Redazione - 26 settembre 201826 settembre 2018
Come funziona una stufa a pellet
Riscaldare la casa in modo efficiente, sicuro ed ecologico è oggi possibile grazie alle nuove stufe a pellet. In questo articolo esploreremo il lungo e largo il mondo di questi eleganti sistemi di riscaldamento, perfetti anche per apportare un tocco di design in più alle abitazioni. Ma come funzionano le attuali stufe a pellet?
Come generatori di calore sono molto simili alle classiche stufe a legna, ma a differenza di queste utilizzano un combustibile green, proveniente dagli scarti di lavorazione del legno, ovvero il pellet. Per funzionare hanno bisogno di:
- una canna fumaria, per eliminare i fumi della combustione;
- una presa elettrica, per azionare il sistema di ventilazione che distribuisce il calore nei locali.
Le stufe a pellet non sono poi tutte uguali. Esse si distinguono in due grandi tipologie:
- stufe ad aria e ad aria canalizzata, il cui calore generato è immesso direttamente nel locale o in tutti gli ambienti della casa (tramite sistemi di canalizzazione).
- idrostufe, collegate all’impianto idrico esistente, capaci di riscaldare l’acqua circolante nell’impianto, che può essere a radiatori o a pavimento.
In foto una delle
novità 2018 di MCZ: la termostufa a pellet Jazz, ad alta efficienza energetica, pensata per riscaldare grandi abitazioni.
Quanto consuma una stufa a pellet
Partiamo col dire che: più è potente la stufa a pellet in termini di kilowatt più questa consuma. E siccome i kilowatt vanno calcolati in base alla dimensione dei locali da riscaldare, potremo aggiungere che: più è grande la casa più la stufa consuma. Ma vediamo quali parametri prendere in considerazione per valutare il consumo di una stufa a pellet e di conseguenza massimizzare le sue prestazioni:
- potenza del generatore di calore. Occorre calcolarla in modo esatto al fine di non sotto/sovradimensionare i kW della stufa, che nell’uno o nell’altro caso porteranno la macchina a funzionare male.
- qualità del pellet. Acquistare solo combustibile di buona qualità, che sia certificato e poco umido, in modo da mantenere in salute l’impianto.
- installazione della stufa. Un tecnico specializzato farà attenzione a dimensionare e collocare correttamente la canna fumaria, a settare correttamente il sistema prima che questo vada in funzione.
È nuova e tecnologica la
stufa a pellet Julie di Palazzetti, che sfrutta la brevettata tecnologia
Ecofire, in foto. Si tratta di una
stufa ermetica ad aria di ultima concezione, con rivestimento in metallo laccato, disponibile nella versione a 9 e a 12 kW. La tecnologia Ecofire Palazzetti consente di
risparmiare ottimizzando i consumi grazie all’assenza della classica presa d’aria esterna.
Come pulire una stufa a pellet
La pulizia di una stufa a pellet va distinta in due categorie:
- pulizia ordinaria;
- pulizia straordinaria.
La manutenzione ordinaria è semplice e va effettuata con regolarità per far sì che la stufa duri a lungo ed in salute. Per venire incontro alle azioni di pulizia, i modelli di ultima generazione sono dotati di un tasto di pulizia automatica, che permette poi di raccogliere le ceneri della combustione con maggior velocità.
Gli elementi che hanno bisogno di essere detersi dalle polveri della combustione del pellet sono:
- il braciere con pulito dalla fuliggine con estrema frequenza, affinché l’aria di combustione circoli liberamente;
- il cassetto delle ceneri, posto sul fondo della stufa, va svuotato quando è pieno;
- il vetro va pulito sia all’interno che all’esterno quando inizia a perdere trasparenza;
- la canna fumaria, operazione da effettuarsi stagionalmente per mantenere alto il rendimento della stufa, meglio se delegata ad un tecnico specializzato.
A proposito di operazioni da affidare a ditte specializzate, quando parliamo di
pulizia straordinaria, ci riferiamo a un lavoro approfondito e ad un controllo mirato di alcuni elementi strutturali della macchina, che può essere svolto solo da ditte del settore. E generalmente va effettuato annualmente o ogni due anni. In foto
la stufa a pellet P943 Hermetic di Piazzetta con rivestimento in maiolica e ventilazione forzata a quattro livelli di velocità. Questo modello è dotato di
Easy Cleaning System con aspiracenere di serie.
Quanto costa una stufa a pellet
Da poco meno di 1.000,00 euro a più di 5.000. È questo il range di prezzo di una stufa a pellet. A parte vanno quotate canna fumaria ed installazione. Le differenze di prezzo poi si riscontrano soprattutto da una tipologia ad un’altra. Le idrostufe hanno un prezzo di acquisto più elevato degli impianti ad aria poiché più complessi sono: funzionamento ed installazione. Altre differenze di prezzo sono dovute a:
- potenza della macchina. L’efficienza, il rendimento, i consumi, la ridotta rumorosità, sono tutti fattori che influenzano il prezzo d’acquisto della stufa a pellet.
- design ed estetica. I materiali di rivestimento pregiati, la forma evoluta della stufa, la personalizzazione delle finiture, fanno si che il generatore di calore sia anche un pregevole elemento d’arredo.
- funzionalità e tecnologia. Le nuove generazioni di stufe sono dotate di tanti optional di serie, come: kit per gestire a distanza la stufa, umidificatore e diffusore di essenze, controllo automatico, solo per citarne alcuni.
E in quanto a design, menzione va fatta della
stufa a pellet P-10 di Stuv, in foto. Fiamma scultorea visibile da diverse angolazioni, design essenziale e pulito, focolare superiore orientabile per diffondere il calore in modo uniforme, sono gli elementi cardine che giustificano l’assegnazione del prestigioso
Red Dot Award Product Design 2016.