Complementi di arredo protagonisti del living

- 11 agosto 2017

I dettagli della sartorialità

La cifra progettuale che disegna lo stile firmato Lema si declina in ciascun pezzo di arredo proposto dall’azienda, che per le nostre case confeziona un abito sartoriale fatto di dettagli ricercati e materiali preziosi, votato al massimo comfort emotivo. Dai sistemi giorno agli armadi su misura e cabine armadio, dagli imbottiti ai complementi di arredo, Lema propone un’articolata collezione, sempre coerente con una precisa idea abitativa, che mette in risalto l’eccellenza dell’esecuzione e dei materiali impiegati.

I tavoli per il dining

Nel dining il tavolo e le sedie sono i protagonisti dell’ambiente, che connotano con il loro design e i loro materiali. Ogni arredo dialoga con l’insieme in uno scambio di usi e funzioni garantendo a chi ne fruisce comfort e valore estetico. L’utilizzo del tavolo da pranzo ad esempio si è evoluto negli anni: i confini di tempi e luoghi destinati al lavoro si sono fatti fluidi; computer, tablet e tecnologie oggi scandiscono le attività quotidiane anche entro le mura domestiche. In soggiorno dunque, la sera o nel weekend, accade che ci sediamo al tavolo non solo al momento dei pasti.

In foto: Progetto di Francesco Rota per Lema, il tavolo 3Pod mutua il nome dalla propria base, che rilegge il classico tripode. Un segno continuo in acciaio, su cui è appoggiato il piano sottile e disponibile rotondo o rettangolare in vetro, oppure rettangolare e a goccia nella versione laccata opaca. Presenza rigorosa e ieratica per il tavolo Filo, di David Lopez Quincoces. Il profilo è disegnato dalla struttura in lamiera: le gambe sottili sono saldate alla cornice dello stesso materiale che contiene il piano in cemento. Allure vintage per il tavolo tondo Graceland di Christophe Pillet, che ben si inserisce in diversi stili abitativi, così come in ambienti contract. La struttura è in metallo verniciato bronzo e sostiene un leggero piano in laccato opaco.

Le sedie da abbinare al tavolo

Perché il tavolo sia parte integrante dell’arredo nella zona giorno e ne divenga elemento dominante, particolare cura va dedicata all’abbinamento delle sedie creando accostamenti particolari. Oggi abbiamo a disposizione davvero un’ampia gamma di modelli tra cui scegliere in base alla forma, alle dimensioni e ai materiali.

Eccovi tre proposte di sedute firmate Lema per il tavolo in soggiorno: La morbida e accogliente Lucy disegnata da Roberto Lazzeroni, leggermente imbottita e rivestita in pelle con cuciture ribattute. La struttura in legno massello, disponibile in rovere tabacco e rovere carbone, esalta colori e materiali della seduta. Una seduta versatile, Toa di Officinadesign Lema è facilmente inseribile nei contesti contemporanei. La leggera struttura realizzata in metallo si allunga in quattro gambe coniche a sezione quadrata, su cui appoggiano seduta e schienale in materiale plastico. Daiku di Piergiorgio Cazzaniga è una sedia in massello dalla linea rigorosa e pulita, dal carattere forte e dal comfort spiccato. La forma leggermente concava della seduta incontra lo schienale inclinato per una maggiore comodità. Le gambe sono congiunte da due traversi che, oltre la funzione, diventano dettaglio caratterizzante.

I mobili contenitori per il soggiorno

Nel living si mettono in mostra, accanto al tavolo da pranzo, le madie, utili mobili contenitori che arredano l’ambiente grazie a materiali pregiati e finiture ricercate. Arredi dalla lunga tradizione ma sempre attuali, oggi riproposti in forme geometriche e stile minimal, con strutture leggere che aiutano ad esaltarne i materiali e i giochi cromatici dei rivestimenti.

In foto: Profilo lineare e volume rigoroso per la madia Long Island disegnata da Christophe Pillet , che accosta differenti spessori e materiali: rovere termotrattato per la struttura, in cui sono alloggiati cassetti e ante con profili rifiniti in metallo satinato. Il marmo del top infine, aggiunge al mobile contenitore una nota di lusso raffinato. Linearità e pulizia formale anche per il mobile contenitore Marble Arch di Matteo Nunziati, con struttura realizzata in rovere termotrattato, così come gli eleganti e discreti piedini a lama. La funzione del contenere è affidata al vano a giorno posizionato nella parte superiore e ai sottostanti moduli chiusi da ante a ribalta e cassetti. Il calore del legno è abbinato al cemento del piano, che gira sugli angoli a formare un arco. Ispirazione Anni Settanta per la madia Picture di Cairoli & Donzelli, che abbina il rovere termotrattato della struttura e della facciata al metallo bronzato della base. La particolare lavorazione della parte frontale ben interpreta la filosofia progettuale di Lema tra industria e manifattura artigianale.

Tavolini, arredi passepartout

I tavolini sono complementi passepartout e superfici di appoggio utili, da accostare a divani e poltrone, non solo in soggiorno, ma anche nello studio o nella zona notte. Lema ne propone una collezione fatta di pezzi raffinati, pensati per completare con semplice ma significativa eleganza ogni ambiente.

Forme lineari per il tavolino Cruise di Officinadesign Lema, a cui fanno da contraltare i materiali pregiati e le lavorazioni ricercate. Sulle basi si appoggiano i piani che sostengono lastre di vetro che comunicano leggerezza. La molatura che contraddistingue il bordo di ciascun piano crea un profilo sottilissimo, frutto di un processo altamente tecnologico ma dal sapore artigianale. Nel tavolino Mansion di Christophe Pillet una base esile in metallo bronzato sorregge una vasca in materiale rigido altamente tecnologico che assolve al contenimento oltre che al classico appoggio. Alla superficie della vasca è sovrapposta quella in rovere termotrattato che la attraversa, in una sovrapposizione di superfici e materiali. Complementi versatili i tavolini Oydo, leggeri ed essenziali nel design e proposti in due versioni: con piano tondo oppure rettangolare, per personalizzare al meglio gli ambienti in cui vengono inseriti, grazie anche alle molte finiture disponibili.