I nostri consigli per usare il climatizzatore senza sprecare energia

- 08 agosto 2020

Attenzione alla classe energetica al momento dell’acquisto

Il climatizzatore consuma molto? Questo è un luogo comune. Intendiamoci: ha il suo peso sulla bolletta e non potrebbe essere altrimenti. Ma se si fanno le scelte giuste e lo si utilizza nel modo corretto, questo stesso peso si riduce in modo significativo.

Già il momento dell’acquisto è determinante, nel senso che non bisogna sottovalutare la classe energetica. Anzi, è necessario darle estrema importanza. Il consiglio è quello di considerare gli apparecchi in classe A e superiori, ovvero A+, A++ e A+++.

La spesa iniziale sarà piuttosto elevata, è vero, ma nel giro di poco tempo verrà ampiamente ammortizzata e da un certo punto in poi prevarrà un significativo risparmio. Si consideri, solo per fare un esempio, che un condizionatore in classe A+++ consuma il 40 per cento in meno rispetto a un apparecchio in classe B.

Suggeriamo inoltre di puntare sui climatizzatori dotati di tecnologia inverter, altrimenti detta “modulante”: in sintesi, consumano meno dei tradizionali modelli on/off in quanto, raggiunte le condizioni ottimali, entrano in modalità risparmio energetico e lavorano esclusivamente per mantenere le suddette. Non c’è, in altre parole, la continua alternanza di accensione e spegnimento riconducibile alle tecnologie meno evolute.

Il controllo dei filtri e la corretta manutenzione

Eseguire una puntuale e corretta manutenzione del climatizzatore significa mantenerlo al massimo livello di efficienza e quindi impedire che, col tempo, consumi di più. I filtri sono, a tal proposito, determinanti. Bisogna controllarli ciclicamente, assicurandosi che non sia danneggiati, e pulirli per evitare che diventino ricettacolo di polvere e batteri.

Durante l’estate, ovvero il periodo di maggior utilizzo del climatizzatore, la pulizia dei filtri andrebbe fatta almeno una volta al mese. Si tratta di un’operazione estremamente semplice, per eseguirla non c’è bisogno di rivolgersi a un professionista.

Una volta individuato l’alloggiamento, si prelevano con delicatezza: nel manuale delle istruzioni si trovano tutte le indicazioni necessarie. Quindi si lavano accuratamente, servendosi solo di acqua e sapone neutro, e si risciacquano con la massima cura. Prima di rimetterli al loro posto, devono essere asciugati perfettamente. Un phon per i capelli può essere utile.

L'importanza di una corretta installazione

Se il condizionatore non viene installato correttamente, alto è il rischio che si deteriori prematuramente e che ne risentano sia la resa che l’economia di gestione. Ciò vale soprattutto, com’è comprensibile, per l’unità esterna.

Tanto per cominciare, ai lati del climatizzatore deve restare libero uno spazio pari ad almeno 15 cm: è importante soprattutto in riferimento alla parte in cui si trova la ventola. Inoltre è fondamentale che l’apparecchio risulti protetto dall’azione delle intemperie e più in generale degli agenti atmosferici per mezzo di pensiline, elementi a sbalzo e coperture di vario tipo (tetti compresi).

Deve anche essere facilmente raggiungibile per effettuare la manutenzione o risolvere facilmente eventuali malfunzionamenti.

Per quanto riguarda le tubazioni di alimentazione e di scarico della condensa, doveroso è accertarsi che siano isolate a norma di legge e presentino le dimensioni indicate nel libretto di installazione. Il tubo di scarico della condensa deve essere corrugato a spirale e protetto nel tratto che passa nella muratura, per evitare che un’eventuale perdita provochi infiltrazioni.

Il corretto utilizzo del condizionatore

Ci sono alcune buone abitudini che consentono di ridurre i consumi del climatizzatore. Vediamole insieme:

  • La temperatura giusta: non deve essere troppo bassa, è inutile e fa pure male alla salute. La differenza fra l’ambiente esterno e gli interni non deve risultare superiore ai 6-7 °C. La temperatura ideale è compresa fra i 20 e i 25 °C.
  • L’apparecchio deve “respirare”: non bisogna coprirlo con tende, piante e altri oggetti.
  • Evitare dispersioni: quando il climatizzatore è acceso, le finestre devono essere chiuse.
  • Funzione Deumidificatore: va usata, perché permette di abbassare il livello di umidità delle stanze e al contempo risparmiare energia elettrica. Pensate che grazie a questa funzione la temperatura scende di 3 °C, quindi non si rinuncia al refrigerio. Anzi.
  • Non è necessario tenere in funzione l’apparecchio tutto il giorno: molti condizionatori consentono la programmazione. Inoltre, in determinati momenti della giornata, ovvero durante le ore meno calde, è più che sufficiente far circolare l’aria lasciando porte e finestre aperte.
  • La collocazione: questi apparecchi devono essere messi più in alto possibile, perché l’aria fredda tende a scendere e dall’alto si diffonde meglio e in modo più uniforme.


Durante la notte sarebbe consigliabile fare a meno dell’aria condizionata. Se proprio non ci riuscite, utilizzare la funzione Notte.