Che cosa ne sarebbe di una cucina senza un buon forno da incasso? Lavabo, top/piano lavoro, tavolo da pranzo, mobili e pensili sono gli elementi di arredamento nei confronti di quali è più facile sbizzarrirsi in fatto di stile ed estetica compositiva, ma è bene ricordarsi che senza un buon forno anche la miglior cucina perderebbe gran parte del proprio appeal e della propria utilità. Pensate semplicemente a quante tipologie di preparazione dovreste rinunciare se non aveste a disposizione nella vostra stanza un simile elettrodomestico. I modelli più recenti sono quasi tutti elettrici e multifunzione, così da permettere la migliore esperienza possibile in fatto di funzionalità e possibilità cotture diverse.
Solitamente, i modelli multifunzionali di ultima generazione sono utilizzabili sia come i consueti forni statici tradizionali, sia come forni ventilati, spesso e volentieri anche con la funzione a vapore o microonde. In genere i programmi, selezionabili variano fra i 6 e i 9 (a seconda del prodotto e del range di prezzo), selezionabili in base al tipo di alimento che si vuole preparare e allo stile di cotture che si desidera seguire.
Grazie all’introduzioni di display digitali al posto delle più vetuste e obsolete rotelline, è inoltre possibile impostare con estrema precisone il metodo di cottura, passando da 30° a 350°C senza margini di errore e con la consapevolezza di aver impostato in maniera chirurgica la temperatura desiderata. Non è un affare da poco, soprattutto se si pensa che in questo modo diventa possibile intraprendere con più sicurezza anche preparazioni molto delicate, come la lievitazione della pasta o la preparazione dello yogurt.
I forni multifunzionali della Serie 8 di Bosch permettono di cucinare nella maniera più semplice e immediata possibile, grazie soprattutto al sensore PerfectBake - di cui tutti i modelli della serie sono dotati - che misura il grado di umidità delle pietanze infornate e regola automaticamente il processo di cottura, senza dover impostare manualmente il tipo di riscaldamento, la durata o la temperatura. Una peculiarità che vi permetterà di preparare ogni volta pietanze cotte a puntino, sia che stiate cucinando per voi, sia che lo stiate facendo per la vostra famiglia o per degli ospiti (con i quali è sempre piacevole fare bella figura). Inoltre, la termosonda PerfectRoast calcola la temperatura interna degli alimenti per garantire la miglior cottura. Come se non bastasse, questi forni sono anche pirolitici e si puliscono automaticamente (vedremo più tardi cosa significa in maniera più approfondita).
Che si tratti di haute cuisine o di cucina casalinga, un forno simile diventa uno strumento essenziale per preparare ogni piatto alla perfezione ed esaudire un sogno considerato quasi impossibile: permettere ai nipoti delle nuove generazioni di cucinare bene quanto le proprie nonne.
Come si sceglie il forno da incasso per la propria cucina? Le linee guida più importanti da seguire sono fondamentalmente due: l’estetica e la funzionalità. Un forno deve essere bello e deve funzionare non bene, ma benissimo. A livello esteriore dunque, esso deve adattarsi nelle forme, nelle linee e nei toni cromatici allo stile scelto per il resto dei mobili della cucina e calarsi in maniera coerente nella composizione d’insieme. Per quanto riguarda invece le qualità inerenti al suo funzionamento, c’è poco da dire: un forno deve lavorare bene. Questo vuol dire che deve essere efficiente, consumare meno energia (e quindi rientrare nella miglior classe energetica) e avere al suo interno il numero massimo possibile di funzioni e stili di cottura. Come abbiamo già detto, ormai la maggior parte dei forni è alimentata elettricamente; in più alcuni modelli sono dotati di particolari sistemi di isolamento che riducono al minimo la dispersione del calore. Questo vuol dire che il forno lavora meglio (perché il calore viene trattenuto tutto al suo interno) e consuma meno (perché non essendoci dispersione non ha bisogno di supplire alla percentuale di calore che andrebbe altrimenti disperso). Quest’ultima caratterista è molto importante anche per quel che riguarda lo stato di conservazione dei mobili entro i quali il forno è incassato: non disperdendo calore all’esterno, esso non andrà a rovinare e surriscaldare - con tutte le ovvie e spiacevoli conseguenze del caso - le altre componenti protagoniste dell’arredamento della cucina.
La linea forni da incasso multifunzione Defense di Samsung si caratterizza per la sua intuitiva interfaccia LCD touchscreen a colori da 4,6 pollici e per la sua tecnologica Wi-Fi, che permette addirittura di controllare l’avanzamento della cottura dei propri cibi direttamente dal proprio device, mantenendo umidità e temperatura costante. Il forno è inoltre dotato di GourmetVapour Technology, una raffinata innovazione che permette di equilibrare umidità e temperatura: quando la temperatura supera quota 100°C viene creato infatti un micro-vapore che arriva in ogni angolo all’interno del forno per mantenere costante quello che si presume sia il livello ottimale di umidità del cibo e delle pietanze inserite nell’apparecchio.
Abbiamo accennato in un paio di occasioni - rispetto alle diverse funzioni dei forni di ultima generazione - alla possibilità di selezionare la modalità di cottura a vapore. Proviamo allora a capire meglio di che cosa si tratti. Se siete degli esperti di cucina, o se negli ultimi tempi avete seguito con discreta attenzione almeno uno dei tanti programmi tv che hanno come tema principale la cucina, saprete benissimo come la cottura a vapore abbia guadagnato prepotentemente posizioni scalando la gerarchie delle modalità di preparazione degli alimenti sia per quanto riguarda una cucina gourmet da ristorante sia per quel che concerne uno stile più casalingo. Cucinare a vapore non è infatti prerogativa esclusiva di sapienti cuochi e chef stellati; è possibile replicare tale stile anche nella propria cucina di casa e avere un forno di ultima generazione, che abbia fra le sue funzioni quella a vapore, vi semplificherà di molto la vita.
La cucina a vapore è sana ed equilibrata, dal momento che permette di preparare i cibi conservando gran parte delle vitamine, delle proteine e dei sali minerali in essi contenuti, che andrebbero altrimenti dispersi durante la cottura. Dotarvi di un forno da incasso a vapore non vi servirà solo a sentirvi più alla moda facendo sfoggio del vostro prodotto, ma vi permetterà - soprattutto - di aggiungere ai vostri menu una serie di preparazioni molto semplici da eseguire e allo stesso particolarmente sane, nutrienti ed equilibrate dal punto di vista del valore nutritivo.
Miele propone alla propria clientela il modello XL DGC 6800, un forno a vapore dotato anche di altre utilissime funzioni, come il calore superiore/inferiore (per distribuire nella maniera che meglio preferite il calore sulla vostra pietanza) e il grill. Il forno è inoltre dotato di sonda termometrica, in grado di misurare la temperatura interna del forno e di informarvi sul tempo di cottura residuo. Il volume interno è di 48 litri e può contare sulla bellezza di 200 programmi automatici preimpostati.
Se fino ad ora ci siamo concentrati su una tipologia di cottura come quella a vapore - che potremmo definire più cool e “modaiola” - e su una serie di upgrade innovativi che guardano il futuro, adesso facciamo un piccolo passo indietro e poniamo la nostra attenzione su una modalità di cottura che non sarà forse all’ultimo grido, ma con la quale ciascuno di noi ha sicuramente una grandissima familiarità: quella a microonde. Negli ultimi decenni i fornetti a microonde hanno conosciuto una grandissima diffusione, diventando un elemento irrinunciabile nelle case di molti. Che si tratti di famiglie, single o ragazzi, è difficile fare a meno di un apparecchio del genere, che permette di cucinare e - soprattutto - riscaldare in poco tempo anche i cibi precotti. Non è un caso che i modelli più innovativi e avveniristici di forni da incasso abbiano deciso di aggiungere alle loro varie funzioni anche quella microonde, in modo da caratterizzarsi come prodotti ancora più completi ed evitare al cliente una spesa aggiuntiva per un piccolo apparecchio da affiancare al proprio forno principale. Meglio avere tutte le funzioni racchiuse in un unico prodotto.
È ad esempio il caso del forno multifunzione SF4604PMCNR della collezione Dolce Stil Novo di Smeg, che oltre alle 10 ricette personalizzabili e ai 50 programmi automatici preimpostati che vi faciliteranno nella preparazione delle vostre ricette, presenta anche la comodissima funzione microonde. Il volume interno è di 40 litri, può avere partenza programmata e fine cottura con spegnimento automatico.
Vantano una serie di programmi automatici di cottura preimpostati, ricette personalizzabili, display per regolare con precisione svizzera la temperatura e tecnologie che vi guidano nella preparazione equilibrando il tasso di umidità del forno e lo scorrimento dei timer. Ci manca solo che i forni da incasso si puliscano da soli per avverare il sogno di cuochi e cuoche di tutta Italia! Ebbene, tale sogno apparentemente impossibile può dirsi realizzato grazie alle nuove tecnologie pirolitiche autopulenti. Non è uno scherzo e - contando che pulire il forno è una delle operazioni più faticose, noiose e impegnative nella manutenzione della propria cucina - conviene aggiornarsi subito sui vantaggi di un apparecchio capace di gestire da sé la propria manutenzione.
Come funziona la tecnologica pirolitica di un forno? Questa innovazione, che è già molto diffusa in tutta Europa e promette di espandersi presto anche nel nostro Paese, consiste in un particolare processo chimico (detto appunto pirolisi) attraverso il quale ogni residuo viene ridotto i polvere in presenza di un notevole innalzamento della temperatura interna del forno, capace di arrivare a superare i 500°C senza che all’esterno vengano superati i 55°C. Per avviare questo meccanismo è necessario selezionare l’apposita opzione sul forno, che verrà poi gestita in maniera completamente autonoma dall’apparecchio. Per far sì che la pirolisi possa avvenire nella maniera più corretta, le pareti del forno vengono smaltate con una sostanza che, con l’innalzamento della temperatura, riduce allo stato gassoso tutto lo sporco all’interno del forno, non solo quello sulle pareti ma anche quello sulle griglie e sulle teglie. Ovviamente, durante tale processo la porta del forno è chiusa ermeticamente per ragioni di sicurezza; una volta terminato il processo autopulente, i gas vengono eliminati attraverso un filtro catalizzatore. Quando il forno potrà di nuovo essere aperto, ci penserà un apposito segnale acustico ad avvertire l’utente; in questo vengono rimosse anche tutte le ceneri derivanti dalla carbonizzazione. Esistono, di base, tre tipi diversi di pulizia: il primo, dura circa un’ora e serve più che altro a eliminare gli odori del forno, consentendo di procedere in breve tempo a una successiva cottura; il secondo dura un’ora e mezza circa ed elimina odori e sporco di media entità; il terzo livello di pulizia è quello più incisivo e interviene sullo sporco più ostinato, sulle bruciature e sugli eventuali residui di cibo.
I vantaggi della pirolisi sono presto detti: ci si guadagna in efficienza della pulizia - eseguita senza sforzo - e sulla possibilità di godere di un procedimento totalmente ecologico, senza utilizzo di prodotti chimici; il consumo energetico, peraltro, è minimo. Tra gli svantaggi va annoverata sicuramente la lunga durata del processo, che per forza di cose impedisce di utilizzare il forno per più cotture successive; inoltre, un forno pirolitico, visto l’optional in più offerto, avrà un prezzo maggiore rispetto a un forno tradizionale. Data la delicatezza dell’operazione di pulizia, conviene anche accertarsi di volta in volta di una serie di accortezze: ad esempio, prima di attivare il ciclo di pulizia automatica bisogna rimuovere con cura tutte le briciole eventualmente presenti nel forno, onde evitare la produzione di fumo eccessivo; allo stesso modo, è importante controllare che non vi siano residui di zucchero al suo interno (capita spesso nel caso di zucchero a velo caduto dalle torte), visto che questi potrebbero incollarsi al forno e sciogliersi a causa delle alte temperature del ciclo pirolitico, rovinando irreparabilmente l’apparecchio.
Aeg Electrolux può vantare all’interno della sua gamma prodotti un forno pirolitico autopulente BP 7314071 M, con capienza di 74 litri, ben 12 funzioni e regolazione e controllo elettronico della temperatura da 30° a 300°C.
Che differenza c’è tra un forno statico e uno ventilato? La differenza sta nella modalità di cottura. Il forno statico infatti riscalda il forno da sotto, da sopra o dai lati a seconda delle resistenze, mentre quello ventilato attiva una ventola aggiuntiva che permette al calore di circolare in maniera uniforme nel forno raggiungendo ogni angolo. Il risultato finale è quello di due tipi di cotture diverse che si adattano, come è lecito aspettarsi, a pietanze differenti. La cottura a irraggiamento del forno statico è più lenta e permette la cottura di una sola pietanza per volta (fanno parte di questa categoria tutti i forni a gas, nei quali il calore si irraggia peraltro solo dalla parte inferiore del forno, dove c’è la fiamma). Col forno ventilato la cottura è invece molto più veloce, con il flusso d’aria prodotto dalla ventola che disidrata la superficie dei cibi dotandoli di una crosticina croccante all’esterno, ma lasciando al contempo più umido e più morbido l’interno. Per questa peculiarità, questo tipo di cottura si sposa molto bene con pasta al forno, lasagne, arrosti, pollo, pesce al cartoccio o in teglia, verdure ripiene o gratinate, ma anche biscotti, crostate e dolci dal cuore morbido. Al contrario, la cottura statica è obbligatoria per tutte le preparazioni contenenti il lievito, che necessitano di una cottura più lenta e delicata, come nei casi di pane, pizza e focaccia.
Il forno elettrico F60 PRO XT/12 di Bertazzoni rientra nella classe energetica A ed è regolabile su 10 funzioni di cottura, fra cui quella ventilata e la lievitazione a bassa temperatura (opzioni perfette per tutti quei cibi che richiedono tempi più lenti e rilassati); inoltre, può vantare la presenza di manopole e interfaccia touch LCD con programmatore digitale e programmi di cottura pre-impostati.
Abbiamo parlato ampiamente delle sue svariate funzioni e delle infinite possibilità di cottura che vi regalerà un prodotto di ultima generazione. Parlando di cose più concrete e terra-terra, vediamo quali sono le misure standard di un forno da incasso. Si tratta di un argomento importante, anche perché nell’economia arredativa di una cucina è bene tenere fin da subito presente quale e quanto spazio lasciare per potersi dotare di un apparecchio moderno e funzionale. I forni da incasso - come tutti gli elettrodomestici di questo tipo - hanno delle misure standard che in questo caso sono di 60 centimetri per 60 centimetri. Al di fuori di questa dimensione “predefinita”, esiste però tutta un’altra serie di proposte delle varie marche che vanno ad accontentare necessità particolari a seconda dell’esigenze di spazio del cliente. La seconda misura più diffusa è quella 90x90 centimetri, ma esistono anche varianti da 55, 75, o 80 centimetri per lato. A livello di prezzi, il modello standard è, a parità di marca e funzionalità, il più conveniente.
Nel caso della serie FCO 4512 TM ME di Fulgor siamo di fronte a un modello compatto largo sì 60 centimetri, ma largo solo 45, con una capacità interna di 34 litri e in classe energetica A+. Il forno è regolabile su 14 funzioni, ha cottura automatica con ricettario preselezionato e modificabile.