Come progettare un camino

- 12 novembre 2014

Camino o stufa? guida alla scelta

Progettare un camino significa non solo pensare a quali materiali e forma scegliere, o a dove meglio posizionarlo in casa, ma anche informarsi sulle norme e le indicazioni tecniche necessarie all’installazione del camino e solitamente indicate dalle aziende produttrici. Eccovi dunque alcuni spunti e indicazioni da seguire: ce li suggerisce MCZ, azienda esperta elle produzione e installazione di camini e stufe. Ricordate che è necessario che sia un tecnico specializzato e qualificato a verificare le condizioni per l’installazione di un camino, il suo funzionamento e la manutenzione. Per scegliere il prodotto più adeguato alle vostre esigenze dovrete innanzitutto chiedervi per quali motivi lo utilizzerete: - Per arredare e scaldare una sola stanza? Potrete scegliere un termocamino che riscalda per irraggiamento e ventilazione naturale. - Per riscaldare più ambienti e risparmiare sulle bollette? Orientate la vostra scelta verso un prodotto che trasporti l’aria calda negli ambienti tramite un sistema di canalizzazioni a parete. Per realizzarlo va calcolata quale lunghezza deve avere e dove vanno posizionate le bocchette di aerazione. - Per integrarlo con l’impianto idraulico e riscaldare oltre ad avere acqua calda sanitaria? In tal caso la vostra scelta potrà ricadere su un apparecchio che si integri col sistema già esistente di riscaldamento e consenta la produzione di acqua calda ad uso termosanitario. - Per recuperare un vecchio focolare senza fa interventi murari? Va acquistato un termocamino ad inserto, facilmente collegabile alla canna fumaria già presente. - Per riscaldare tutti i giorni e poter programmare accensione e spegnimento dell’apparecchio? L’ideale è un camino a pellet, che non sporca, consente la programmazione, è di facile installazione. - Per riscaldare tutti i giorni senza fare interventi murari: per evitare problemi tecnici si può ricorrere a una stufa a legna, valida alternativa al camino anche dal punto di vista estetico e del design. - Per riscaldare ogni giorno risparmiando sulla bolletta ed evitando opere murarie potendo programmare l’apparecchio? In tal caso scegliete una stufa a pellet che, una volta caricata, funziona in autonomia offrendo la possibilità di programmare secondo le esigenze personali grado di calore e sua diffusione negli ambienti. - Per riscaldare una casa passiva o un ambiente isolato? E’ bene ricorrere a un prodotto ermetico che non abbisogna di griglia di aerazione. - Per riscaldare con un camino non ingombrante, facilmente gestibile e con possibilità di scarico fumi a parete? Andrà benissimo un camino a gas, che non necessita di una canna fumaria sul tetto ed è gestibile con estrema praticità (si accende con un bottone, non necessita di particolare pulizia né di scorte di combustibile). In foto: Camino a legna bifacciale Gaudì di MCZ

Come predisporre l’ambiente per l’installazione

Per progettare un camino e scegliere il prodotto più adatto all’ambiente in cui andremo a posizionarlo occorre valutare alcune variabili: - dimensione della stanza da scaldare - isolamento dell’ambiente - numero e tipo di locali - fabbisogno calorico medio - posizione della canna fumaria I prodotti vanno scelti in modo che risultino proporzionati rispetto agli ambienti che andranno a riscaldare. Per avere la garanzia di una corretta ossigenazione, il locale in cui inseriremo l’apparecchio deve avere comunque un volume minimo di 30 m3. Tra le operazioni necessarie a predisporre l’ambiente all’installazione va prevista una presa d’aria che comunichi con l’esterno o con un locale più ventilato. Tra le operazioni necessarie per poi installare il camino, occorre collegare correttamente l’impianto fumario: collegare il canale di raccordo fumi; realizzare la canna fumaria o recuperarne una preesistente verificando che sia adeguata al nuovo impianto: realizzare il comignolo (se ne consiglia uno industriale perché più resistente agli agenti atmosferici). In foto: caminetto a legna canalizzabile di MCZ

Posizionare il camino e realizzare il rivestimento

In base al progetto realizzato e alle esigenze, decideremo insieme all’installatore se posizionare il camino a parete, ad angolo, a isola o a penisola a centro stanza o se usarlo come elemento divisorio dello spazio (camini bifacciali o trifacciali). Occorre osservare la giusta distanza fra il camino e le pareti circostanti. Una volta collocato il camino, ne va realizzato il rivestimento per cui vanno usati materiali resistenti alle alte temperature. Il materiale migliore è il cartongesso ignifugo e di spessore 1,5/2 cm, supportato da un telaio in profilo zincato. In foto: camino a legna ad angolo canalizzabile Guttuso di MCZ

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