Stufe a pellet o a legna?

- 19 ottobre 2017

Perché scegliere una stufa per riscaldare

Si abbassa la temperatura e la stufa per molti diventa un sogno ricorrente, moderno custode del focolare domestico. Quali i vantaggi? Per prima cosa, se la stufa è di ultima generazione e ha elevate prestazioni, riscalda in poco tempo e ha un ridotto impatto ambientale (rispetto ai combustibili fossili e alle vecchie stufe), oltretutto può anche portare a un risparmio economico in bolletta. Attualmente proprio le prestazioni in termini di efficienza, rendimento termico, basse emissioni e sostenibilità sono diventate sempre più importanti nell’ambito dei dispositivi a biocombustibili solidi, anche in virtù dell’avvicinarsi del 1 gennaio 2018 e del 2022, rispettivamente la data entro cui entreranno in vigore le etichette Ecolabel e l’anno in cui sarà attiva la direttiva europea Ecodesign. Se dunque abbiamo il sogno di scaldarci al tepore di una stufa, la domanda fatidica è: stufa a pellet o a legna? Pensate a dove abitate, valutate il volume da riscaldare, la presenza o assenza di canne fumarie e dell’allacciamento elettrico, l’isolamento termico della struttura e il luogo dove collocare la stufa. Infine pensate al vostro stile di vita e in fase di acquisto ponete sempre attenzione al rendimento termico e all’efficienza della stufa che andrete ad acquistare. Se terrete presente questi aspetti, scegliere fra stufe a pellet o a legna non sarà difficile. Nella foto, la stufa a legna Fiord di Edilkamin. Il design d'ispirazione scandinava contraddistingue questa stufa con rivestimento in acciaio o con cassetto in pietra ollare e focolare in scamolex. La porta è a chiusura automatica con ammortizzatore e la diffusione del calore è a convenzione naturale. L'accensione è automatica. Una soluzione che coniuga efficacia, stile e semplicità d’uso.

Legna o pellet?

Entrambi naturali, il pellet e la legna hanno delle caratteristiche che li differenziano così come le stufe che li utilizzano. Il pellet è composto da cilindretti di segatura di legno essicata e pressata, per lo più proveniente dagli scarti di lavorazione. Può generare più calore rispetto a quest’ultimo. Dall’ingombro contenuto, il pellet è facile da trovare e produce poca cenere. Le stufe che usano il pellet spesso hanno bisogno dell’elettricità per funzionare. Le soluzioni di ultima generazione possono offrire interessanti vantaggi, come la possibilità di riscaldare più di un ambiente e hanno il controllo a distanza. Vi sono vari tipi di stufe a pellet, a seconda dello stile che volete adottare e delle prestazioni, ma anche della dimensione dell’ambiente in cui deve essere installata. Se prendiamo ad esempio la stufa Doc di MCZ che vediamo nella foto, la sua struttura profonda quanto un calorifero sarà ideale per coloro devono posizionarla in un ambiente ristretto. Dà la possibilità di gestire le due uscite dell’aria calda in modo da riscaldare più stanze contemporaneamente. E’ conforme alla normativa Ecodesign 2022, si accende velocemente e ha una gestione via wi-fi di serie.

Stufe a pellet

Le stufe hanno la caratteristica di essere una presenza visibile nella nostra casa. Per questo quelle più attuali soddisfano diverse esigenze di stile, anche grazie a un design che ne ricerca la miglior resa funzionale ed estetica. Tra le stufe a pellet, Ecofire® Beatrice di Palazzetti (in foto) porta la firma di Marcarch Design di Marco Fumagalli. La forma concava della parte frontale è un inedito elemento emozionale. Ecofire® Beatrice è completamente ermetica, in grado di funzionare esclusivamente con l’aria proveniente dall’esterno, migliorando il comfort in generale e rendendola adatta per le case passive o a basso consumo. Tra i suoi plus c’è l’esclusiva predisposizione per l’uscita fumi superiore coassiale e il prelievo dell’aria comburente. Questa è una soluzione che migliora la resa e riduce i consumi. Per innovazione, design originale, qualità e funzionalità, Ecofire® Beatrice si è aggiudicata il premio internazionale Red Dot Award 2017 nella categoria Product Design.

Stufe a legna

Anche la legna rappresenta un’opportunità per non logorare ulteriormente il nostro ecosistema. La più antica fonte di riscaldamento della storia è infatti un combustibile naturale e rinnovabile. Non è difficile da reperire, soprattutto se uno abita vicino ad un bosco o più semplicemente nei brico e centri specializzati. La stufa a legna richiede la presenza della canna fumaria e funziona senza corrente elettrica. Solitamente non ha bisogno di una frequente manutenzione e spesso è associata a piani per il riscaldamento di cibi e bevande. Anche nel caso delle stufe a legna però, vanno presi in considerazione tutti i parametri ambientali e di efficienza accennati all’inizio, al fine di valorizzare le performance del dispositivo. Nell’immagine, vediamo ad esempio la stufa a legna Fedora di Nordica Extraflame, con un rivestimento esterno in maiolica, dotata di focolare in ghisa con sistema di post combustione e di una comoda piastra per la cottura. Con un rendimento superiore all’86%, la stufa a legna Fedora si contraddistingue per le sue basse emissioni, che la rendono un prodotto ad elevata efficienza per la sua categoria.

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