere più morbidi e flessuosi e non eccessivamente rigidi.

Qual è il prezzo di un albero di Natale vero

Veniamo ai prezzi, che dipendono in primis dalle misure. Per un albero di Natale vero piccolo possono bastare 20-30 euro, per uno di media grandezza occorrono mediamente 50-60 euro. Gli abeti alti dai 3 metri in su, invece, costano 100-120 euro. In quest’ultimo caso bisogna aggiungere il costo del trasporto, se si sceglie di usufruire del servizio in questione.

Chi invece decide di portarselo a casa da solo, sappia che ci sono precise disposizioni del Codice della strada da rispettare, altrimenti si rischia di incorrere in sanzioni salate (si va dagli 84 ai 335 euro) e quindi il costo complessivo dell’albero natalizio lievita parecchio.

Se si carica la pianta nell’automobile, abbassando i sedili posteriori, bisogna bloccarla con una corda oppure un nastro resistenti per evitare che si sposti in caso di frenate improvvise. Inoltre l’albero non deve diminuire la visibilità al conducente né ostacolarlo nei movimenti.

Se si mette l’albero sopra il portabagagli, invece, è doveroso accertarsi che non sporga in avanti e non copra la targa; dietro può sporgere fino a un massimo di tre decimi della lunghezza dei veicolo e, lateralmente, per non più di 30 cm dalle luci di posizione.

Dove comprare un albero vero per Natale

Sfatiamo un luogo comune una volta per tutte: non è vero che l’albero di Natale vero rappresenta una scelta anti-ecologica. O meglio, è vero soltanto nel caso in cui si compri una pianta proveniente da un bosco. Ed è proprio questo il cuore della questione: bisogna accertarsi che l’albero arrivi da una coltivazione vivaistica specializzata e quindi rivolgersi a rivenditori affidabili e autorizzati (anche alcuni supermercati rientrano nell’elenco).

In altre parole, sono da bandire quei camion che si fermano in mezzo alla strada e, più in generale, coloro che s’improvvisano nello svolgimento di quest’attività mettendo in vendita alberi presi chissà dove. Da evitare anche chi propone piante privi di radici.

Come avere la certezza di aver fatto l’acquisto giusto? Gli abeti “in regola”, diciamo così, vengono dotati di un’etichetta che riporta le indicazioni relative al nome del vivaio, al luogo di origine, alla specie di appartenenza nonché la dicitura Albero di Natale non per fini forestali e il richiamo alle norme regionali che ne regolamentano la vendita. In foto gli alberi di Vivai Piante Marchesan (Caerano di San Marco – Treviso).

Come addobbare un albero di Natale vero

Chi sceglie un albero di Natale vero è chiamato a seguire una regola bene precisa: gli addobbi devono essere leggeri, altrimenti c’è il rischio che i rami si spezzino. Per la stessa ragione, è bene non abbondare con le decorazioni. Se vi piacciono gli alberi ricchi e opulenti, quindi, fareste meglio a sceglierne uno finto. Ma torniamo a noi.

Per l’albero vero, dicevamo, occorrono addobbi poco pesanti. Qualche esempio? Le classiche palline in vetro soffiato vanno bene, ma maneggiatele con cura perché sono assai fragili. Ottime anche le palline in polistirolo, la cui superficie può essere personalizzata nei modi più svariati, per esempio con lana e stoffa ma anche semplicemente usando dei pennarelli.

Se desiderate qualcosa di più originale, potete optare per decori in feltro, pacchettini regalo formato mignon, pupazzetti realizzati in tessuto oppure all’uncinetto, fiocchi e nastri, pendagli in carta. Via libera ai fili luminosi, purché – anche in questo caso – non si esageri.

No alle decorazioni in ceramica, in plastica “piena” e in legno; no ai grandi fiori artificiali e ai pendenti in metallo. Evitate la neve artificiale, perché impedisce all’albero di respirare. In foto i pendagli in feltro di Wall Art: costano 2,99 euro l’uno. E vi mostriamo anche le decorazioni in carta Vinterfest di Ikea (4 pezzi costano 4,95 euro).

Albero di Natale vero o finto? Pro e contro dei due

È meglio l’albero di Natale vero o artificiale? Un eterno dilemma, questo. La scelta è personale, ma vogliamo analizzare i pro e i contro delle due opzioni. L’abete naturale ha un grande fascino, è una pianta autentica, emana un profumo meraviglioso e dà un tocco speciale a tutta la casa. È perfetto con le sue irregolarità, con i rami di altezze diverse, con la sua forma unica.

Inoltre non è affatto vero che si tratta di una scelta dannosa per l’ambiente, o almeno lo è soltanto nel caso in cui se ne acquisti uno proveniente dai boschi. Bisogna invece scegliere un abete coltivato in un vivaio proprio in vista del Natale e dotato delle necessarie certificazioni.

Si ricordi che tutti gli alberi contribuiscono a mantenere l’assetto idrogeologico delle zone in cui crescono, assorbono le piogge, ostacolano il fenomeno dell’erosione e rappresentano un habitat fondamentale per gli animali, gli uccelli in primis.

La maggior parte dei vivai, inoltre, appena ne vendono uno procedono subito piantandone un altro, a volte anche due o tre. E si consideri anche che chi ha un giardino, passate le festività, può ripiantare tranquillamente il proprio albero.

Quelli artificiali hanno forme realizzate ad hoc, sono folti e più resistenti degli alberi veri. Sono di grande impatto e costano anche meno. E poi è possibile riutilizzarli per diversi anni, il che comporta un ulteriore risparmio. Ancora, non ci sono limiti per quanto riguarda le dimensioni.

Essendo sintetici, però, non di rado contengono sostanze (come il cloruro di polivinile) per nulla salutari né per l’uomo né per l’ambiente circostante. Un albero da 1,90 cm circa, per capirci meglio, ha un’impronta di carbonio equivalente a circa 40 chili di emissioni di gas serra.

Quasi tutti, come se non bastasse, vengono realizzati in Cina e il trasporto comporta un notevole consumo di petrolio. I materiali con cui sono fatti, come se non bastasse, non risultano riciclabili.

Sfoglia i cataloghi: