Redazione - 13 giugno 201609 ottobre 2019
Scoprite insieme a noi i vantaggi di una termocucina a legna che vi consentirà di scaldarvi e cucinare con poca spesa e grande soddisfazione.
Redazione - 13 giugno 201609 ottobre 2019
Il più grande pregio della termocucina a legna è la versatilità. Un unico sistema, infatti, corrisponde a diverse funzioni. Innanzi tutto, funge da stufa ed è in grado di riscaldare un intero ambiente, quindi di sostituire un altro impianto di riscaldamento.
In secondo luogo, essendo dotata di un serbatoio interno, sfrutta il processo di combustione della legna per produrre acqua calda sanitaria; quantità sufficienti, giova specificarlo, per soddisfare le esigenze quotidiane di un’intera famiglia. E ancora, la termocucina alimentata a legna presenta un piano cottura (generalmente in ghisa o acciaio) e in molti casi anche un forno, di conseguenza può essere utilizzata per la preparazione dei pasti.
Pasti che vengono cotti sulla fiamma ardente, come si faceva una volta, e risultano decisamente più saporiti. Non finisce qua, perché la cucina economica a legna, con il suo aspetto retrò, rappresenta un valore aggiunto in termini di stile ed estetica e aiuta a creare atmosfere accoglienti, calde, un po’ magiche.
Alla luce di tutto questo diventa facile comprendere che, se da una parte la termocucina a legna ha un costo tutt’altro che contenuto, dall’altra è anche un vero e proprio investimento perché porta all’abbattimento di tutti i costi relativi al riscaldamento, alla produzione di acqua calda, all’impiego di gas ed elettricità.
In foto la cucina a legna Alba 4,5 di Palazzetti. La struttura è in acciaio smaltato, il focolare è in refrattario con doppia combustione, il forno è in acciaio smaltato con porta in vetro ceramico, il piano cottura è in acciaio.
La termocucina rappresenta una soluzione molto conveniente per le case piccole, in quanto offre alcuni vantaggi concreti e importanti. Bisogna però fare una premessa: la maggior parte delle attuali cucine economiche risulta piuttosto ingombrante ed è tutt’altro che adatta alle abitazioni di dimensioni limitate.
Da qualche tempo, però, le aziende del settore propongono sempre più modelli compatti in grado di garantire una soddisfacente potenza termica. E sono questi che bisogna prendere in considerazione. Chi sceglie una termocucina, sceglie un sistema composto da un piano cottura, da un forno e da una caldaia; se è vero che il calore derivante dalla combustione della legna non è sufficiente per le dimore grandi, e quindi è consigliabile concepire la termocucina come un’integrazione dell’impianto di riscaldamento principale, è anche vero che invece in un appartamento piccolo o medio può bastare.
In altre parole, chi vive in un monolocale o in un bilocale non di rado giunge alla conclusione che la sola termocucina può sostituire completamente l’impianto di riscaldamento. Ciò significa sia abbattere le spese derivanti da quest’ultimo che risparmiare spazio. E vale per le termocucine alimentate a legna così come per quelle alimentate a pellet.
In foto la termocucina da incasso Vincenzo Evo prodotta da La Nordica Extraflame. Il focolare è in ghisa-nordiker, il rivestimento è in cristallo e acciaio smaltato o inox satinato, il porta fuoco è in ghisa con triplo vetro, la piastra e i cerchi sono in ghisa levigata. La regolazione dell’aria primaria è automatica.
Le termocucine stanno vivendo una nuova stagione d’oro perché sono multifunzionali, belle, ecologiche e permettono di risparmiare energia elettrica e gas. Tutto ciò si traduce in un’offerta sul mercato sempre più ricca, che può creare confusione. Vediamo quali sono i marchi che rappresentano una scelta sicura:
In foto la cucina a legna KE 60 W della collezione Kitchen Kamin: la struttura presenta porte in acciaio e rivestimenti frontali e laterali in acciaio o ceramica. La piastra di cottura è in ghisa.
Il prezzo varia a seconda dei modelli e delle marche, certo, ma le termocucine a legna risultano comunque piuttosto costose. Però attenzione, perché non bisogna lasciarsi subito scoraggiare dalle cifre in ballo ed è opportuno invece ragionare.
Questi sistemi arrivano dal passato e la loro caratteristica principale è sempre stata e continua ad essere la versatilità: fungono da stufe molto efficienti, sono in grado di riscaldare anche ambienti interi se di estensione contenuta; producono acqua calda sanitaria e consentono di preparare le più diverse pietanze sulla fiamma viva, proprio come una volta (e il gusto è impareggiabile). Inoltre sono elementi di arredo.
Sostituiscono quindi la caldaia, in alcuni casi altri sistemi di riscaldamento e di certo rappresentano un ottimo metodo per risparmiare gas ed elettricità. Avete seguito con attenzione? Alla luce di tutto ciò, la spesa iniziale viene ammortizzata nel giro di qualche mese e successivamente subentra un importante abbattimento dei costi. A conti fatti, quindi, la termocucina a legna conviene. E si fa presente che chi ne acquista una può usufruire degli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0.
Sì, ma quali sono i numeri? Dipende dai modelli, lo ribadiamo. Dalla potenza, dalle dimensioni, dall’azienda produttrice, dalla struttura, dal livello di comfort e funzionalità offerto. Riferendoci a proposte di qualità, facciamo presente che la spesa minima è pari a 2.000 euro circa e la spesa massima raggiunge il tetto dei 3.500-4.000 euro. Naturalmente bisogna mettere in conto anche il costo dell’installazione, che si aggira intorno ai 300 euro (ma le cose cambiano di città in città).
In foto la termocucina a legna K-KP di Klover con piastra in ghisa smaltata e forno in acciaio inox. Si può scegliere fra la versione con sistema di sicurezza Sicuro top (modelli Ktop e KPtop) e la versione tradizionale (modelli K2000 e KP2000). Entrambe sono in grado di produrre anche acqua calda per uso sanitario.