Le tendenze outdoor 2018 fanno rima con semplicità, eleganza e comodità. I colori vitaminici che hanno tenuto banco nel 2017 lasciano il posto a tonalità neutre o comunque molto più discrete: il bianco, il panna, il beige, il color corda sono affiancati dal grigio, dal marrone, dal colore naturale del legno. Il rischio di monotonia è scansato dagli equilibri perfetti e da “spruzzate” di nuance più vivaci che trovano concretizzazione nei complementi di arredo e negli accessori quali cuscini, lampade, pouf. Che si tratti di un giardino, di un terrazzo o di una piscina, l’esigenza è sempre la stessa: rilassarsi, stare in compagnia o godersi un po’ di rigenerante solitudine. L’armonia è, di conseguenza, l’obiettivo principale. Insieme al comfort. In foto il divano Piper 3 posti e poltrona con struttura in alluminio color smoke e schienale basso in batyline color grey. A completamento della composizione: tavolino Piper con struttura in alluminio color smoke e top triangolare in pietra farsena; tavolino Sunglass con struttura smoke e top in cristallo a righe e ripiano sottostante in pietra farsena; pouf Double rivestito in tessuti; a terra tappeto da esterno della collezione Atlas. La collezione Piper, disegnata da Rodolfo Dordoni, nasce dall’intento di creare e introdurre a catalogo un altro sistema completo, composto da divani modulari, tavolini e un lettino relax. Piper sancisce, con una linea completa ed intrigante, l’utilizzo di un nuovo materiale interpretato nello spirito Roda: l’alluminio verniciato.
Per arredare il giardino nel modo giusto occorre partire dagli elementi oggettivamente indispensabili: i tavoli e le sedie. Se lo spazio fruibile lo consente, si consiglia di aggiungere sedute che incrementino il livello di comfort e favoriscano la convivialità: divanetti a due o tre posti, poltroncine, tavolini bassi. Sdraio e lettini non sono necessari, ma di certo consentono di vivere ancora meglio l’ambiente esterno; la scelta in commercio è vasta, il consiglio è quello di orientarsi verso prodotti di qualità e realizzati con materiali in grado di fronteggiare gli agenti atmosferici e dunque resistere bene alle intemperie. Molto importante è la creazione di zone d’ombra. I grandi ombrelloni sono sicuramente intramontabili, ma sempre più spesso si preferiscono le vele e i gazebo removibili, grazie ai quali creare piccole oasi casalinghe. Chi ha figli piccoli, se può, acquisti un’altalena; è un ottimo strumento per divertirsi e dà un tocco di romanticismo retrò. In foto il lettino da sole Tahiti di Scab Design: molto funzionale, ha una forma essenziale e linee morbide che coniugano modernità e tradizione, confermandolo come un classico senza tempo. Il telaio è in resistente materiale termoplastico e ne garantisce la durata, lo schienale regolabile e il telo facilmente ricambiabile ne assicurano invece l’estrema praticità e comodità. Il telo traspirante è disponibile in diverse varianti cromatiche. Tahiti è impilabile e facile da spostare grazie alle ruote integrate.
Gli spazi esterni annessi all’indoor sono sempre più curati e aumentano il valore della casa stessa, in termini economici ma anche per quanto riguarda la funzionalità e comodità. Nella scelta dei mobili da giardino, il primo fattore da valutare coincide con il tipo di materiale utilizzato. Le fibre naturali come il rattan e i legni tropicali come il teak sono sempre un’ottima scelta; da qualche tempo, però, si stanno facendo strada materiali nuovi, tecnologicamente avanzati, che a volte imitano l’aspetto di quelli naturali e sempre offrono caratteristiche di resistenza inimitabili. Stiamo parlando, per esempio, di tessuti tecnici, materie plastiche, metalli e materiali compositi. I tessuti tecnici, prima utilizzati solo per le tende da sole e per i rivestimenti di cuscini e divani, adesso si usano pure per realizzare sedute o sedie a sdraio, a loro volta sostenute da strutture spesso in alluminio. Si tratta di compositi a base di poliestere, con trama regolare; garantiscono la ventilazione, quindi si asciugano rapidamente dopo la pioggia, hanno un’elevata solidità meccanica e non assorbono l’umidità. Le materie plastiche resistono bene alle intemperie e soprattutto si puliscono con facilità. Le più apprezzate per l’arredo outdoor sono il polietilene, il polietilene rotazionale e il polipropilene. I metalli si adattano a qualsiasi stile, tra i più utilizzati citiamo la lega di ferro e carbonio, che garantisce resistenza alla corrosione e ai graffi; l’alluminio, trattato con processi che bloccano l’ossidazione; la lamiera verniciata, che permette una grande versatilità nel creare forme tridimensionali; il rame, antiruggine e resistente agli agenti atmosferici, che cambia però colore nel tempo. I materiali compositi sono ottenuti da una mescolanza di materiali plastici e materiali naturali, il più noto è il Cristalplant, a base di resine e minerali naturali, atossico, riciclabile al 100 per cento, ipoallergenico, resistente al fuoco e ai raggi UV. In foto Vetta di Emu, seduta relax caratterizzata dal profilo del tubo in acciaio che gira su se stesso come fosse una cima; una fune vera e propria, all’altra estremità, ne permette la chiusura, mentre l’asola con ridancia consente due diverse posizioni dello schienale. Alla struttura è abbinato tessuto bicromatico da esterni batyline Ferrari e un pratico cuscino poggia testa in tinta. Design Chiaramonte/Marin.
I tavoli sono necessari nei giardini e in tutti gli altri spazi outdoor. Per orientarsi nella scelta e dinanzi alla vastissima offerta sul mercato, prima di tutto occorre focalizzarsi sull’uso che se ne farà e sul numero medio di persone che lo utilizzeranno. Se si è soliti organizzare pranzi e cene all’aperto, allora si consiglia di acquistare come minimo un tavolo da 6; se invece la superficie di appoggio viene sfruttata esclusivamente per consumare qualche spuntino, posare oggetti, tazze e tazzine, allora va bene un tavolo da 4, se non addirittura da 2. I modelli rettangolari sono molto adatti ad aree piuttosto ampie, mentre quelli rotondi risultano indicati per i giardini più piccoli. E se necessitate di soluzioni salvaspazio, puntate su un tavolo pieghevole: il massimo dell’efficienza. In foto il tavolo e le sedie della collezione outdoor Agave di Ethimo, frutto della collaborazione tra il noto brand e Mattia Albicini e lanciata nel 2018. Sia nel nome che nelle linee questi prodotti si ispirano alle forme sinuose delle foglie dell’omonima pianta. Agave va oltre il suo ‘luogo naturale’, quello per il quale è stata pensata. Nata infatti per essere collocata en plein air, la collezione esalta con stile e raffinatezza anche l’ambiente living. Arredi da esterno possono così essere accolti all’interno creando ambienti dal look sofisticato e inaspettato. La materia è l’indiscussa protagonista del progetto: il teak massello, lavorato da Ethimo con un’eccezionale manualità e cura artigianale, insieme alle tecnologie più innovative, viene ‘trasformato’ per dare vita ad arredi che ricreano i movimenti morbidi, i profili sottili e la superficie setosa dell’agave. La lavorazione quasi ‘sartoriale’ del legno raggiunge la sua massima espressione nella poltrona lounge e nella seduta dining, dove l’effetto di continuità tra le superfici della seduta e dello schienale crea un andamento così sinuoso da far sembrare la scocca ricavata dal materiale stesso.
Mettersi comodi, sentirsi accolti, qualche volta anche sprofondare un po’; chiudere gli occhi e lasciarsi baciare dal sole, oppure dedicarsi alla lettura o concedersi una piacevole chiacchierata con persone altrettanto piacevoli: il salotto all’aria aperta regala sensazioni e possibilità impagabili. I brand di qualità propongono prodotti esteticamente gradevoli ed ergonomici, che dunque favoriscono una postura corretta e garantiscono un costante senso di comfort. I cuscini spesso alti, diventano protagonisti, mentre le strutture vengono realizzate all’insegna dell’essenzialità e del minimalismo. In foto il nuovo salotto modulare Manhattan di Unopiù disegnato da Alessandro Andreucci e Christian Hoisl, fra le principali novità del 2018. L’elemento caratterizzante è l’intreccio delle cime in due diversi formati con le quali sono stati realizzati gli schienali, con sfumature cromatiche che vanno dal verde al beige; il concept progettuale racchiude in sé leggerezza estetica, funzionalità ed ergonomia delle sedute. I rivestimenti, proposti di colore verde muschio, sono disponibili nell’ampia gamma di colori e finiture della Colour Collection. La componibilità delle sedute consente di vivere il salotto in modo dinamico e disinvolto, unendo o separando i singoli elementi per ottenere risultati estetici sempre sorprendenti. “Abbiamo puntato – spiegano Andreucci e Hoisl - sull’intreccio delle cime in due diversi formati per conferire al progetto trasparenza e per limitarne l'impatto visivo garantendo al contempo funzionalità ed ergonomia alle sedute”.
Fino a qualche tempo fa l’area circostante la piscina veniva arredata semplicemente con sdraio pieghevoli, qualche ombrellone e al limite un tavolino. Poi hanno fatto la loro comparsa lettini di ogni tipo, anche molto eleganti e sofisticati, e sedute caratterizzate da grande originalità. Le possibilità relative ai mobili da esterno per piscina, oggi, sono molto ampie. E se è vero che si trovano prodotti anche assai economici, è anche vero che il rischio che si rovinino nel giro di poco tempo, a causa dell’umidità, dell’acqua e dell’azione del cloro, è ampio. Molto meglio, quindi, fare un investimento più importante ma più sicuro in tal senso. In foto Apsara di Giorgetti, seduta componibile per l’outdoor con velo ombreggiante, design Ludovica + Roberto Palomba. Il velo ha una struttura in pelle intrecciata o in metallo verniciato color carruba. Questo nuovo dettaglio si inserisce con naturalezza nel progetto e ne integra le funzionalità. Versatile e personalizzabile, Apsara si definisce in una piattaforma proposta in due profondità, una più classica e una extra large, realizzata in alluminio carruba alternato a doghe in legno di afrormosia: su questa base prende vita il comfort dei cuscini schienale con imbottitura waterproof che, abbinati a quelli della seduta, diventano elementi strutturali, ma allo stesso tempo spostabili o removibili per consentire la massima personalizzazione. I tavolini rotondi, quadrati e rettangolari creano un gioco dinamico di piani sfalsati.