Per districarsi nella scelta di un piano cottura a gas è fondamentale partire dal materiale di realizzazione del piano, definirne e dimensioni, e sicuramente il colore desiderato. I materiali per la realizzazione dei piani cottura a gas sono molteplici: si parte dal classico acciaio inox che può essere lucido oppure satinato e antigraffio. Salendo di gamma troviamo il piano cottura a gas smaltato, molto gradevole a livello estetico e con possibilità di abbinamento alle finiture della cucina e al colore dei particolari: unico neo, è molto delicato, poiché facile a scheggiarsi. La soluzione in cristallo temperato o vetroceramica, molto bello e di grande stile soprattutto se disposto in cucine minimali, facilissimo da pulire. Infine, ci sono i piani cottura in materiali compositi, costituiti da sferette di vetro e resine, oppure materiali lapidei e resine, e molto altro. In foto: piano cottura Smeg
Sostituire un piano cottura con uno nuovo implica che si debba per forza prendere un elemento delle dimensioni del precedente o superiori per coprire il foro preesistente. Se invece i piani cottura a gas si devono scegliere da zero, è possibile valutare la dimensione in base alle necessità: piccoli ambienti possono essere caratterizzati da elementi singoli composti da due fornelli, delle dimensioni di 30 cm. Queste soluzioni inoltre possono anche essere utilizzate come elemento modulare per composizioni cucina su misura anche di forma particolare. Il piano cottura da 60 cm è quello più diffuso, a 4 fuochi; il piano cottura a gas da 75 cm può costituirsi di 5 o sei bruciatori, così da permettere l’utilizzo in contemporanea di più elementi di cottura. In ultimo quello da 90 cm: è caratterizzato da 6 fuochi al massimo ed è molto spazioso e capiente. È possibile inoltre valutare la scelta di piani cottura in linea che occupano più spazio ma che si adattano alla perfezione in cucine dal design moderno e minimale. In foto: piano cottura Franke