Doverosa premessa: c’è differenza fra mini lavastoviglie e lavastoviglie compatte, non sono le stessa cosa. Quelle compatte sono più strette delle “normali” lavastoviglie, hanno cioè una larghezza pari a 45 cm anziché 60 cm, ma per quanto concerne l’altezza e la profondità non ci sono differenze.
Le lavastoviglie formato mini, invece, sono più piccole sotto ogni punto di vista. Naturalmente ci sono variazioni in base ai marchi e ai modelli, ma in linea di massima la larghezza è compresa fra i 45 e i 55 cm, l’altezza si assesta sui 45 cm (al massimo si tocca il tetto dei 50 cm) e la profondità va dai 50 ai 55 cm.
Il numero di coperti varia da 4 a 8. Si sceglie fra modelli freestanding, che possono essere messi sul tavolo o sul piano lavoro e diventano così anche elementi di arredo; modelli sottolavello e modelli da incasso, che cioè si integrano in un mobile della cucina. Le prestazioni sono le stesse delle lavastoviglie di dimensioni maggiori. In foto la lavastoviglie Amazonia di Klarstein versione 8 coperti.
Bosch propone 3 mini lavastoviglie: una da libero posizionamento e due da incasso. Quella freestanding (codice SKS62E28EU) ha un’altezza pari a 45 cm, una larghezza di 55,10 cm e una profondità di 50 cm. È iper tecnologica, fra l’altro è dotata del motore senza spazzole EcoSilence Drive, del sistema AcquaStop, del sensore di carico e della Tecnologia ActiveWater che permette di risparmiare energia e acqua.
Le lavastoviglie mini Bosch da incasso sono identificate rispettivamente con i codici SKE52M65EU e SCE52M65EU; la prima ha un’altezza di 45,4 cm, la seconde di 59,5 cm. La larghezza e la profondità, in entrambi i casi, sono invece pari a 59,5 cm e 50 cm.
Le caratteristiche principali di questi due apparecchi coincidono con quelle della lavastoviglie da libera installazione, la classe di efficienza energetica è la A+. L’opzione VarioSpeed Plus consente di lavare e asciugare perfettamente un carico completo di stoviglie in un tempo ridotto del 66 per cento rispetto agli standard.
Il noto marchio italiano Candy propone soltanto due lavastoviglie mini, però conosciute e molto apprezzate. In realtà si tratta di un unico modello da libero posizionamento (da tavolo, più precisamente), disponibile in due colori: Evo Space CDCP 6/E-S color grigio metallizato e Evo Space CDCP 6/E colore bianco. La classe di efficienza energetica? A+.
Il numero di coperti è pari a 6, la larghezza è pari a 55 cm e la profondità a 50 cm. Compreso il piano lavoro, invece, queste due lavastoviglie sono alte 43,8 cm. L’utente ha a disposizione 6 programmi di lavaggio diversi (compreso quello Eco) con 5 differenti livelli di temperatura e, per ogni ciclo, si consumano soltanto 7 litri di acqua. Davvero pochi.
Il cesto inferiore è dotato del blocco anti-caduta; ci sono anche l’indicatore di fino ciclo con buzzer, la spia esaurimento sale, la spia esaurimento brillantante e la funzione Partenza ritardata (a scatti).
Vi state chiedendo quanto si debba spendere per acquistare una mini lavastoviglie? Dipende dalla marca, innanzi tutto, ma anche dal tipo di installazione, dal numero di programmi e di coperti, dalle funzionalità aggiuntive (per esempio l’eventuale Partenza ritardate, le spie esaurimento sale e brillantante).
Per una lavastoviglie basic 4 coperti possono bastare circa 200 euro, se si desidera un apparecchio più performante e collocato in una classe alta, si arriva a spendere orientativamente 100 euro in più. Se il numero dei coperti sale a 6, il minimo da mettere in conto è di circa 300 euro, il tetto massimo è di 450-500 euro.
Stiamo facendo, chiaramente, una media. Sappiate che esistono anche lavastoviglie mini da 1.000 euro, ma si tratta di apparecchi particolarmente sofisticati e poi ammettiamolo: per 6 coperti, non vale proprio la pena spendere una simile cifra. In foto la lavastoviglie freestanding iQ300 SK26E221EU di Siemens, classe A+.