- 03 giugno 2016

Condizionatori ad acqua

Torna la stagione calda, torna il tempo del condizionatore. Chi ancora non possiede questo prezioso elettrodomestico, con ogni probabilità sta valutando di acquistarne uno. Il che significa misurarsi con la differenza fra il condizionatore ad aria e il condizionatore ad acqua. La prima tipologia è senza dubbio la più diffusa, anche perché la seconda non è ancora molto conosciuta. Vediamo, dunque, di colmare tale gap. Partiamo dal presupposto che tutti i climatizzatori, sia quelli fissi che portatili, generano freddo (o caldo in inverno) grazie a uno specifico gas che funziona come fluido termovettore. Proprio questo gas viene raffreddato tramite l’aria oppure tramite l’acqua. I condizionatori ad acqua vengono anche chiamati ventilconvettori e si basano sulla circolazione dell’acqua e sulla diffusione forzata dell’aria calda o fredda. Garantiscono un’elevata prestazione termica e un buon ricircolo. Spieghiamo ancora meglio. L’aria calda, passando attraverso una zona in cui è presente dell’acqua, cede naturalmente il suo calore; ciò avviene grazie a una ventola che incanala l’aria stessa. Un simile meccanismo consente di ridurre i consumi rispetto agli altri sistemi di climatizzazione ed è questo il maggiore punto di forza. In foto Xfetto di Argo, disponibile anche nella versione condensato ad acqua: si consuma un solo metro cubo di acqua al giorno.

Climatizzatori ad acqua

Il condizionatore ad acqua non necessariamente deve avere un’unità esterna. Utilizza l’acqua anziché l’aria per raffreddare il condensatore e quindi non c’è bisogno di forare il muro. Rappresentano, di conseguenza, una valida soluzione nelle zone caratterizzate da regolamentazioni rigide in tema di interventi strutturali in facciate (i centri storici) e in cui di contro non ci siano limitazioni limitazioni nell’uso di acqua. Un altro vantaggio ancora? La macchina può essere installate su ogni tipo di parete, anche non perimetrale. Abbiamo già detto, inoltre, dei bassi consumi elettrici cui si aggiunge una notevole efficienza energetica. Per quanto riguarda invece i difetti, il più grande è senza dubbio la rumorosità; bisogna tuttavia dire che i modelli più recenti appaiono decisamente migliori, sotto questo punto di vista, rispetto a quelli di qualche anno fa. Facciamo inoltre presente che, per la loro stessa struttura, i condizionatori ad acqua sono stati installati principalmente nei luoghi di lavoro. Però anche in tal senso le cose stanno cambiando e sempre più spesso vengono scelti per le abitazioni private. In foto uno fra i più noti: Pinguino Pac WE125. Portatile, si basa sulla tecnologia Acqua/Aria e impiega il refrigerante naturale R290, a impatto zero sulla fascia di ozono e con un coefficiente "effetto serra" di 600 volte inferiore ai gas ecologici artificiali.

Condizionatore acqua

Nei cosiddetti condizionatori “idronici” lo scambio termico avviene grazie all’acqua che circola nel sistema al posto del gas refrigerante (come negli impianti tradizionali). L’aria viene distribuita nell’ambiente per mezzo di unità esterne chiamate anche fan coil o terminali idronici e che possono essere a soffitto, a parete o pavimento. Non solo l’unità che produce il freddo: questi modelli possono essere collegati d’inverno anche alla caldaia per riscaldare. Per quanto riguarda il condizionatore raffreddato ad acqua, invece, nel circuito circola il gas refrigerante come negli split tradizionali. Il motore dell’unità motocondensante, posta all’interno anziché all’esterno e viene però raffreddato con acqua di rete che finisce poi nello scarico. Doveroso sottolineare, a questo punto, che l’acqua è in grado di trasportare maggiore energia dell'aria; ciò significa che il sistema di climatizzazione può anche risultare più efficiente. Di certo calano i costi di installazione e di esercizio. E l'acqua rappresenta un'alternativa ottima pure dal punto di vista ambientale. In foto Pacific, la trave fredda integrata di Swegon, costituita da un modulo di potenza e da un modulo di design. Il modulo di design può essere facilmente ripiegato. Per avere uno spazio di ispezione sufficiente per poter ispezionare gli attacchi acqua e le eventuali serrande, è possibile richiedere un modulo di design più lungo.

Condizionatori ad acqua vantaggi

Sono diversi i vantaggi offerti dal condizionatore ad acqua. Il primo coincide con la possibilità di ridurre il consumo energetico, il secondo con la possibilità di installarli su ogni tipo di parete. Sono inoltre elettrodomestici molto efficienti e durano a lungo. La maggior parte dei modelli più essere utilizzata anche in inverno, ovvero è in grado anche di generare calore. In questo tipo di condizionatore l’aria circola in modo uniforme e con continuità, con un mantenimento ottimale del tasso di umidità: il processo di raffreddamento, pertanto, si concretizza in tempi rapidi. Il condizionatore ad acqua è l’ideale soprattutto nei casi in cui le caratteristiche dell’edificio non permettano l’installazione di un climatizzatore ad aria, ovvero provvisto di unità esterna. Sì, perché proprio l’assenza di tale unità è un altro pregio di questi elettrodomestici. Non occorre alcun intervento ed è sufficiente connetterli alla rete idrica. In foto ACW + ACW-H di Parkair, sistema Monosplit in Pompa di Calore ad espansione diretta. Tutte le motocondensanti Parkair sono dotate di valvola modulante per la limitazione dei consumi d’acqua e la regolazione automatica della pressione di condensazione.

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