Redazione - 12 agosto 201512 agosto 2015
Fai parte di un condominio ed hai sentito parlare di anagrafica condominiale, ma non hai la più pallida idea di cosa sia? Beh, tutto quello che devi sapere te lo diciamo noi!
Redazione - 12 agosto 201512 agosto 2015
La definizione di anagrafe condominiale è rinvenibile nell’art. 1130 n. 6 del c.c. secondo il quale l'amministratore deve adoperarsi per "curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell'edificio". Di conseguenza, l’anagrafica condominiale è un registro nel quale vengono indicati i dati dei condomini e del condominio e che deve essere aggiornato di pari passo ai vari mutamenti; per questo motivo, i condomini devono comunicare all’amministratore, per iscritto ed entro 60 giorni, la variazione dei dati che li riguardano; altrimenti, l’amministratore chiede tali informazioni, mediante lettera raccomandata a.r.. Trascorsi 30 giorni senza che il condomino risponda oppure nel caso in cui risponda ma in maniera non completa, l’amministratore ottiene da sé le informazioni e addebita la spesa al condomino.
Il Decreto Ministeriale n. 37/2008 ha attuato l’art. 11 quaterdecies, 13° comma, lettera a) della Legge n. 248 del 02.12.2005, in materia di riordino delle disposizioni relative all’attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici. In particolare, il predetto D.M. ha stabilito l’ottenimento delle dichiarazioni di conformità e rispondenza degli impianti quali antenne televisive, energia elettrica etc. per cui, al termine dei lavori, l’installatore deve rilasciare al committente una dichiarazione nella quale si attesta che gli impianti sono stati effettuati a regola d’arte ed in maniera idonea e rispettosa delle normative. Nell’ipotesi in cui la dichiarazione di conformità non è stata prodotta o non è più reperibile, deve essere sostituita con una dichiarazione di rispondenza redatta e sottoscritta da un professionista iscritto all’albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste e che ha esercitato la professione per un minimo di 5 anni. Anche per quanto riguarda l'anagrafica condominiale le nuove norme stabiliscono delle regole precise da rispettare, pena la somministrazione di sanzioni.
Anagrafe condominiale e certificazioni sono concetti che vanno di pari passo. Infatti l’amministratore, che ha l’obbligo di curare l’anagrafica condominiale spesso, si trova a richiedere ai condomini le certificazioni di conformità e di rispondenza, onde provvedere alla corretta compilazione del registro. E’ quindi onere e dovere di ogni condomino chiedere all’installatore dell’impianto la certificazione di conformità e rispondenza e, una volta venuto in possesso di tale documentazione, inviarne copia all’amministratore di condominio o, quanto meno, comunicare a quest’ultimo gli estremi identificativi della predetta certificazione. Nel caso in cui sia stato installato un impianto senza certificazione di conformità e di rispondenza alla normativa in vigore e, pertanto, il condomino non possa materialmente consegnare il documento all’amministratore né comunicare alcunché, quest’ultimo può segnalare la circostanza alla competente Autorità e cercare così di mettere in regola l’appartamento condominiale.
Anagrafe condominiale e condizioni di sicurezza è un binomio in virtù del quale il registro di anagrafica condominiale tenuto e curato dall’amministrato deve contenere i dati specifici riguardanti le condizioni di sicurezza delle parti comuni dell’edificio, mentre non devono essere indicate le condizioni di sicurezza relative agli appartamenti di ogni singolo condomino. L’obbligo di indicare le condizioni di sicurezza delle parti comuni implica diversi doveri dell’amministratore che di seguito si sintetizzano: - il dovere di accertare lo stato degli impianti al momento della redazione del registro; - il dovere di tenere sotto controllo le condizioni di sicurezza degli impianti; - il dovere di comunicare ai condomini eventuali situazioni di pericolo. La negligenza e/o l’omessa sorveglianza delle condizioni di sicurezza degli impianti comuni da parte dell’amministratore comporta responsabilità civili e penali.
Il condomino deve comunicare i propri dati e quelli dell’immobile all’amministratore, cosicché quest’ultimo possa compilare l’anagrafica condominiale. Questa comunicazione deve contenere i seguenti elementi: - nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, codice fiscale, telefono, cellulare e indirizzo email del dichiarante, la propria qualità (proprietario, comproprietario, usufruttuario, nudo proprietario o titolare di un altro diritto reale); - i medesimi dati di ulteriori titolari; - i dati catastali dell’immobile e quindi: il Comune, foglio, mappale, subalterno, piano, se si tratta di abitazione, cantina, ufficio, autorimessa, posto auto, locale; - ulteriori dichiarazioni quali la dichiarazione di essere consapevole dell’0bbligo di dichiarare eventuali variazioni dei dati entro 60 giorni e l’autorizzazione al trattamento dei dati; allegazione di eventuali documenti (carta d’identità, atto di proprietà, visura catastale, eventuale visura camerale), - la data e la firma del dichiarante.
Il Governo ha sempre cercato di combattere il fenomeno delle locazioni irregolari e cioè della consuetudine dei proprietari di casa di affittare i propri appartamenti a terze persone senza un contratto scritto da registrare alla competente Agenzia delle Entrate e ricevendo soldi in denaro contante che non comparivano nella dichiarazione dei redditi. Proprio per questo motivo, con la Legge n. 220 dell’anno 2012 si è voluto introdurre un registro nel quale indicare obbligatoriamente tutti coloro che abitano in un appartamento e i dati degli immobili, nonché tutti gli eventuali futuri cambiamenti. L’anagrafica condominiale ha, pertanto, la finalità di garantire una più ampia trasparenza, sia nei rapporti interni tra condomini e tra questi ultimi e l’amministratore, sia nei rapporti esterni con altri soggetti e con le Pubbliche Autorità. In particolare, l’anagrafe condominiale è stata voluta per cercare di combattere gli affitti non regolari e non dichiarati e, di conseguenza, l’evasione fiscale.