- 05 marzo 2015

Piumone matrimoniale

Il clima è sempre più pazzo: nell’estate 2014, soprattutto in montagna, qualcuno a luglio ha estratto il piumone dagli armadi per colpa del freddo e nonostante il tanto declamato “riscaldamento globale”! Quindi è bene averlo sempre a portata di mano. Poco più del sessanta per cento dei piumoni in commercio in Italia sono in piume naturali e peluria, mentre circa il quarante per cento è rappresentato dagli imbottiti con materiali sintetici. Indubbiamente il primo materiale illustrato vanta caratteristiche di climatizzazione migliori, grazie alle camere d’aria che si creano tra le ramificazioni, assai sottili, delle piume e della peluria. Quando si dorme, il piumino composto da piume e peluria accoglie dentro di sé l’umidità generata dal nostro corpo e, al mattino, quando lo arieggiamo, la rilascia. Presenta inoltre il vantaggio di tenere il letto a una temperatura costante e fissa, seppur durante la notte la temperatura ambientale subisca variazioni e il corpo di una persona che dorme si riduca di mezzo grado. Per appurare se il piumone è di buona qualità, occorre valutare la percentuale di peluria presente nella coperta, la grandezza dei batuffoli, e la predisposizione allo riempimento di quest’ultimi. Basta tastare un po’! La peluria d’oca con batuffoli più grandi della peluria d’anatra ha una migliore qualità, tuttavia se i fiocchi di peluria d’oca hanno le stesse dimensioni di quelli d’anatra non esistono differenze qualitative tra le due. In foto, letto e piumone di piuma di Ikea

Piumoni matrimoniali

Nella valutazione di un piumone, non dimenticate che i batuffoli di peluria europei presentano dimensioni maggiori di quelli asiatici. Affinché un piumone duri a lungo, al mattino si consiglia di esporre la coperta e i cuscini all’aria senza abbandonarli sotto il sole diretto, cosicché possano rilasciare l’umidità ricevuta dal nostro corpo nella notte. Meglio non utilizzare né aspirapolvere né battipanni. Occorre anche ricordarsi che i cuscini andrebbero cambiati dopo tre anni dato che subiscono più sollecitazioni. Non è facile indicare il prezzo di un piumone, in quanto cambia molto secondo le caratteristiche del materiale e la qualità del sonno che genererà. Il vero piumone è quello composto da piume d’oca. Tutte le piume hanno origine da allevamenti espressamente organizzati per questa tipologia d’uso e ne esistono sostanzialmente due: quello domestico, in cui le oche si nutrono solamente di cibi assolutamente naturali e non sono mai formati da oltre sette animali. L’altro genere di allevamento invece è denominato intensivo: qui le oche vivono in gruppi sicuramente più estesi e la produzione è molto più elevata. Le piume d’oca vengono recuperate per essere impiegate nei piumoni ma anche in giacche, piumini, cuscini e così via. In foto: piumone a due piazze invernale Caleffi rasatello di puro cotone.

Piumino

Per quanto concerne le tipologie di piumone, partiamo dalla trapunta, che è la più pesante, quindi si passa al piumino, che è un po’ più leggero. Il copripiumino, di ogni colore, fantasia e tipologia, è il “sacco” che protegge il piumone, che per questioni igieniche, non va mai utilizzato a contatto con la pelle. Si possono anche acquistare i piumini che si uniscono tra loro mediante bottoni per ottenere tipologie di piumoni differenti le quali, unite, possono risultare molto calde. Esistono anche piumoni più leggeri, studiati per la stagione primaverile o per i primi freddi autunnali e, in base alle necessità di calore si può optare per diverse varianti. Si consiglia di comperare sempre un prodotto che abbia in abbinamento un copripiumino, i quali vengono a loro volta venduti in abbinamento alle lenzuola per fornire una parure completa ed elegante. Infine se acquistiamo un prodotto non di marca il suo prezzo è nettamente abbordabile. Ma dato che si tratta di un accessorio che deve durare al lungo nel tempo, forse le marche più note ci potrebbero rendere più sicuri del nostro acquisto. In foto, piumone e copripiumone di Prima Piuma

Come scegliere piumone

Con l’arrivo dei mesi più freddi dell’anno diventa di vitale importanza poter usufruire di un letto dotato di coperte il più caldo e avvolgente possibile. Per questo motivo per diverse persone il piumone è diventato un vero e proprio oggetto insostituibile, quasi di culto verrebbe da dire. Il motivo è presto detto: un letto con piumone è più comodo da rifare e, soprattutto, la sua capacità di trattenere il calore e la sua traspirabilità sono impareggiabili. Certo, per quanto riguarda la sensazione di freddo appena entrati a letto c’è poco o niente da fare, soprattutto gli angoli in fondo al vostro materasso singolo o matrimoniale vi sembreranno sempre gelidi, ma una volta acclimatati sotto il vostro piumone non vorrete più uscirne. Come scegliere un piumone senza andare incontro a brutte sorprese? Le imbottiture in piuma sono classificate secondo punti di calore che vanno dal minimo (1) al massimo calore (5). Esiste in più una seconda classificazione che distingue fra leggero, medio, caldo e caldissimo. Quando scegliete il vostro piumone tenete conto di questi fattori: quanto è riscaldata la vostra casa al momento di andare a dormire, quando siete freddolosi voi di natura e quanto tempo ci mettete di solito a levarvi il freddo dalle ossa una volta sotto le coperte. E tenete presente una cosa: è meglio addormentarsi leggermente infreddoliti e scaldarsi pian pianodurante le ore di sonno, che infilarsi in un letto caldissimo per svegliarsi madidi di sudore nel pieno della notte. A proposito di piumini in più versioni, le trapunte di Cinelli Piume e Piumini vantano un tessuto di altissima qualità e si dividono fra “invernali” per ambienti freddi, “Medium” per ambienti ben riscaldati e “Light”, utilizzabili durante il periodo primaverile. Tutte e tre le versioni sono disponibili nella misura standard matrimoniale (270x260 centimetri), una piazza e mezzo (220x260) e singolo (180x260).

Piumone imbottitura

Prendiamoci ora un attimo per parlare della qualità dei piumoni. Da cosa dipende? Ovviamente in primo luogo dalla qualità delle piume con le quali è imbottito. Le migliori sono quelle di oca e anatra. In seconda battuta, occorre fare una distinzione fra piumino (o fiocco) e piuma e piumetta. Il primo è più pregiato ed è posto sulla pancia e sul collo dell’animale: si tratta di un batuffolo soffice che ha la proprietà di trattenere l’aria, creando un effetto isolante (perfetto dunque per trattenere il calore all’intero del vostro letto). Piuma e piumetta sono invece più pesanti e meno calde. L’imbottitura di un piumone può essere composta esclusivamente da piumino: avremo in questo caso un piumone di altissima qualità, molto leggero e allo stesso tempo estremamente isolante. In alternativa, esistono versioni in cui le percentuali di piumaggio sono variabili e determinano la qualità finale del prodotto. Questi dati devono essere indicati obbligatoriamente sull’etichetta, per permettere all’acquirente di conoscere in maniera chiara e puntuale la qualità dell’imbottitura. Per andare sul sicuro c’è il piumone DaunenStep, in 100% piumino e disponibile in due versioni con fillingpower di 770 o 730 cuin (il fillingpower è il rapporto volume/peso dell’imbottitura e rappresenta l’indice di qualità del prodotto: più i singoli fiocchi sono voluminosi, meno ne occorrono per ottenere il volume desiderato).

Piumone personalizzato

Il corpo umano non si riscalda in maniera uniforme, né le sue diverse parti soffrono il freddo allo stesso modo. Quante volte vi sarà capitato di infilarvi sotto le coperte e sentire caldo al busto e freddissimo ai piedi? Oppure caldo a gambe e busto e freddo sulle spalle? Per ovviare a questi inconvenienti sono nate alcune linee di piumoni personalizzabili e componibili con 3 pannelli per ogni parte del corpo - busto, gambe e piedi - e con tre livelli di calore differenti - livello 1, il più leggero, livello 3, medio, e livello 5, il più caldo. È questo il caso di +me di Sleepis, che propone questa soluzione componibile e personalizzabile per letti matrimoniali (3 + 3 pannelli), a una piazza e mezzo (3 pannelli) e singoli (3 pannelli). Per l’imbottitura è possibile scegliere fra piumino d’oca e Kapok (conosciuto anche come lana vegetale).

Come lavare piumone

Alla fine dell’inverno, o dopo diverse settimane di uso intensivo, è necessario lavare il nostro piumone in lavatrice. Trattandosi di un capo particolarmente ingombrante (soprattutto nel caso di piumoni per letti matrimoniali o a una piazza e mezzo) bisogna innanzitutto capire se la lavatrice di casa ne possa sostenere il carico. Per quelli singoli non c’è problema: un normale elettrodomestico dal carico massimo di 5 chili è sufficiente. Per quelli matrimoniali o a una piazza e mezzo bisogna disporre dicestelli con carico di almeno 7 o 8 chili. Se la vostra lavatrice non dovesse sostenerli sarete costretti a recarvi in lavanderia per non rischiare di distaccare il cestello del vostro prezioso elettrodomestico. Una volta controllato che il carico del cestello sia abbastanza alto da permettervi di lavare il piumone, si può procedere al lavaggio vero e proprio. Innanzitutto bisogna fare attenzione a introdurre il piumone in lavatrice senza stropicciarlo troppo e, possibilmente, piegato il più precisamente possibile. Per quanto riguarda la scelta del programma, è bene andare sul lavaggio delicato a freddo, utilizzando il bicarbonato al posto del detersivo per capi delicati: il bicarbonato infattipulisce a fondo e non rischia di rovinare il tessuto. Appena terminato il lavaggio, estraete subito il piumone dalla lavatrice, sbattetelo e stendetelo senza fare pieghe né accumuli di piume. Se stendete all’aperto, fate sì che il piumone sia riparato dai raggi diretti del sole; dopo qualche ora sbattetelo nuovamente per rendere l’imbottitura più soffice. Una volta che sarà asciugato a dovere, non resta altro da fare che distenderlo sul vostro letto o, se la stagione invernale è ormai alle spalle, riporlo ben piegato nell’armadio (possibilmente in un sacchetto per indumenti o in una busta sottovuoto). A proposito di lavaggi, il piumone Dreamin’101 di Minardi Piume viene sottoposto in fase di lavorazione al trattamento Wash-Up, che ne mantiene la morbidezza unica anche dopo diversi lavaggio, con lenzuola che non necessitano di essere stirate.

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