Ampliare la propria abitazione o creare un appartamento completamente autonomo, con il recupero dei sottotetti, è una soluzione che sempre più persone valutano. Da qualche anno le diverse Regioni italiane hanno emanato delle specifiche normative in tal senso, permettendo un aumento delle volumetrie esistenti senza così incrementare il numero degli edifici che già affollano le nostre città. Un ulteriore vantaggio, nel riqualificare il sottotetto, è sen’altro quello di aggiungere valore all’immobile stesso. Per fare ciò, prima di intraprendere la fase progettuale, è indispensabile verificare, con un ingegnere strutturista, che la futura mansarda sia collegabile all’appartamento attraverso una scala interna, nel caso si tratti di un ampliamento, oppure esterna se si tratta di una nuova unità abitativa indipendente. Il secondo passo è quello di verificare che il locale disponga dell’altezza minima prevista, una caratteristica che varia da regione a regione, ad esempio in Lombardia è richiesta un’altezza minima di 1,80 metri. Una volta verificati questi due aspetti è possibile procedere con la realizzazione del progetto vero e proprio che andrà presentato al proprio Comune al fine di ottenere i relativi permessi.
In una casa indipendente situata a Como, abitata da una famiglia composta da una giovane coppia con due figli di 8 e 12 anni, si è deciso di intervenire: in questo caso dal recupero sottotetti si è ricavato un ampio open space da destinare prevalentemente ai bambini. Trattandosi di un edificio primi anni ’70, è stato necessario intervenire innanzitutto sulla copertura. Rimossa quella vecchia, si è proceduto alla sostituzione della struttura portante in legno e della copertura in tegole marsigliesi; ovviamente, è stato realizzato un tetto completamente isolato e sono stati sostituiti i lucernai con nuove finestre in legno Velux, mantenendo i punti luce esistenti. Le pareti perimetrali sono state rivestite internamente con pannelli di cartongesso, dietro ai quali passa l’impianto elettrico. Le colonne portanti, inizialmente intonacate con malta, sono state rifinite a malta fine e tutto è stato tinteggiato di colore bianco. Sono state mantenute, senza alcun intervento, le due pareti in mattoni che conducono ad un'altra porzione di sottotetto. L’intervento ha toccato anche l’intera pavimentazione. Per non appesantire la soletta è stato necessario realizzare un’intelaiatura in listoni di legno di abete (5x400 cm) che sono stati accuratamente avvitati alla soletta, sulla quale poggiano dei pannelli in materiale isolante (spessore 4cm). Sotto l’intelaiatura corrono tutti gli impianti tecnologici. Per assicurare un buon isolamento acustico della soletta, è stata inserita una guaina fonoassorbente. Considerando la funzione dello spazio si è scelto di posare delle tavole in laminato, una soluzione pratica e resistente. Nello specifico abbiamo optato per Robusto di Kronotex, nel colore Rovere bianco. Grazie al suo spessore di 12 mm di fibra è particolarmente resistente all'usura, si presta per ogni ambiente, indicato anche per locali commerciali.