Cappa a scomparsa: alleato prezioso e discreto in cucina

- 21 agosto 2017

Cos'è una cappa a scomparsa

La cappa a scomparsa, definita anche telescopica, rappresenta una delle soluzioni più innovative e tecnologicamente evolute per quanto riguarda i sistemi di aspirazione. Resta nascosta quando non ce n’è bisogno e diventa visibile soltanto nel momento in cui si utilizza il piano cottura e/o vengono rilevati i fumi e gli odori relativi alla cottura dei cibi.

Le cappe a scomparsa, a seconda dei modelli, sono installate dietro il piano cottura oppure accanto ai fuochi o sul soffitto; in quest’ultimo caso risultano adatte alle cucine a isola o penisola e vengono giù dal soffitto stesso all’occorrenza, per poi sparire nuovamente.

I modelli più sofisticati sono del tutto automatici, nel senso che si attivano quando il piano viene acceso e regolano da soli anche la propria potenza di aspirazione. In foto la cappa in acciaio inox Pandora di Elica, dotata di comandi touch, filtro grassi alluminio e filtro carbone.

Pro e contro di questa tipologia

Il principale pregio della cappa cucina a scomparsa è riconducibile alla questione dello spazio: poiché resta celata alla vista quando non serve e diventa visibile solo quando si cucina e occorre purificare l’aria, sostanzialmente non ha alcun ingombro.

Risulta quindi perfetta per gli ambienti di dimensioni ridotte, nei quali la disposizione degli elementi – di arredo e non – dev’essere razionalizzata al massimo; nei quali è importante fare un’accurata selezione per non rinunciare al necessario senso di ariosità e scansare la sensazione di caos.

Essendo “figlie” delle tecnologie più avanzate, inoltre, queste cappe assicurano ottime performance e spesso sono totalmente automatiche o quasi, il che consente di cucinare senza pensare ad altro, con la garanzia di un’aria sempre salubre. Difetti? Solo uno: hanno generalmente un prezzo piuttosto elevato. In foto la cappa SkyLift di Faber, completamente integrata nel soffitto. Aspirazione perimetrale, luci a Led.

La cappa a scomparsa nel soffitto

La cappa a scomparsa nel soffitto è discreta, funzionale, efficiente; è l’opzione perfetta per chi ama le cucine minimaliste e condivide in toto l’ormai nota regola del “less is more”. Queste cappe vengono azionate tramite un telecomando o un pulsante, generalmente situato vicino al piano cottura.

All’occorrenza, quindi, scendono dal soffitto rivelando un’ampia zona filtrante; si fermano a un’ottimale distanza dal piano cottura e aspirano fumi e cattivi odori, per poi rientrare nella loro sede. Ed è come se non ci fossero. Generalmente vengono scelte per le cucine a isola, ma diversi modelli si rivelano adatti anche a quelle lineari.

Le cappe più sofisticate (e più costose) si azionano in modo del tutto automatico nel momento in cui il piano cottura viene utilizzato e anche la loro scomparsa è automatica. L’utente, quindi, in sostanza non deve fare nulla e può quindi dedicarsi alla preparazione dei pasti senza distrazioni di sorta. In foto la cappa Planea di Gutmann.

La cappa a scomparsa nel piano

Le cappe a scomparsa possono essere di due tipi: da piano o incassate nel soffitto. La cappa a scomparsa nel piano viene inserita dietro o accanto il piano cottura, più di rado nella parte centrale, oppure integrata in un mobile della cucina; emerge quando è necessario, per poi “scomparire” nuovamente.

Le cappe da piano rappresentano un’ottima scelta per le cucine a isola, anche perché le valorizzano essendo a loro volta nella maggior parte dei casi contraddistinte da un design elegante e minimalista, ma in molti casi sono adatte anche alle cucine lineari.

Anzi, proprio nelle soluzioni a parete permettono di sfruttare totalmente la zona riservata ai pensili, di conseguenza incrementare il livello di funzionalità e ottimizzare lo spazio disponibile. Ciò significa che sono perfette anche per le cucine piccole. E sono l’alternativa ideale nell’eventualità in cui non sia possibile installare una cappa a soffitto. In foto la cappa da 90 cm clear glass black printed D95DAP8N0 di Neff.

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