- 13 gennaio 2014

Cos'è l'assemblea condominiale

L'assemblea condominiale è comunemente definita Organo deliberante del Condominio, è composta da tutti i condomini i quali devono essere convocati in base a quanto disposto dall'articolo 66 del Codice Civile. L'assemblea di condominio viene riunita in due modalità: in via ordinaria (periodica) ed in via straordinaria (interventi di straordinaria manutenzione o problematiche di vario tipo). Il potere esecutivo dell'assemblea è distinto in tre punti cardinali: la gestione delle parti comuni del condominio, la nomina o la revoca dell'amministratore del condominio e la decisione sulla manutenzione straordinaria. L'amministratore del condominio, che di solito dirige le operazioni dell'assemblea oltre a convocarne i componenti, può essere scelto come figura interna o esterna all'unità abitativa, infatti se eletto con la maggioranza dei voti può amministrare uno dei condomini oppure un professionista esterno, in entrambe i casi deve essere abilitato a esercitare tale incarico. A condizioni normali i partecipanti risultano essere tutti proprietari delle varie unità abitative del condominio, ma l'articolo 10 della legge 392 del 1978 sancisce che in caso di appartamento affittato, il conduttore può prendere parte all'assemblea in vece del proprietario oppure essere presenti entrambe. Va specificato però che non può essere eseguita alcuna delibera se tutti i condomini non sono stati invitati a partecipare. L'amministratore si prenderà cura di convocare tutti i condomini (conduttori o proprietari) tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno almeno cinque giorni prima la data di effettuazione e deve contenere nell'oggetto l'Ordine del Giorno per il quale viene convocata, specificandone anche l'orario d'inizio.

Convocazione dell'assemblea condominiale

La convocazione ordinaria dell'assemblea condominiale deve essere eseguita necessariamente almeno una volta l'anno per confermare o meno l'amministratore in carica ed approvare il bilancio di spesa. L'assemblea di condominio può anche essere convocata in via straordinaria per interventi urgenti sia dall'amministratore che da almeno due condomini sempre con le stesse modalità sopra citate. Per deliberare qualsiasi tipo di decisione è necessario raggiungere la maggioranza millesimale ovvero la maggioranza dei voti relativi ai partecipanti. I condomini che hanno espresso voto contrario ad ogni tipo di provvedimento, hanno la possibilità di impugnare la delibera entro trenta giorni dal provvedimento, la decorrenza dei termini parte dalla data dell'assemblea per i contrari e dalla data di ricezione del verbale per gli eventuali assenti. In ogni caso i condomini contrari devono comunque rispettare le disposizioni approvate anche a livello economico. Alla fine dell'assemblea, viene redatto un verbale di chiusura contenente nel dettaglio tutte le delibere e il bilancio approvati con voto di maggioranza, inoltre verranno indicate tutte le situazioni in sospeso o non approvate, rimandandone a successivi incontri la discussione ed eventuale approvazione. In tale verbale inoltre devono essere indicate le tabelle millesimali riferibili alle proprietà dei condomini, le tabelle rappresentano le quote di proprietà che vengono calcolate con il rapporto tra il valore di ciascuna unità abitativa e l'intero complesso condominiale.

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