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Scopri le stufe combinate a legna e pellet, un'innovazione che ti permette di utilizzare una doppia alimentazione con un notevole risparmio

- 19 settembre 2024

Meglio la stufa a legna o a pellet: Scopri le caratteristiche delle due tipologie e i vantaggi che offrono, per fare una scelta consapevole

Le caratteristiche delle stufe a legna

Le stufe a legna rappresentano una soluzione green ed efficace per riscaldare gli ambienti domestici. A seconda delle dimensioni e della potenza, possono bastare per tutta la casa o integrare un altro sistema, in primis quello composto dai termosifoni. Di certo rappresentano un plus anche dal punto di vista estetico, perché con la loro fiamma e la loro struttura donano eleganza e un senso di accoglienza, di grande calore. Rispetto ai classici caminetti, queste stufe sono più efficaci e hanno una canna fumaria meno ingombrante, ovvero di diametro inferiore. Gli altri elementi che la compongono sono la camera di combustione, nella quale si genera il calore; la valvola che regola l’ingresso dell’aria (e la relativa quantità) e il sistema di ventilazione, tramite cui il calore viene diffuso nell’ambiente. C’è poi il vano in cui si accumula la cenere. I materiali utilizzati per la produzione di stufe alimentate a legna sono necessariamente refrattari, quindi capaci di resistere per lungo tempo alle temperature più elevate, e possiedono notevoli capacità di conduzione, quindi assicurano un’ottimale resa termica. Si tratta quindi della ghisa, della ceramica, della maiolica di argilla, del cotto e dell’acciaio. Le stufe più moderne e pregiate presentano invece rivestimenti in pietra ollare. La stufa a legna non è economica, anzi alcuni modelli risultano decisamente costosi, però la spesa viene ammortizzata nel lungo periodo in quanto i consumi di gas diminuiscono nettamente, quando non vengono abbattuti del tutto; inoltre la legna, di per sé, ha un prezzo molto contenuto. Necessario aggiungere che, grazie alle tecnologie più all’avanguardia, le stufe di oggi corrispondono a una scelta ecologica, poiché ormai le quantità di monossido di carbonio, polveri e ceneri che generano sono state diminuite drasticamente. L’autonomia di una stufa di questo genere è variabile, dipende dal modello: alcuni raggiungono le 24 ore di accensione con un solo carico, altri ne esigono due giornalieri ma naturalmente influisce anche l’estensione dell’ambiente da riscaldare.

Pregi e difetti di una stufa a legna

La scelta di una stufa a legna si traduce in una serie di grandi vantaggi:

  • Il combustibile in questione è a basso impatto ambientale.
  • La legna non costa molto ed è sempre facilmente reperibile.
  • La legna, se conservata bene, non teme l’umidità.
  • L’utilizzo di queste stufe è di una facilità disarmante.
  • Queste stufe possono essere considerate anche elementi di arredo.
  • Il livello di sicurezza è ormai massimo.
  • I costi di manutenzione sono minimi.
  • La durata è di molto superiore rispetto a una stufa a pellet.
  • Queste stufe funzionano anche quando manca la corrente elettrica.
Aggiungiamo che nella maggior parte dei casi è possibile collegare la stufa alla caldaia, ottenendo così acqua calda e limitando l’utilizzo di un eventuale scaldabagno. D’altra parte, però, bisogna considerare anche alcuni svantaggi relativi alle stufe di questa tipologia:
  • La legna è facile da trovare, sì, ma spesso il trasporto può rivelarsi un lavoro faticoso e complesso, soprattutto per chi abita a un piano alto e non c’è l’ascensore.
  • La legna è ingombrante.
  • La legna deve essere inserita manualmente.
  • Il cassetto delle ceneri deve essere svuotato con regolarità.
  • La stufa a legna possiede un potere calorifico minore di quella a pellet e ha un minore rendimento medio.
  • L’accensione e lo spegnimento non si possono programmare.
    • Inoltre non è possibile decidere quale temperatura sia più adatta in un determinato momento; per avere più calore, si può semplicemente mettere altra legna. La combustione, in più, genera una quantità non indifferenti di cenere e polveri, per cui le operazioni di pulizia non sono affatto rapide.

Che manutenzione richiede una stufa a legna

La manutenzione della stufa a legna, lo ribadiamo, è minima. La parte esterna si può pulire con un prodotto specifico per il materiale con cui è realizzata e lo stesso dicasi per il vetro atermico della porta. Per quanto riguarda la cenere, è possibile anche aspirarla con l’aspirapolvere. Importante è non svuotare del tutto il cassetto; uno strato di cenere deve restare in quanto svolge una funzione isolante e di conseguenza incrementa il rendimento della stufa. La cenere si utilizza, volendo, anche per pulire il vetro atermico. Almeno una volta all’anno bisogna controllare le guarnizioni in fibra di vetro e in fibra ceramica collocate sulle porte e su tutti gli elementi removibili ed eventualmente cambiarle. Una volta all’anno bisogna anche pulire la canna fumaria, eliminando la fuliggine accumulatasi: in commercio si trovano facilmente apposite spazzole.