Arredamento minimal, la classe è essenziale

- 22 marzo 2016

Arredare casa in stile minimal

L’arredamento minimal coincide con uno stile essenziale, pulito. Ed elegante. Uno stile che punta più sulla qualità che sulla quantità: il numero dei mobili e dei complementi è ridotto all’indispensabile, le linee sono squadrate e rigorose, in alcuni casi quasi severe. Tutto ciò che può risultare di gusto classico, retrò, romantico o addirittura barocco è assolutamente abolito. Pochi anche i soprammobili, poche le decorazioni di sorta, pochi i quadri: quest’ultimi, però, sono grandi e d’impatto. Spesso riproducono immagini astratte e comunque contemporanee. Un ruolo da protagonista spetta alla luce, cui viene lasciato ampio spazio anche grazie all’assenza di tende. La luce arreda, i giochi di riflessi s’inseguono di stanza in stanza creando suggestioni di classe. Per quanto riguarda i colori, predomina il bianco in tutte le sue gradazioni. Ma anche il nero e il grigio entrano nelle case minimaliste, così come le tonalità neutre. E non mancano “stacchi” cromatici molto decisi, per creare contrasti d’effetto: allora ecco un divano fiammante, oppure un tappeto un tappeto verde. La cucina, fra i luoghi più importanti della casa, fa sentire la sua presenza. La struttura è lineare ma capace d’imporsi. Geometrica ed efficiente, resa tale anche dalle dotazioni tecnologiche: perché pure questa è una caratteristica dello stile minimal, cioè la ricerca del comfort tramite elementi in grado di garantire la massima funzionalità. In foto la cucina “tecnica” Icon di Ernestomeda, caratterizzata fra l’altro dal pensile Flex, il quale associa a una prima fase di scorrimento verticale una seconda di rotazione dell’anta che rende accessibile tutto lo spazio interno; dalla penisola estraibile Evolution, che si estende in diverse lunghezze a seconda delle esigenze; e dal sistema di armadiature Can-Do che presenta un meccanismo di apertura complanare e prevede la possibilità di inserire gli elettrodomestici con l’ausilio del sistema di sicurezza Ernestomeda Safety Oven Switch Off.

Arredamento minimal

L’arredamento minimal comporta una selezione accurata di tutto ciò che viene messo in casa. Proprio perché non si può, non si vuole e non si deve abbondare. “Purezza” e “pulizia” sono fra le parole d’ordine; purezza e pulizia delle linee, delle forme e dei colori. E l’insofferenza agli ingombri è dovuta anche al desiderio di muoversi liberamente fra le pareti domestiche, di assaporare ogni giorno un senso di ariosità. Di conseguenza anche le superfici dei mobili sono prive di oggetti che non abbiano una funzione concreta: così, fra l’altro, le operazioni di pulizia non richiedono molto tempo. Vantaggio di non poco conto in un’epoca in cui il dinamismo e la velocità sono praticamente d’obbligo. Tutto in ordine, dunque, zero fronzoli. Ma sarebbe un grande errore pensare che il minimalismo sia anche sinonimo di freddezza e addirittura austerità. Non è così. L’eleganza, quella vera e di qualità, non è mai fredda. Però bisogna saperla vivere e apprezzare. Un esempio più che valido? Il tavolo Metropolis Xl di Scab Design, che vedete in foto: piano rettangolare stratificato compact, struttura verniciata opaca, gambe e traversa in acciaio, elementi di supporto al piano in pressofusione di alluminio. I piedini sono orientabili e regolabili.

Design minimal

E’ un design contemporaneo, sofisticato ed essenziale, dunque, quello che identifica l’arredamento minimal. Le forme dei mobili e dei complementi sono nette e definite, ben riconoscibili e tutte riconducibili alla geometria: rettangoli, quadrati, triangoli, quindi cubi, parallelepipedi. E’ senza dubbio uno stile che trova la sua massima espressione nelle case ampie, anche perché gli elementi spesso sono disposti a una certa distanza l’uno dall’altro, lungo le pareti (tendenzialmente il centro della stanza è vuoto o al massimo c’è un tavolino basso); e molto apprezzati risultano i sistemi sospesi, che contribuiscono a creare atmosfere quasi aeree. Comunque, a valorizzare il concetto di spazio e leggerezza. Gli open space e i loft si prestano egregiamente a questo tipo di design e di arredamento. Nella foto un esempio relativo a Pass-Word di Molteni&C, sistema di librerie e vani contenitori caratterizzato dalla libera componibilità degli elementi e da diverse tipologie di apertura.

Arredamento minimal chic

Per quanto riguarda i materiali, l’arredamento minimal punta sull’innovazione e sulla produzione industriale. E’ richiesta la resistenza e le superfici devono essere facili da pulire; caratteristiche, queste, che nella maggior parte dei casi derivano da un accurato trattamento chimico in fase di produzione. Ma anche dal punto di vista estetico ci sono requisiti precisi da soddisfare: linearità, omogeneità e – utile ribadirlo - purezza. I materiali più diffusi sono dunque il metallo, il vetro, le resine, il cemento, il corian, il silestone, la pelle e l’ecopelle. Anche il legno, ma in misura ridotta. L’arredamento minimal chic può essere definito come una sorta di “parente viziato” dell’arredamento minimal tout court; le caratteristiche sono le stesse, ovviamente, e uguale è la filosofia. L’idea. Però il minimal chic si concede qualche sfizio in più, dedica maggiore attenzione a certi dettagli e si diverte a stupire un po’. Un esempio è mostrato nella foto: il divano Solo ’14 di B&B Italia, design Antonio Citterio. Via qualsiasi elemento superfluo, supporto di alluminio pressofuso, seduta continua senza cuscinatura, schienale bracciolo sul quale si appoggiano i cuscini volanti.

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