Guida alla scelta delle stufe a pellet

La rumorosità di una stufa a pellet dipende soprattutto dalla ventilazione. In media, il rumore emesso varia dai 45 ai 55 db, un valore che può corrispondere a grandi linee a quello di un ristorante tranquillo. Molto dipende però da come si regola la ventilazione. Nella maggior parte delle stufe a pellet sul mercato, sono disponibili 5 livelli, da un minimo di 1 a un massimo di 5, ma, per questioni di sicurezza, pochi modelli permettono di spegnere completamente il ventilatore. In foto: Stufa Marlene P/N, Sergio Leoni

In tutte le stufe a pellet più recenti della sua collezione, MCZ ha inserito di serie la possibilità di escludere la ventilazione secondo le proprie necessità, senza che il prodotto subisca un surriscaldamento interno, in modo che risultino stufe a pellet silenziose. In questo modo, una volta raggiunta la temperatura voluta in ambiente, oppure semplicemente in un momento in cui si desidera una particolare calma, è possibile spegnere il ventilatore, mentre la stufa continua a scaldare per convezione naturale. In foto: stufa Sissy P/N, Sergio Leoni

Alcune stufe a pellet nascono del tutto prive di ventola interna e riscaldano naturalmente per convezione e irraggiamento, come le stufe o i caminetti a legna. Questi prodotti hanno un funzionamento molto più silenzioso rispetto alla media delle stufe ad aria forzata presenti sul mercato. Inoltre, poiché non soffiano aria verso l’esterno, queste stufe non muovono polveri né batteri e garantiscono un riscaldamento più “sano” e confortevole, soprattutto per chi ha problemi di allergie. A marchio MCZ esiste un’intera collezione di stufe a pellet a convezione naturale: si chiama “Still” e comprende tre modelli, tra cui l’originale stufa Lam, con fianchi in metallo traforato. Anche a marchio Sergio Leoni troviamo due stufe a pellet a convezione naturale, Sissy P/N e Marlene P/N, entrambe caratterizzate da una fiamma morbida e naturale che ricorda l’effetto di un fuoco di legna. In foto: stufa a pellet Lam, MCZ