Guida alla scelta della stufa a pellet

- 16 agosto 2019

Potenza stufa a pellet

Se ci stiamo chiedendo quale stufa a pellet scegliere, prima di procedere all’acquisto occorre considerare le caratteristiche dell’abitazione in cui posizioneremo l’apparecchio, verificando il numero di ambienti che si desiderano riscaldare, la potenza termica richiesta alla stufa a pellet, la presenza di una canna fumaria, la posizione in cui collocheremo la stufa. Per potere scegliere la stufa pellet più adatta alle personali esigenze, occorre capire quanto potente deve essere. Come? Calcolando il proprio fabbisogno calorico, ossia la quantità di calore di cui necessitiamo, che varierà in base al volume dell’ambiente da scaldare, al grado di isolamento dell’abitazione e alla sua posizione (la presenza di un lago o di un corso d’acqua aumenta la dispersione termica). Da considerare anche il rendimento dell’apparecchio, ossia la quantità di calore che riesce ad ottenere dalla combustione del pellet. Non vanno tralasciate le certificazioni che ne garantiscono la qualità, così come vanno sicuramente preferiti modelli di stufe con bassi livelli di emissioni.

Prima dell’acquisto

Dopo avere verificato tali caratteristiche, sia consultandone il libretto di prodotto sia raccogliendo informazioni utili in rete, sui siti delle aziende produttrici, o rivolgendosi e professionisti del settore, è bene, prima di decidere quale stufa a pellet scegliere, verificarne personalmente l’uso e le prestazioni. La praticità del prodotto, che ce ne garantirà l’uso migliore, si può toccare con mano osservando l’apparecchio in funzione e valutandone l’aspetto della fiamma (che deve essere simile a quello dei prodotti a legna) e il grado di silenziosità. Chiedete al rivenditore a cui vi rivolgerete per l’acquisto come programmare accensione e spegnimento della stufa. Si programma da display, da telecomando? La programmazione è intuitiva? Si può controllare a distanza? Altre caratteristiche da valutare riguardano il combustibile utilizzato: come va caricato il pellet, direttamente dal sacchetto o utilizzando una paletta? Il serbatoio che lo contiene è capiente e quindi garantisce una buon autonomia ed è facilmente apribile/chiudibile? Da non tralasciare l’impegno che comportano le operazioni di pulizia. Come avvengono? Quali prodotti usare e con quale periodicità? Si accede facilmente alle parti della stufa che vanno pulite? E’ possibile trovare risposte esaustive a tutte queste domande rivolgendosi ai negozi in cui comprerete la stufa a pellet e dove potrete verificarne dal vivo le caratteristiche.

Silenziosità e fiamma della stufa

Silenziosità e fiamma della stufa a pellet sono due degli aspetti da considerare con maggiore attenzione prima di procedere all’acquisto. La silenziosità dipende da quale tipo di ventilatori viene utilizzato e dalla progettazione della stufa che, nei modelli più recenti, prevede che, raggiunta la temperatura desiderata, il ventilatore venga spento. Le più silenziose restano le stufe che riscaldano per convenzione naturale. La fiamma di una stufa a pellet di qualità ha un aspetto naturale e gradevole, simile a quello delle stufe a legna. All’estetica della fiamma contribuisce anche un braciere lungo e stretto, che permette una più omogenea distribuzione del combustibile.

Ultimi accorgimenti

Prima di concludere l’acquisto è necessario richiedere un sopralluogo di un esperto, che verifichi che sussistano tutte le condizioni necessarie all’installazione della stufa a pellet. Solo un esperto, infatti saprà effettivamente calcolare il fabbisogno calorico a cui dovrà rispondere la stufa e potrà stabilire il miglior percorso per le canalizzazioni necessarie all’installazione. A chi rivolgersi? Chiedete al rivenditore presso cui acquistate la stufa a pellet: vi fornirà una propria figura interna o vi saprà indicare un consulente esterno affidabile. Anche per il montaggio della stufa a pellet rivolgetevi a un installatore professionista (vi potrà fornire il nominativo l’azienda produttrice). E’ necessario affinché siano rispettate e verificate le condizioni e le norme di sicurezza richieste per una corretta installazione e per un ottimale funzionamento del prodotto.

Le stufe a pellet

Le stufe a pellet sono ancora un investimento vantaggioso, nonostante il costo del materiale di combustione sia aumentato. Diverse dalle tradizionali stufe a legna, le stufe a pellet si differenziano per il sistema di accensione, che necessita di elettricità, e per il materiale di combustione, che è il pellet, un prodotto ricavato dagli scarti della legna, quindi ecologico.  Segatura e trucioli di legni di qualità vengono essiccati e pressati fino a formare piccoli cilindri. Grazie alla lignina, sostanza legante naturalmente contenuta nel legno, non c'è bisogno di aggiungere altri elementi o sostanze chimiche, quindi si ottiene un prodotto puro, non inquinante e dall'alto potere riscaldante. La stufa a pellet ha bisogno di energia elettrica per avviare l'accensione e per far funzionare la ventola di aspirazione.  La grande varietà di modelli, con rivestimenti in ceramica, acciaio o pietra ollare, in diversi colori e linee di design, consente di poter scegliere la stufa adatta ad ogni genere di arredamento e per ogni ambiente. La parte frontale è solitamente provvista di un vetro ceramico, anche serigrafato, che regala la piacevole visione della fiamma. Le stufe hanno solitamente la ricarica dall'alto e un serbatoio da riempire di pellet che consente un'autonomia di molte ore, anche due o tre giorni. Naturalmente, più grande è il serbatoio, più lunga è l'autonomia di combustione.

Che caratteristiche ha la canna fumaria superiore delle stufe a pellet

Le stufe a pellet si differenziano in 3 principali tipologie: stufe ad aria, termostufe e stufe canalizzate. Le prime hanno potenze limitate e riscaldano case relativamente piccole, le seconde, più costose ma più potenti, sono collegabili all’impianto di riscaldamento esistente ed alla caldaia, alimentando termosifoni e producendo anche acqua calda sanitaria. Le stufe a pellet canalizzate riscaldano l’intero appartamento tramite un sistema di tubi e griglie.
Tutte le stufe a pellet sono però accomunate da un elemento: la canna fumaria superiore. Questa, insieme al comignolo terminale, è fondamentale poiché permette la corretta espulsione dei fumi di combustione prodotti dal pellet. Realizzata in acciaio deve essere ben dimensionata nell’altezza e nel diametro e priva possibilmente di curve e deviazioni che possano limitare il tiraggio della canna fumaria della stufa a pellet. Meglio poi se coibentata.
Tra i prodotti di ultima generazione, anno di produzione 2018, troviamo illustrata nell’immagine la stufa a pellet Raam di MCZ da 7,5 kW: una moderna stufa a pellet in acciaio dalla profondità ridotta, solo 28 cm circa. Ciò permette un’istallazione versatile anche in ambienti di piccola superficie. Velocità di accensione, autonomia nella pulizia, un’ottima struttura stagna, silenziosità, gestione da remoto, sono i plus del prodotto.

Installazione delle stufe a pellet

Una falsa idea che è circolata nei primi tempi in cui le stufe a pellet hanno fatto il loro ingresso sui mercati era quella che si potessero facilmente portare a casa e sistemare col fai da te. Questo non è esatto, in quanto il corretto funzionamento, ma anche una resa soddisfacente di questo tipo di stufe dipende dalla corretta installazione, che non è complicata, ma va eseguita in modo adeguato e con le giuste informazioni e competenze. Le misure ridotte, rispetto al potere riscaldante ed al suo costo, rendono sempre più frequente la scelta di acquistare e sistemare in casa questo tipo di riscaldamento.  Come tutto ciò che brucia e produce gas di scarico, bisogna provvedere che i fumi di combustione siano portati all'esterno attraverso canne fumarie delle giuste dimensioni e posizionate secondo precise regole. Come si è visto, la stufa a pellet necessita di essere collegata ad una presa elettrica, sia per l'accensione che per favorire l'aspirazione dei fumi, ma poichè un'improvvisa mancanza di energia elettrica potrebbe far defluire i gas di combustione all'interno della stanza, un'ottima precauzione è quella di creare un condotto provvisto di tiraggio maggiorato, aiutato da un aspiratore alimentato a batteria. I modelli più recenti sono dotati di pannelli e telecomandi per programmare accensione e spegnimento, anche a distanza.

Dove posizionare le stufe a pellet d’arredo

Le moderne stufe a pellet oltre ad essere di sistemi di riscaldamento ad alto rendimento ed ecologici, sono degli ottimi elementi d’arredo. La loro presenza all’interno della stanza si nota, sia se si tratti di un modello classico in maiolica decorata che di un più essenziale e scultoreo modello in acciaio. Ma dove posizionare la stufa a pellet d’arredo? Ecco alcuni consigli:
La posizione migliore è la parte centrale della casa, in modo che il calore, soprattutto nel caso di modelli canalizzati, si diffonda in modo uniforme all’interno di ogni ambiente.

  • Se l’ambiente non è grande si consiglia di optare per una stufa a pellet ad angolo, o per una da installare a parete ma dallo spessore ridotto. Le forme circolari e slanciate sono le ideali in questi casi.
  • Evitate di posizionare la stufa a pellet in camera da letto o in ambienti poco aerati per motivi di sicurezza.
  • La posizione ideale è poi vincolata dalla possibilità di installare la canna fumaria che deve raggiungere il tetto della casa.
  • Necessario poi evitare di accostare alla stufa d’arredo mobili, tendaggi o oggetti infiammabili. Distanza di sicurezza almeno 40 cm.

Tra le stufe a pellet a parete in classe A+ di ultima uscita mostriamo in foto il modello Alter Ego di Montegrappa, in acciaio, potenza 8 kW e serbatoio da 20 kg. Design accattivante e compatto con un’ampia visione del fuoco grazie ad un sistema brevettato che libera le linee della stufa da vincoli tecnici e prestazioni eccellenti ne fanno un prodotto di alta qualità.

Importante da sapere

Quando si decide di installare in casa una stufa a pellet bisogna tener conto delle dimensioni dell'ambiente da riscaldare ed acquistarne una della grandezza adatta, per ricavarne il massimo beneficio e rendimento. E' opportuno ricordare sempre l'importanza, stabilita anche da precise norme, che il tubo della canna fumaria salga almeno mezzo metro oltre il colmo dei tetti. Le normative vigenti non consentono più di installare tali stufe senza una canna fumaria a tetto, sporgente per l'altezza stabilita. Acquistare pellet di qualità, oltre a rendere al meglio, consente di mantenere l'efficienza della stufa. E' inoltre essenziale pulirla a fondo almeno una volta l'anno, o comunque regolarmente, a secondo della frequenza di utilizzo. I modelli più recenti di stufe risolvono un problema che nei primi modelli era fonte di fastidio, e cioè il rumore della ventola e della tramoggia che fa cadere il pellet nel braciere. Gli ultimi modelli sono più silenziosi ed hanno eliminato questo inconveniente. Per asportare la cenere, lavoro di pulizia che va effettuato ogni due giorni circa, non si può utilizzare un comune aspirapolvere, che si rovinerebbero a causa della finezza delle particelle, ma esistono appositi aspira cenere. Nel raggio di almeno mezzo metro intorno alla stufa non devono esserci oggetti facilmente infiammabili, come tende o poltrone e, in caso di parquet o moquette, sotto la stufa va posta una piastra in ceramica o metallo che sporga intorno alla stufa stessa. Le stufe a pellet correttamente scelte ed utilizzate consentono un buon riscaldamento delle abitazioni, con costi contenuti e rispetto per l'ambiente.   Prima Foto: Stufa a Pellet P955, Piazzetta

Quali prezzi hanno i modelli di stufe a pellet

I prezzi delle stufe a pellet sono dettati da diversi fattori, come:

  • potenza termica;
  • tipologia di stufa, se canalizzata, termostufa, ecc.;
  • dimensione, design, materiali;
  • classe energetica;
  • modalità di funzionamento ed optional;
  • brand.

Esistono dunque in commercio un ventaglio molto ampio di soluzioni pratiche e d’arredo, adatte a tutte le esigenze ed i portafogli. Se vogliamo dare una stima dei costi d’acquisto di una stufa a pellet, possiamo partire da un prezzo base inferiore a 1.000,00 euro sino a un tetto massimo di 3.000,00 euro per i modelli più innovativi. A questo costo vanno aggiunti: prezzo della canna fumaria in acciaio ed installazione della stufa a pellet da parte di un tecnico qualificato, obbligato a rilasciare un certificato di corretta messa in opera.
Di Edilkamin proponiamo in foto la stufa a pellet Cherie Up in acciaio, disponibile in diverse finiture e colori. L’originale disegno a clessidra ne identifica la forma, mentre le alte prestazioni garantiscono un alto risparmio energetico. Questa stufa è canalizzabile, dotabile di kit wi-fi optional e programmabile con diverse funzioni, tra cui Night e Relax.

Quali regole per lo scarico fumi delle stufe a pellet

L’installazione corretta di una stufa a pellet deve sottostare a precise regole. Vediamo insieme quali. Oltre a posizionare in maniera corretta il macchinario all’interno dell’immobile, rispettando le giuste distanze dalla parete esterna e dagli arredi, occorre prestare molta attenzione, soprattutto per un fatto di sicurezza, allo scarico fumi delle stufe a pellet.
I prodotti della combustione di una stufa a pellet devono essere smaltiti e dispersi in atmosfera in modo idoneo seguendo precide normative europee e nazionali ed i singoli regolamenti urbanistici ed igienici comunali. La regola base è che i fumi vanno sempre convogliati in copertura grazie ad una ben dimensionata canna fumaria. Lo scarico a parete è dunque sempre da evitare, sia perché non permette un corretto rendimento della stufa, sia perché i prodotti della combustione sono nocivi se inalati.
Tra i modelli di stufe in acciaio e legno proponiamo in foto il modello Stuv P-10 di Stuv, una particolare e silenziosa stufa rotante composta da due parti: quella superiore del focolare che ruota per direzionare meglio il calore e quella inferiore con il serbatoio del pellet e le parti tecniche, rivestita in legno. Questa stufa a pellet d’arredo è stata insignita del Red Dot Award Product design 2016.

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