Gli anni 50 sono gli anni del dopoguerra, gli anni in cui rinasce la voglia di novità e creatività, anche nel design d'interni. Sono gli anni in cui funzionalità e stile diventano protagonisti, insieme alla produzione industriale di elettrodomestici, che iniziano a comparire in ogni casa. Lo stile che caratterizza l'arredamento anni 50 infonde speranza e buonumore. Moderno e rassicurante allo stesso tempo, porta con sé mobili dalle linee arrotondate, rivestimenti in tessuto a grana grossa e ampie poltrone con alti schienali. Il design anni 50 vede anche il trionfo delle materie plastiche e cambia il mondo degli utensili, rendendoli estremamente moderni e funzionali. La plastica, accompagnata da giunco e gommapiuma, ha rappresentato infatti la necessità di trasformare materiali bellici in materiali per l'industria dell'arredo. In foto la poltrona 720 Lady, collezione 2016 di Cassina. Disegnata da Marco Zanuso per Arflex e presentata alla IX Triennale di Milano nel 1951 – dove vinse la medaglia d’oro – questa poltrona è frutto di un’importante innovazione tecnico/materica (gommapiuma e molleggio con nastrocord insieme) che, rivoluzionando il sistema tradizionale di lavorazione, prevede per la prima volta una realizzazione separata degli imbottiti con successivo assemblaggio. La poltrona viene proposta anche in edizione iconica con rivestimento quadrettato bianco e nero e piedi verniciati basalto opaco.
Il design anni 50 ha rivoluzionato radicalmente mobili e complementi d’arredo, che per la prima volta si vedono prodotti in serie: librerie modulari, tavolini, sedie e tavoli da pranzo, si liberano dalle vistose decorazioni del passato e riscoprono linee essenziali ed inserti in metallo, perfettamente in linea con la nuova filosofia del periodo. Ma lo stile anni 50 non si accontenta di rimanere un ricordo del passato e si ripropone con grande classe nelle nostre case, rivisitato in una piacevole chiave contemporanea che lascia spazio a cromatismi decisi e contrastanti e a proporzioni più adatte agli interni di una casa moderna. Diamo quindi il benvenuto a mobili dalle forme sinuose, a tavoli e sedie dalle linee pulite e ad ante e cassettiere con maniglie in metallo, e soprattutto lasciamo spazio a colori vivaci, come il rosso, il blu o il turchese, sempre abbinati a colori pastello (tra i preferiti il verde menta, il bianco crema e l'azzurro polvere). Anche l’illuminazione caratterizza con gusto ed eleganza l'arredamento anni 50: pensiamo ad esempio alla famosa Pendant Lamp di Artek, disegnata da Aalvar Aalto, o alla lampada LTE10 Pallone da terra di Azucena, una creazione di Luigi Caccia Dominioni. In foto tavolo e sedie Tulip disegnate da Eero Saarinen per Knoll nel 1956. I colori forti e decisi, la forma futuristica e i materiali innovativi li posizionano tra le più famose icone degli anni 50.
L'arredamento anni 50 ha segnato una vera rivoluzione nella storia del nostro Paese: in Italia, infatti, a differenza di altri Paesi dove il design aveva già preso il sopravvento tra gli anni '30 e '40, architetti e progettisti (ai tempi i designer ancora non esistevano) scoprirono l'industria del mobile grazie alle fabbriche che riconvertivano in civile la produzione bellica, mentre l'intera popolazione ritrovava entusiasmo grazie ad una nuova crescita economica e alla conseguente diffusione di un discreto benessere. Artisti come Gio Ponti, Marco Zanuso, Franco Albini, Bruno Munari e i fratelli Castiglioni, daranno vita a creazioni iconiche in grado di unire l'eleganza di nuove forme alle esigenze funzionali della famiglia moderna, in cerca di praticità e di comfort. Creazioni che saranno considerate la migliore rappresentazione dello stile italiano - grazie al loro stile fortemente innovativo, alla qualità dei materiali scelti e alla grandissima attenzione che caratterizza ogni fase del processo produttivo - e che, in un certo senso, hanno proiettato il nostro Paese verso un futuro migliore. In foto Infinito, libreria componibile di Cassina, disegnata nel 1956 da Franco Albini. Tornata in produzione nel 2008, questa indimenticabile libreria è costituita da montanti che si fissano a pressione tra pavimento e soffitto, da mensole di due differenti profondità e da contenitori ad anta battente o ribalta.
Per arredare un ambiente in perfetto stile anni 50, la prima cosa che vi consigliamo di fare è visitare qualche mercatino dell'usato e procurarvi alcuni pezzi d'epoca originali: oggetti eleganti dal carattere forte, come poltrone dalle forme morbide, una vecchia televisione o una libreria componibile, che cambieranno il sapore di tutta la stanza, conferendole all'istante un irresistibile fascino vintage. Non abbiate paura di esagerare: più elementi accostati tra loro garantiranno un vero tuffo nel passato, senza tuttavia scadere nel cattivo gusto o nella nostalgia. Dopo di che, optate per elementi d'arredo semplici e con poche decorazioni, tenendo sempre a mente che le caratteristiche tipiche dell'arredamento anni 50 sono funzionalità, comfort, e modularità. Inoltre, se amate il design d'autore, non potete assolutamente rinunciare ad un pezzo iconico di questo periodo. Sono davvero tante, infatti, le creazioni che hanno segnato questo particolare momento storico in modo così importante da venire riproposte oggi dai brand più facoltosi. In foto Lounge chair di Vitra, uno dei progetti più noti di Charles e Ray Eames. Realizzata nel 1956, rappresenta oggi un classico della moderna storia del mobile, coniugando il comfort con la massima qualità di materiali e finitura. «Calda e accattivante come un guantone da baseball usato bene». Parola di Charles Eames.