Tutto quello che c’è da sapere sul forno pirolitico

- 02 febbraio 2024

Cos'è la pirolisi

La pulizia del forno si rivela una delle incombenze più faticose, secondo recenti indagini, molti italiani affermano di non ottenere manualmente i risultati desiderati. 

Il processo di pirolisi, nel forno pirolitico, avviene attraverso un repentino aumento di calore, che favorisce la decomposizione termochimica dei materiali organici presenti.

Prima di attivare la funzione di pirolisi, è importante verificare che non vi siano fogli di carta alluminio al suo interno, così come piatti o piastre appoggiate sul fondo.

Queste precauzioni sono necessarie per evitare danni e garantire un corretto processo di ventilazione, assicurando così l'efficacia desiderata.

AEG propone il forno a vapore Serie 7000 steamcrisp con pulizia pirolitica, con capacità di 72 litri, display LED e temperatura massima 300 °C. Classe energetica A++.

Ecco come funziona il forno pirolitico

Il forno pirolitico offre un comodo programma di autopulizia, durante il quale, la temperatura interna raggiunge i 300-400 gradi, incenerendo i residui di grasso e sporco presenti.

Quando si conclude il ciclo, l’elettrodomestico emette un segnale acustico per avvisarti, a questo punto puoi aprire il forno e rimuovere tutti i residui depositati sul fondo con un panno.

I modelli più avanzati sono dotati di una vaschetta rimovibile dove va a depositarsi la cenere, inoltre è anche presente un efficace sistema di ventilazione che, una volta spento, fa diminuire rapidamente i gradi centigradi interni.

Un opportuno sistema di blocco dello sportello evita il surriscaldamento della parte esterna, mettendo al sicuro persone, mobili e oggetti.

Offrono fino a 3 livelli di pirolisi con tempi che variano da 1 a 3 ore, il primo livello è ottimale per eliminare gli odori sgradevoli, mentre il secondo e il terzo rimuovono lo sporco ostinato. La scelta del livello dipende dal grado di sporco presente nel forno. 

I pannelli pirolitici non si deteriorano nel tempo né con l'uso, garantendo una lunga durata e prestazioni costanti.

H 2465 Bp Active, di Miele, è un forno con design moderno con connessione in rete e pirolisi, in classe energetica A+.

I pro e i contro del forno pirolitico

Il forno pirolitico offre vantaggi considerevoli:

  • Grazie alla sua alta tecnologia, non è necessario fare alcuno sforzo per la pulizia delle sue pareti, poiché le alte temperature rimuovono le incrostazioni in modo automatico, garantendo così la massima igiene e sicurezza nella preparazione dei cibi.
  • La funzione di pirolisi non richiede l'uso di prodotti chimici aggressivi o detergenti inquinanti per la pulizia, questo è un aspetto positivo sia per l'ambiente che per la salute, in quanto si evita l'uso di sostanze potenzialmente dannose.

Per contro, tendono ad avere un prezzo leggermente più elevato rispetto a quelli senza questa funzione, inoltre i tempi di pulizia sono piuttosto lunghi e, in quel periodo di tempo, non è possibile cucinare.

Combair V4000 45, di V-Zug: il suo programma di autopulizia pirolitica opzionale consente agli utenti di risparmiare tempo e fatica. Classe di efficienza energetica A.

Quanto consuma un forno pirolitico

I 3 livelli di pirolisi si possono suddividere in leggero, medio ed intenso ed ognuno di loro richiede un diverso consumo energetico.

La modalità di pulizia più leggera solitamente consuma circa 2,5 kW, mentre la procedura completa e approfondita richiede 4,8 kW, il consumo dipende in gran parte dalla classe energetica del forno pirolitico.

Se si utilizza la funzione solo quando necessario e si sceglie il livello di pulizia adeguato alla situazione, si possono ottenere risultati soddisfacenti, riducendo il consumo energetico. 

Il forno da incasso pirolitico iQ700 di Siemens possiede regolazione della temperatura da 30 °C a 300 °C, con un assorbimento massimo elettrico di 3.6 kW. Classe energetica A.

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