Redazione - 15 aprile 201915 aprile 2019
Gli interventi di manutenzione straordinaria del condominio riguardano gli spazi in comune. Hanno detrazioni fiscali fino al 50% della spesa sostenuta
Redazione - 15 aprile 201915 aprile 2019
Per avere un condominio sempre in piena efficienza ci sono da effettuare lavori di:
Talvolta però il margine tra lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria rischia di essere molto sottile, e sta nella capacità dell’amministratore riuscire a dirimere la questione. Ad esempio: sostituire l’infisso della porta della cantina con uno stesso modello è manutenzione ordinaria. Sostituire la porta con una versione più moderna (per non stare sempre ad aggiustare il serramento) è manutenzione straordinaria.
Quali sono le opere di manutenzione straordinaria? Nell’elenco sono da ricordare tra le altre:
Anche all’interno di una singola abitazione ci possono essere interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, cercando di capire bene quali sono gli uni o gli altri e se sono necessari permessi specifici da richiedere al comune di appartenenza, in base alla normativa stabilita dal Testo Unico per l’Edilizia.
La tinteggiatura delle pareti, la sostituzione di infissi o sanitari, la riparazione di impianti idraulici/idrici/elettrici e/o il loro rimpiazzo con versioni nuove fanno parte della manutenzione ordinaria.
Modificare parti funzionali e strutturali dell’abitazione, tipo ricavare due appartamenti da uno solo, buttare giù pareti o costruire tramezzi e altre opere di ristrutturazione, consolidamento e rinnovo rientrano nella manutenzione straordinaria. In questo caso bisogna presentare all’ufficio preposto del proprio comune la Cila, comunicazione di inizio lavori assertata, oppure, in caso gli interventi portino a cambiamenti dei volumi, la Scia, segnalazione certificata di inizio attività (che va presentata da un tecnico abilitato, geometra o ingegnere).
Per gli interventi di manutenzione straordinaria nelle parti in comune di un condominio ci sono detrazioni fiscali, fino al 50% della spesa sostenuta. Spettano a ciascun condomino secondo la percentuale della propria quota millesimale di proprietà.
Tra i lavori, ci sono tutte quelle opere che rinnovano e/o sostituiscono parti strutturali dell’edificio. Da tenere presenti anche interventi come:
Il tetto massimo di spesa cui può essere applicata la detrazione è di 96mila euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono il condominio.
Per quanto riguarda le detrazioni per lavori legati all’acquisizione dell’efficienza energetica dell’edificio, fino al 65%, si possono ottenere, a livello di condominio, solo se riguardano le parti in comune.