Piano Cottura a gas

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Come scegliere un piano cottura a gas

Se è vero che i piani cottura a induzione/ sono innovativi, sempre più apprezzati, è anche vero che quelli a gas rappresentano una scelta ancora molto gettonata. Di conseguenza, le proposte in commercio sono decisamente numerose. Come orientarsi nella scelta? Valutando diversi fattori, step by step.

  • Le dimensioni: si sceglie fra piani cottura a gas da 30, 60, 70/75 e 90 cm. Molto dipende dallo spazio disponibile in cucina, ma anche dalle misure del mobile in cui il piano sarà incassato. Più precisamente, dall’alloggio. I modelli maggiormente diffusi sono quelli da 60 e da 70/75 cm
  • Il numero dei bruciatori: varia da 2 a 6 ed è direttamente collegato alle dimensioni del piano cottura. Sicuramente 5 o 6 fuochi sono il non plus ultra per chi ama dilettarsi ai fornelli e sperimentare anche ricette complesse, ma d’altra parte i modelli con 4 bruciatori risultano più che soddisfacenti
  • La facilità di pulizia: a questo proposito, i materiali contano parecchio. Ma anche le forme. Un piano cottura in vetro con spigoli smussati, per esempio, si pulisce senza alcuna fatica perché non ci sono parti “difficili” in cui lo sporco possa accumularsi. Da valutare con attenzione sono, però, anche le griglie di appoggio. Quelle lavabili in lavatrice risultano a dir poco comode. Quelle smaltate, invece, devono essere immerse nel lavello e poi pulite delicatamente con un panno
  • Il numero delle corone: nei piani tradizionali, c’è un solo disco concentrico da cui esce la fiamma, in quelli più sofisticati la corona è invece doppia, se non addirittura tripla, di conseguenza il calore viene distribuito in modo più uniforme e tale risulta anche la cottura. Che, inoltre, si velocizza.
Da valutare inoltre il posizionamento dei bruciatori. In genere sono disposti a quadrato o rettangolo, ma non mancano proposte caratterizzate dalla disposizione a rombo, che per alcuni risulta più agevole.

Gli elementi e le funzionalità che fanno la differenza

Quali sono le caratteristiche aggiuntive che rendono un piano cottura a gas più performante di un altro, che si traducono in un incremento qualitativo? Passiamole in rassegna.

  • Bruciatore wok multi corona: presente in molti modelli di ultima generazione a 5 fuochi, è più ampio di tutti gli altri e quindi indicato per le pentole capienti e dai bordi alti (proprio come quelle da cui eredita il nome)
  • Accensione elettronica integrata
  • Valvola di sicurezza che blocca subito l’erogazione del gas in caso di spegnimento accidentale della fiamma
  • Timer
  • Fiamma verticale: rispetto alla tradizionale fiamma radiale, assicura una diffusione più omogenea del calore sul fondo della pentola; i tempi di cottura si riducono insieme ai consumi
  • Livelli di potenza predefiniti: maggiore è il numero, più preciso è il controllo della fiamma
  • Manopole a ponticello: sono ergonomiche e rendono agevole l’utilizzo anche con le mani bagnate.
Aggiungiamo un’osservazione relativa alle griglie di appoggio: quelle in ghisa attualmente vanno per la maggiore in virtù della loro notevole resistenza alle alte temperature, ma anche perché assicurano massima stabilità per le pentole, trasmettono in modo ottimale il calore e durano veramente a lungo.

L’importanza dell’estetica

Anche l’occhio vuole la sua parte, si sa. L’estetica, di conseguenza, è un altro dei fattori cui prestare grande attenzione quando arriva il momento di scegliere il piano cottura a gas. Le opzioni sono diverse. La classica finitura in acciaio inox è intramontabile, una scelta sempre azzeccata; vogliamo però far presente che alcune aziende applicano sulle superfici uno speciale trattamento che conserva più a lungo la lucentezza e aumenta la resistenza ai graffi: prendere nota. Piacciono molto, perché concretizzazione di un design moderno e sofisticato, i piani cottura neri, in vetro temperato o in vetroceramica; belli anche i contrasti, che si ottengono per esempio grazie a manopole con finitura in acciaio smaltato. Meno diffusi, ma decisamente raffinati sono i piani cottura bianchi. E non mancano i modelli colorati (si tratta sempre di tonalità sobrie e neutre, per esempio il beige), per chi desidera aggiungere alla cucina un tocco di originalità e vivacità in più.

Quanto costa un piano cottura a gas

I principali fattori che determinano il prezzo di un piano cottura a gas sono i materiali, il numero di fuochi e la marca. Naturalmente, incidono anche eventuali funzionalità ed elementi innovativi. Considerando soltanto i prodotti delle migliori marche, la spesa media per un modello basic con 4 bruciatori è compresa fra i 200 e i 250 euro. Un piano con 5 fuochi, bruciatori doppia corona e più livelli di potenza, invece, costa all’incirca fra i 500 e i 600 euro. I modelli più sofisticati e performanti, però, possono anche raggiungere quota 650-700 euro. E, in genere, questo è comunque il tetto massimo.