Si possono scegliere quadri meravigliosi, perfetti per la propria casa, ma se si appendono nel modo sbagliato il risultato finale e la resa estetica verranno inevitabilmente compromessi. Vediamo insieme le regole base:
Per quanto riguarda l’altezza, è preferibile che i quadri siano a filo sguardo ma molto contano anche i gusti personali. In ogni caso, prima di procedere con l’operazione si raccomanda di valutare l’effetto affidandosi anche semplicemente alla vista. Per questo bisogna essere almeno in due.
Per passare dalla teoria alla pratica, ecco 3 schemi di composizioni cui potete ispirarvi per i vostri quadri. Il primo esempio è all’insegna della linearità: abbiamo 6 quadri di dimensioni uguali, divisi in due file parallele e disposti uno accanto all’altro, alla stessa distanza. Una scelta classica, minimalista e ordinata.
Nel secondo caso le misure sono invece diverse e la disposizione non risulta regolare, ma basata comunque su un criterio definito che ha permesso di ottenere un risultato armonioso. I quadri, tutti insieme, formano una figura geometrica e piuttosto precisa. Notate anche l’equilibrio cromatico; predona mina solo un colore, cioè il verde.
Nella terza foto ecco invece l’accoppiata scala-quadri: questi ultimi, come potete vedere, sono appesi in modo apparentemente disordinato, diciamo così, ma in realtà accompagnano elegantemente la scala e la sua struttura. In qualche modo, sembrano salire insieme a chi poggia i piedi sui gradini.
Ecco adesso 3 idee relative al modo di appendere i quadri. Osservate con attenzione, le abbiamo selezionate per voi. Nella prima immagine vedete quadri rettangolari e quadrati di misure differenti, disposti in modo da formare un grande rettangolo. O quasi un unico, grande quadro. Per evitare un effetto caotico ed eccessivo, le tonalità sono poche e poco appariscenti, vivaci.
Il secondo esempio è per chi desidera alzare un po’ il tiro. I quadri ricoprono un’intera parete e sono caratterizzati da diverse tonalità decisamente più accese. Notate la continuità cromatica rispetto agli arredi; alla scrivania, al tavolo, alle sedie.
La terza foto ha come protagonisti 6 quadri: 2 rettangolari, 2 ovali e 2 quadrati. Disposti, però, in modo estremamente ordinato e preciso. L’effetto è di grande impatto ma anche di gran classe. Anche in questo caso, i colori sono sobri e “misurati”.
Vorreste appendere i vostri quadri in un modo insolito e originale? Allora perché non creare una vera e propria corner gallery, distribuendoli nell’angolo formato da due pareti adiacenti? Le soluzioni possono essere diverse. Potete innanzi tutto allineare i due quadri posti più in alto e poi prendervi maggiori libertà in riferimento agli altri; oppure fare il contrario, allineando cioè le opere collocate più in basso.
In sostanza, però, chi fa una scelta simile ha davvero carta bianca e può operare seguendo semplicemente le proprie preferenze. L’unico consiglio che diamo è quello di non esagerare con la quantità, con i colori e con il caos, sia pur strategico.
Nella foto che vi mostriamo vedete, per esempio, più di dieci quadri ma la metà è caratterizzata da dimensioni davvero ridotte, quindi potremmo parlare quasi di “ciliegine” sulla torta. Gli altri quadri non sono molto grandi e soprattutto appaiono assai discreti. E ciò vale anche per le cornici.