Chiusi occupano pochissimo spazio, ma una volta aperti si trasformano in una comoda tavola per ospiti, da quattro, otto, e persino quattordici coperti. Tavoli salvaspazio per eccellenza, i pieghevoli, possono essere usati come piani aggiuntivi da riporre in sgabuzzino per essere utilizzati all'occorrenza, oppure come tavoli di uso quotidiano, soprattutto in quegli ambienti dalle metrature ridotte, dove la presenza di un mobile fisso inficerebbe la possibilità di utilizzare la stanza. Risolto il tavolo restano le sedie, ma anche in questo caso non c'è da preoccuparsi. Se non sappiamo dove metterle potremo sempre optare per un tavolo pieghevole con contenitore dove poter nascondere le varie sedute. La forma può essere sia tonda che rettangolare, anche se quest'ultima è la più indicata per economizzare lo spazio. In genere questi tavoli si richiudono verticalmente, arrivando ad ingombrare un minimo spessore. La presenza di ruote permette, inoltre, di maneggiarli con gran facilità. In foto il tavolo alzabile Mondial CR di Ozzio con struttura in metallo e top in cristallo anti impronta, disponibile in sei diversi colori freddi. Ha un meccanismo a gas che consente di regolarlo in altezza da 23 a 80 cm e un piano ripiegabile a libro. Le sue dimensioni da chiuso, 115x65 cm diventano 130x115 da aperto, rendendolo confortevole per otto persone.
Perfetti per stanze mignon, i tavoli salvaspazio a muro offrono una soluzione concreta per allestire con dovizia tutti quegli appartamenti che a causa delle dimensioni ridotte presentano problemi di arredo. Non solo, la struttura a consolle consente di nascondere un'ampia tavola da ricevimento che può raggiungere lunghezze da salone. Ne è un esempio Sigma Consolle di Calligaris che alla massima estensione si trasforma in un tavolo da pranzo per 14 persone. In legno, con cinque allunghe telescopiche ad incastro, Sigma raggiunge i 3 mt di lunghezza.Le allunghe sono dotate di custodie rigide per un facile stoccaggio e una gamba supplementare in dotazione ci viene in soccorso per dare stabilità al lungo piano. La sua linea elegante la rende compatibile con ogni stanza della casa dove vi sia uno spazio sufficiente per dispiegarla. Un'idea potrebbe essere quella di collocarla nel living che in caso di necessità potrà essere trasformato in una funzionale sala da pranzo. In caso di inutilizzo invece continuerà a svolgere la funzione che gli è più naturale come piano d'appoggio per svuota tasche, o mensola su cui collocare complementi d'arredo, vasi, statuette e porta fiori. Si tratta quindi di un mobile dalle molteplici funzioni che si mimetizza in casa con estrema naturalezza grazie alle linee appositamente minimali.
La scelta di un salvaspazio non è dettata necessariamente dalla mancanza di metri quadrati, piuttosto dal desiderio di potersi ingrandire secondo necessità.Quando parliamo di tavoli salvaspazio allungabili, ad esempio, citiamo un classico intramontabile. Questo tipo di tavola abitava anche le vecchie e spaziose cucine di campagna dove avere la possibilità di accogliere molti ospiti era considerato un grande piacere. Oggi come allora, in città come in campagna, grazie alla sua versatilità, questo mobile, resta il grande alleato dei nostri ricevimenti. In poche mosse, grazie ad un meccanismo consolidato, si può passare da quattro coperti all'apparecchiatura di grandi tavolate. La disponibilità di un piano allungabile, poi, si rivela una carta da giocare in più occasioni, dalle più intime alle più mondane. Può rivelarsi un ottimo supporto quando, vuoi per lavori di bricolage, vuoi in occasione di un riordino generale, ci si trova ad aver bisogno di un grande piano d'appoggio. Elegante in una sala, pratico in una cucina, Neos-160 di Domitalia, in foto, è alto 75 cm, profondo 90. E una volta allungato, grazie ad un sistema semi automatico, dai 160 cm di partenza raggiunge i 220 cm. Il piano e l'allunga sono in vetro acidato in color corda, antracite o bianco. La struttura invece è in alluminio satinato o acciaio laccato nei colori bianco, sabbia o antracite.
Da poche centinaia di euro a qualche migliaio, il costo dei tavoli salvaspazio è estremamente variabile. Un primo fattore di cui tenere conto è la dimensione, e la semplicità del modello. Per i tavolini ripiegabili a due posti da inserire in un ambiente ristretto il costo in genere è più che abbordabile. Per tavoli trasformabili o allungabili di grandi dimensioni, da 10 o più posti, il costo tende a salire. E' buona regola in questi casi bilanciare costi e benefici. Un tavolo di facile gestione, con meccanismi di apertura e chiusura studiati ad arte per semplificarci la vita potranno rivelarsi sempre un ottimo investimento. A pesare vi è poi la qualità dei materiali, più o meno leggeri, e delle finiture, più o meno estetiche. Infine il design, potremmo acquistare un modello destinato a diventare un “classico” e quindi capace di mantenere il suo valore nel tempo. In foto Spoon Table di Antonio Citterio per Kartell, presentato al Salone del Mobile di qualche anno fa, è giù diventato un cult del design contemporaneo. La leggerezza della struttura, abbinata a gambe pieghevoli in materiale termoplastico e alla semplicità della chiusura ne hanno fatto un best seller. Il top del tavolo è disponibile in tre misure, mentre le gambe sono fornite in tre colori: arancione, nero e bianco.