Redazione - 15 febbraio 201815 febbraio 2018
Cerchi una sedia che personalizzi l’ambiente e mantenga il proprio fascino inalterato nel tempo? Scopri le sedie design
Redazione - 15 febbraio 201815 febbraio 2018
Le sedute hanno una storia antichissima, ma è solo a partire dal Rinascimento che cominciano a trasformarsi e ad evolversi diventando abbastanza rapidamente oggetti di uso comune. L’arredamento racconta la storia dell’uomo e delle sue abitudini; l’inarcamento dello schienale, la pendenza della seduta, il materiale, il colore di una sedia, ad esempio, rimandano sempre ad uno stile e ad un’epoca. A differenza di quanto si possa pensare, progettare una seggiola è difficile, rappresenta una sfida e richiede studio, ricerca, sperimentazione, tecnica, abilità, fantasia. Le sedie design, in particolare, adatte a qualunque ambiente, comode ed ergonomiche, caratterizzate da forme particolari, ricercate, originali, talvolta inedite rappresentano sempre delle soluzioni particolarmente innovative. La Wiggle Side Chair è stata disegnata nel 1972 dall’architetto statunitense Frank Gehry, uno dei primi a progettare mobili da realizzare in cartone, un materiale non tradizionale e riciclabile in grado di competere con la leggerezza e la flessibilità della plastica. Resistente e stabile, ancora oggi viene prodotta dall’azienda svizzera Vitra che impiega, per ogni pezzo, circa 60 fogli di cartone. In foto Wiggle Side Chair di Vitra abbinabile con il poggiapiedi coordinato Wiggle Stool
La Savonarola ha rappresentato un modello per molti progettisti. Diffusa in Italia nel periodo compreso tra il XV e il XVII secolo, si ispira alla sella curule, simbolo di potere giudiziario nell’antica Roma, e alla sedia da campo di origine Araba; deve il proprio nome a Girolamo Savonarola che la usava nel convento fiorentino di San Marco dove ancora oggi può essere ammirata. In sostanza si tratta di una sedia pieghevole in legno, molto semplice e funzionale caratterizzata da una struttura formata da listelli paralleli e ondulati che si incrociano formando una X, da cui l’espressione dialettale a iccasse con cui spesso viene identificata. In taluni casi le sedie design contemporanee si ispirano al passato, come nel caso di Miss Savonarola, ideata dall’architetto Mariangela Brando ed esposta al Museo del riciclo. Particolare la struttura portante, in acciaio inox ricavata dal cestello di una vecchia lavatrice recuperata in discarica. Tra le sedie che hanno fatto la storia, la Thonet 14, disegnata Michael Thonet nel 1859, 45 milioni di pezzi venduti nell’arco di quarant’anni, dal 1860 al 1903. Realizzata con sei pezzi di legno per la prima volta curvato a vapore, tenuta da dieci viti e da due dadi, ha la spalliera che forma un pezzo unico con le gambe posteriori. Oggi l’azienda Thonet, duecento anni di storia nel 2019, arricchisce la propria collezione di sedute in legno curvato con il modello 118 disegnato da Sebastian Herkner. Minimalista ed elegante, presentata in anteprima a Imm Cologne 2018, si ispira al leggendario modello 214 in paglia di Vienna medaglia d’oro all’Expo di Parigi nel 1867. Adatta a diversi contesti, dal domestico al contract, può essere abbinata a tavoli di differenti stili e di diverse tipologie. In foto Sedia modello 118 di Thonet
Tra le sedie design che hanno caratterizzato un’epoca, la CH88, la Tulip Chair e la Panton Chair. Particolare la storia della CH88 disegnata dal danese Hans Jørgen Wegner e realizzata come prototipo nel 1955; nonostante il grande interesse suscitato durante la presentazione, è stata prodotta solo nel 2014, sette anni dopo la morte del suo ideatore, dall’azienda danese Carl Hansen & Son con cui il famoso designer aveva iniziato a collaborare nel 1949. Si tratta di una sedia semplice, adatta all’uso quotidiano e a diversi ambienti. Lo schienale è comodo e avvolgente, la seduta, di forma ovale, ampia e confortevole. Estremamente versatile, oggi è disponibile in diversi colori e in svariate finiture, La Tulip Chair, creata dell’architetto finlandese Eero Saarinen nel 1957, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione sia per la base con piedistallo circolare, sia per la scocca in fibra di vetro rinforzata. La progettazione è durata cinque anni e ancora oggi è prodotta da Knoll International. La Panton Chair, realizzata nel 1959/1960 dal designer danese Verner Panton. sembra una scultura ed è la prima sedia cantilever, detta anche sedia a sbalzo o a pensilina, prodotta in plastica stampata in un unico pezzo. Flessibile e sinuosa segue armoniosamente le linee del corpo e si adatta a tutti gli ambienti, la casa, l’ufficio e l’outdoor. Viene ancora proposta nella versione originale, ossia laccata lucida.
Molte le sedie design del passato proposte da noti brand nella versione originale o rivisitate. È ancora presente nel catalogo dell’azienda danese Fritz Hansen, la mitica sedia 3107, parte della serie 7, disegnata da Arne Jacobsen; in legno multistrato, rappresenta un’icona del design nordico. La forma evoca una figura femminile con il vitino da vespa, caratteristica molto apprezzata negli anni Cinquanta, e il prototipo è esposto al Museum of Modern Art di New York. Leggera e impilabile, adatta ad ogni ambiente, è disponibile con o senza braccioli e presenta una amplissima gamma di finiture, che vanno dall'impiallacciatura in legno naturale sino alle versioni colorate oppure rivestite in pelle e in tessuto. L58 di LightsOn, una sedia imbottita progettata nel 1958 da Edoardo Gellner per un locale pubblico, viene riproposta dopo circa sessant’anni, La versione attuale è aggiornata dallo Studio Gellner che, pur mantenendo le caratteristiche originarie, ha apportato alcune modifiche, tra cui l’altezza, per renderla più attuale. In sostanza, una sedia comoda, confortevole, realizzata impiegando materiali eco-sostenibili e cucita in modo perfetto. Il telaio è in legno di faggio europeo coltivato, un materiale particolarmente robusto e resistente. Economiche, pratiche, leggere ed esteticamente belle, le sedie in plastica sono state una vera e propria novità nell’arredamento. La loro realizzazione inizia negli anni Sessanta e diversi esemplari sono diventati pezzi d design. Emblematica la collezione Ozoo dell’azienda francese Roche Bobois, designer Marc Berthier. Lo scrittoio e la sedia, veri e propri oggetti cult, vengono riproposti dopo mezzo secolo, ancora belli ed attuali.
Tra le sedie design, particolare Masters, Good Design Award 2010 e Red Dot Design Award 2013. Disegnata da Philippe Starck e da Eugeni Quitllet per Kartell, questa magnifica seduta rende omaggio a tre icone: la Serie 7 di Arne Jacobsen, la Tulip Armchair e la Eiffel Chair di Charles e Ray Eames con la base in metallo intrecciato che si ispira al famoso monumento parigino. Ampia, estremamente comoda, leggera, impilabile sino a quattro unità, è realizzata in polipropilene colorato impermeabile e si addice anche all’outdoor.
Elegante sintesi tra passato e presente, la confortevole Margot dell’azienda fiorentina Alivar è, al tempo stesso, una sedia ed una poltroncina destinata sia alla zona living, sia all’esterno. Disegnata dall’architetto e designer Giuseppe Bavuso per la collezione Home Project, si distingue per la forma armoniosa, la lavorazione ricercata e la cura sartoriale dei dettagli. La profonda seduta ha un’imbottitura in piuma, il corpo è in legno massello lavorato secondo la tradizione ebanista, la scocca in acciaio rivestita in pelle o in tessuto con l’aggiunta di un inserto in gomma poliuretanica. In foto Sedia Margot di Alivar. Altezza complessiva 70 centimetri, altezza seduta 40 centimetri, larghezza 71 centimetri, profondità 83 centimetri.
Ha vinto il German Design Award 2018, uno dei più prestigiosi e ambiti riconoscimenti europei, Amable di Paola Lenti. La sedia, disegnata da Victor Carrasco è stata pensata per l’outdoor. Particolare il rivestimento della seduta asportabile, realizzato con una corda in filato Rope, esclusivo dell’azienda brianzola, cucita a spirale.
Rientrano nelle sedie design anche diverse sedie a dondolo, arredi evergreen che garantiscono momenti di assoluto relax. Splendida e mozzafiato la Thonet 7500 considerata da molti il più importante arredo in legno curvato mai realizzato; ha ispirato personaggi del calibro di Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris, una delle figure di spicco dell’architettura contemporanea, ed è presente al Museum of Modern Art, più conosciuto come MoMA. Una sedia a dondolo, in stile retrò o rivisitata in chiave moderna, declinata in numerosi modelli, si integra perfettamente a diversi stili conferendo sempre un tocco di magia e di originalità all’ambiente. Per essere comoda deve dare il maggior sostegno possibile alla colonna vertebrale e avere la scocca posizionata alla giusta altezza. Una struttura solida e sicura garantisce un movimento armonioso, ampio e regolare, ma soprattutto evita pericolosi ribaltamenti. La dimensione e la forma di una sedia a dondolo dipende dallo spazio disponibile, i colori e i materiali variano in base all’ambiente in cui deve essere collocata, anche outdoor. Sorprendente, scultorea e magnifica mt3 di Driade, designer Ron Arad, realizzata in polimero plastico bicolore. Resistente e confortevole, si addice anche agli spazi aperti. In commercio si trovano sedie design per bambini come Julian di Magis, progettista Javier Mariscal. È in polietilene stampato in rotational moulding. Può essere collocata e utilizzata anche all’esterno.