Arredare la cucina è sicuramente una delle operazioni più coinvolgenti, ma allo stesso tempo più delicate, per chi si appresta a entrare in una nuova casa. La cucina, infatti, è l'ambiente in cui si trascorre la maggior parte della vita domestica insieme alla famiglia. Occorre quindi progettare uno spazio nella maniera più funzionale e utilizzare i materiali che meglio si confanno alle esigenze di ognuno. Nello specifico, come scegliere il piano di lavoro della cucina, comunemente detto "top", va studiato attentamente. Non solo deve essere in linea con gli altri componenti d'arredo, ma dev'essere resistente all'usura, ai graffi, alle macchie, alla contusione e al calore. Premettendo che nulla è indistruttibile, ma va sempre usata una certa cura e che non esiste un piano di lavoro ideale, ma tutto dipende dall'utilizzo, dal gusto e dal budget personali, vediamo, nel dettaglio, quali scelte si possono fare.
Per gli amanti della buona cucina e con la passione dei fornelli, la soluzione ideale è quella di un piano lavoro della cucina resistente all'usura, in grado di non deteriorarsi e non subire danni evidenti, neppure con alte temperature, graffi, macchie e così via. In questa prospettiva, si può optare per varie soluzioni: - Laminato: è uno dei materiali più diffusi, per praticità, facilità di pulizia e varietà di scelta. E' disponibile, infatti, in una ampia gamma di colori e di effetti. E' uno dei piani più economici, ma il rapporto qualità/prezzo è ampiamente ripagato, viste le sue particolarità idrofughe e idrorepellenti. Uno dei piani in laminato qualitativamente migliori è il Duropal (laminato decorativo ad alta pressione e stratificato HPL). - Fragranite: è un materiale relativamente nuovo, composto da polveri di granito colorate (80%) e resina acrilica incolore (20%). Materiale bello esteticamente e di design, grazie alla componete di granito, ha una grande elasticità, riuscendo a resistere al calore, ai graffi, ai tagli e alle sollecitazioni in genere. E' un top molto pratico, lavabile con i tradizionali prodotti di pulizia o, nel caso di macchie ostinate, anche con la candeggina.
Proseguendo tra i consigli su come scegliere il piano di lavoro della cucina vediamo quali altri materiali possono essere utilizzati. - Corian: è un agglomerato di idrossido di alluminio e resina acrilica, con la possibile aggiunta di pigmenti colorati. Ha gli stessi pregi dei top in pietra, è modellabile in qualsiasi forma, grazie alla possibilità di essere lavorato al tornio. E' resistente alla luce diretta del sole, che non altera la sua caratteristica traslucenza, agli urti e al calore. E' una soluzione particolarmente adatta ad arredamenti moderni e ricercati, in abbinamento anche ad altri materiali quali acciaio, vetro o legno. - Pietra: materiale che permette di ottenere l'effetto della roccia. E' molto resistente al calore, si pulisce facilmente, con sapone neutro o alcool denaturato. La sua particolarità è che, essendo un materiale naturale, difficilmente si trovano blocchi identici fra loro per venature e cromie, quindi, ogni lastra è un pezzo unico. - Okite: realizzato con una miscela di quarzo e resina, è un materiale resistente alle alte temperature, agli urti e agli attacchi degli agenti chimici. Occorre, però, fare attenzione ai graffi e ai tagli, che, in alcune occasioni, possono lasciare segni evidenti. Negli ultimi periodi il costo dell'okite è sceso, garantendo un buon rapporto qualità/prezzo.
Per arredamenti sofisticati, in cui design e materiali di prestigio si fondono armoniosamente, ecco alcuni consigli su come scegliere il piano di lavoro della cucina con scelte di classe per un piano lavoro di charme e di grande qualità estetica. - Marmo: roccia calcarea cristallina, deve al sua bellezza estetica alle caratteristiche venature e cromature. Il marmo resiste alla compressione, non assorbe liquidi, ma, essendo un materiale naturale, è abbastanza delicato e può essere rigato facilmente. Inoltre, è sensibile agli acidi alimentari, come limone e aceto, anche se trattato e reso impermeabile. - Ceramica: ha sostanzialmente le stesse caratteristiche del marmo, con la qualità di non rovinarsi con gli acidi e con i liquidi in generale. I piani in ceramica sono molto pregiati e si può scegliere tra mattonelle in ceramica, cotto o grés. La presenza delle fughe, però, è un punto debole per il ristagno dello sporco. - Quarzo e granito: materiali naturali resistenti e idrorepellenti, non assorbono liquidi e sono antigraffio. Sono piani molto facili da pulire, con sapone neutro. Il quarzo è caratteristico per la sua lucentezza naturale, mentre il granito è la soluzione ideale per gli amanti dei toni scuri, che gli conferiscono un aspetto suggestivo.
Un piano lavoro realizzato con materiali più delicati, necessita un'attenzione maggiore e un utilizzo più accorto. Sono da maneggiare con cura, ma anche di grande fascino e suggestione: -Legno: è il top più tradizionale, ma poco resistente ai graffi, all'acqua e al calore. Anche se trattato chimicamente per essere più resistente, necessita cura e manutenzione. I top in legno si dividono in: piani impiallacciati (pannelli rivestiti con un foglio di legno pregiato) e piani in massello (interamente realizzati con legno massiccio, come rovere, noce, ciliegio o frassino). Se si opta per il legno, è consigliabile scegliere un modello a liste accostate, così da poter sostituire solo la lista rovinata, in caso di danneggiamento. -Acciaio inox (o alluminio): sono i top più igienici e di grande impatto visivo. Anche se resistono perfettamente agli urti, si graffiano e si macchiano facilmente e tendono a opacizzarsi nel tempo. -Vetro: molto suggestivi dal punto di vista estetico e trattati chimicamente per essere antigraffio e idrorepellenti, i top in vetro si macchiano però facilmente. Con i nostri consigli su come scegliere il piano di lavoro della cucina potrete orientare meglio la vostra scelta, in relazione alle vostre esigenze e ai vostri gusti personali conoscendo i pregi e i difetti dei diversi materiali.