Redazione - 12 febbraio 202112 febbraio 2021
Una guida completa e precisa di ogni dettaglio che riguarda il lavello da cucina per poter scegliere con assoluta libertà e conoscenza
Redazione - 12 febbraio 202112 febbraio 2021
Durante le fasi di acquisto di una nuova cucina o sistemazione di una esistente, la scelta più importante è dedicata a quale lavello inserire. Ad oggi, esistono svariate sfumature sia in termini di estetica sia di funzionalità ed igiene, nate per avere un altissimo grado di personalizzazione da parte del cliente. Un primo passaggio è legato alla selezione del materiale: ogni elemento possiede caratteristiche proprie che determinano le qualità stesse del lavello. Di seguito i principali materiali in commercio:
Una volta valutato il materiale migliore, si procede con la scelta della forma più adatta in base alle esigenze e alla grandezza della cucina stessa. Sul mercato sono presenti tante tipologie personalizzabili e differibili su varie caratteristiche. Iniziamo con le principali forme possibili:
All’interno dello spazio cucina, la decisione di dove inserire il lavello richiede un pensiero progettuale strategico a monte. In generale è sempre meglio prediligere una posizione comoda sia per lavorare, grazie ad un piano d’appoggia di fianco libero, sia per ricevere luce da una fonte naturale, ad esempio vicino una finestra.
Quando si tratta di una cucina ex novo, è possibile valutare con maggior libertà dove posizionare gli attacchi idrici ed elettrici e di conseguenza il lavello. Generalmente la profondità occupata è di 60 cm, pari alla larghezza del piano lavoro, mentre la lunghezza varia a seconda del numero di vasche scelte e alla presenza o meno del gocciolatoio. Se lo spazio lo consente, è possibile creare la zona dedicata al lavaggio su un’isola centrale, optando per vasche più grandi e avendo anche più spazio per lavorare; questo però comporterà lo spostamento delle tubature verso il centro della stanza.
In ogni caso la posizione scelta deve essere facilmente raggiungibile dal frigorifero e dai fornelli, in modo tale da rispettare il principio di ergonomia del cosiddetto “triangolo”, ovvero i tre elementi principali della cucina devono essere equidistanti tra di loro e le varie aree funzionali sono ben definite. La posizione migliore è sempre da definirsi in relazione alla metratura della cucina e del mobilio con cui si comporrà l’arredo, privilegiando soluzioni lineari e funzionali.
Nella definizione del lavello migliore, l’ultimo punto riguarda il miscelatore (o rubinetto) più adatto da inserire. In commercio, questo accessorio spesso è venduto in combinazione al lavello essendo prodotti nello stesso stile e materiale, in aggiunta anche ad altri elementi come gocciolatoi, scolapiatti e taglieri scorrevoli. Anche in questo caso ne esistono differenti tipologie variabili come: