- 27 settembre 2017

L'eleganza dei vetri sabbiati per porte interne

I vetri sabbiati per porte interne costituiscono una buona soluzione per arredare ambienti che esigono luminosità e privacy. La sabbiatura artificiale, inventata dall'americano Tilghman nel 1870, è un processo meccanico per mezzo del quale viene abraso lo stato superficiale di un oggetto. Nella fattispecie, la sabbiatura del vetro si ottiene sottoponendo una lastra di vetro a un getto di sabbia ad aria compressa. Lavorazione dalle origini antiche, la graffiatura superficiale si è evoluta e oggi è utilizzata per disegnare e decorare sia in positivo sia in negativo. Il vetro sabbiato viene usato frequentemente per opacizzare le porte degli ambienti più disparati, studi e uffici in special modo, per motivi di risarvatezza. Le porte in vetro sabbiato sono veri e propri separé che si lasciano attraversare dalla luce. In particolare, possono dividere elegantemente zona giorno da zona notte. Senza contare che sono diventati elementi d'arredo in abitazioni di stile classico o in spazi commerciali e aziendali. Nei locali pubblici la sabbiatura su porte interne è usata per creare scritte, pattern e loghi personalizzati. Nella foto: Ermetika

Soluzioni miste

Se ai vetri sabbiati per porte interne uniamo le decorazioni di acquerelli in vetro fuso, otteniamo un effetto di estrema delicatezza. Elegantissima è, per esempio, la resa estetica di una porta satinata con disegni sabbiati e decori in vetro fuso colorato. In effetti, satinatura e successiva sabbiatura permettono di ottenere porte vetrate dal piacevole effetto appannato. Ulteriore fascino esercita una porta satinata sabbiata e decorata sobriamente nello stesso colore dei complementi d'arredo. Anche l'applicazione di murrine, tanto in voga negli ultimi anni, impreziosisce le porte in vetro sabbiato. L'abbinamento con il legno ha sapore classico, ormai quasi tutte le aziende offrono una vasta gamma di porte in legno con inserti in vetro. Mentre una porta in vetro sabbiato con cornice in alluminio si adatta perfettamente a un ambiente arredato in stile industrial. Se scorrevole esternamente al muro, con sistema di scorrimento in acciaio inox, la porta in vetro sabbiato si confà a un contesto minimalista. Nella foto: Audasso

Costo delle porte in vetro sabbiato

I vetri sabbiati per porte interne hanno trovato applicazione anche perché costano mediamente meno di altri materiali di sintesi presenti sul mercato. Nondimeno, il costo dipende da una molteplicità di fattori. Per esempio, le porte in legno massiccio con inserimenti in vetro sabbiato hanno un costo ragguardevole. Così come molto costosi sono i vetri che alternano parti sabbiate a parti trasparenti. In questi casi la lavorazione parte da un vetro trasparente, il disegno viene coperto e successivamente si sottopone la lastra a sabbiatura. Il prezzo è decisamente inferiore se si considerano porte in vetro sabbiato poco spesso. Si consideri che il prezzo varia in base al tipo di sabbiatura, che può essere più o meno profonda. La sabbiatura profonda è molto diffusa nei paesi anglosassoni, un po' meno in Italia. La sabbiatura superficiale ha un grosso limite: il suo effetto si può produrre a poco prezzo con le pellicole adesive. Oltretutto, gli adesivi sono rimovibili mentre un vetro sabbiato è irrimediabilmente graffiato. Nella foto: Bertolotto

Fascino opaco

I vetri sabbiati per porte interne a tutta altezza rappresentano un'eccellente soluzione scenografica e si adattano perfettamente all'abitare moderno. Il decoro sabbiato bifacciale ha effetto tridimensionale e può essere eseguito su qualsiasi tipo di vetro. Pregevole è anche il decoro sabbiato su vetro colorato, in particolar modo quando la porta è scorrevole a scomparsa oppure quando scorre esternamente al muro ma senza binari in vista, come sipario invisibile e opalescente. Ha fascino anche la soluzione inversa, cioè lo sfondo sabbiato con disegno trasparente-inciso. Con la tecnica della sabbiatura si possono lavorare lastre di vetro molto grandi e si può scegliere se realizzare il disegno oppure lo sfondo. Nel primo caso parliamo di decorazione "in positivo", nel secondo caso di lavorazione "in negativo". Nella foto: Bertolotto