Cappa freestanding: la libertà in cucina

- 10 dicembre 2013

Perché scegliere una cappa freestanding

Il perché di una scelta di un arredo o di un elettrodomestico è sempre da considerarsi dal punto di vista dell’estetica e da quello della funzionalità. La cappa in cucina è un elettrodomestico non solo indispensabile ma anche un valido complemento d’arredo che sempre di più completa gli spazi arricchendoli di stile e design. Questo elemento rende forte connotazione all’ambiente, e i materiali di realizzazione per la cappa freestanding sono l’acciaio e il vetro, in soluzione trasparente o nero. Queste cappe offrono massima tecnologia nell’aspirazione e nell’illuminazione, e sempre di più assumono grande valenza negli spazi di cucina della casa moderna.

Come scegliere la cappa freestanding: gli aspetti da valutare

Molto importante nella scelta del modello di cappa freestanding la valutazione della dimensione del locale delle abitudini di chi utilizza con assiduità gli spazi adibiti alla cucina. In primo luogo è bene considerare cosa e quanto si è abituati a cucinare, poiché differenti tipi di cappa hanno differenti caratteristiche tecniche. Un tempo le cappe erano incassate in un pensile e non si vedevano, erano cappe a incasso, a scomparsa totale. Oggi invece la cappa si veste di nuovi abiti diventando cappa a camino con condotto di evacuazione a vista, e freestanding. Questa innovativa tipologia di cappa inoltre può essere installata a muro, a parete laterale oppure in centro stanza con soluzioni a isola.

Le caratteristiche da valutare per la cappa freestanding

Quando dobbiamo comprare la cappa freestanding, dobbiamo sapere che esistono diversi parametri tecnici che devono essere considerati, per un corretto acquisto. Sono principalmente quattro ma fondamentali, da considerare prima dell’acquisto finale: • La velocità della cappa: è preferibile una soluzione a più velocità, almeno tre o quattro da scegliere in conformità a ciò che necessiti quando cuciniamo; • La portata della cappa: è la capacità che ha di aspirare aria dall’ambiente ed è espressa in metri cubi l’ora. La velocità della cappa è da considerarsi in base all’altezza e all’ampiezza del locale, considerando il numero di persone per cui si cucina. Per ambienti piccoli e uso limitato, in genere bastano 2-300 mc/h, una portata media è caratterizzata da 300/400 mc/h, una grande portata è oltre i 400 mc/h; • I filtri: tutte le cappe sono dotate di filtri antigrasso, caratterizzati da maglie metalli che filtrano grassi in cottura e vapori, che ogni 2-3 mesi andrebbero smontati e lavati. Molte cappe sono anche caratterizzate da filtri a carboni che per mantenersi in efficienza devono essere pèriodicamente sostituiti. • La rumorosità della cappa: la tecnologia oggi permette di sviluppare soluzioni davvero silenziose che anche alla massima velocità non superano i 40 dB. In foto sopra titolo: cappa Faber, Tekna della collezione Slim 

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