Con l’arrivo della primavera si riapre il periodo della grigliate all’aperto, in compagnia di amici e parenti. Per ottenere una grigliata ad hoc, però, bisogna disporre di un barbecue di qualità. Sempre più persone scelgono un barbecue a gas con pietra lavica, per una serie di motivi più che validi:
Coniuga il riscaldamento a fiamma con le proprietà di diffusione di calore della roccia vulcanica, di conseguenza si ottiene una cottura uniforme e leggera e vengono esaltati tutti i sapori.
Aggiungiamo che la maggior parte dei barbecue a gas con pietra lavica è dotata di una griglia che si può regolare in altezza, di conseguenza è possibile modificare la distanza dalla fonte di calore in base al tipo di alimento. In foto il barbecue a gas con superficie di cottura in roccia lavica Expert Plus di Campingaz.
Cucinare utilizzando un barbecue a gas è come mettersi ai fornelli di casa: questo il maggior pregio. Il barbecue a gas è inoltre facilissimo da usare e da pulire, si riscalda velocemente, non dà il problema del fumo, non comporta grandi spese relativamente all’alimentazione. Ma è meglio un modello da appoggio o da incasso?
Soffermiamoci prima sui barbecue a gas da appoggio; nel prossimo paragrafo ci focalizzeremo su quelli da incasso. Dunque, i vantaggi sono i seguenti:
Difetti? Bisogna disporre di un appoggio solido e sicuro, in muratura o realizzato con un altro materiale adatto: questo non è un vero e proprio difetto, in realtà, ma una normale conseguenza. Inoltre è vero che la superficie di cottura è ridotta, ma in compenso si ottengono ottimi risultati. In foto il barbecue a gas da tavolo in ghisa di alluminio Q 2200 di Weber.
Passiamo adesso ai barbecue a gas da incasso, cioè a quei modelli progettati per essere inseriti in strutture fisse o integrati a un piano di appoggio (in quest’ultimo caso, ovviamente, bisogna creare un apposito foro). Sicuramente l’installazione richiede un po’ di impegno, tuttavia il gioco vale decisamente la candela.
Se infatti i barbecue da appoggio diventano anche complementi di arredo, i barbecue da incasso sono arredi a tutti gli effetti. Generalmente si lascia a vista soltanto la parte superiore, ovvero la piastra con i fuochi, ma non mancano modelli dotati di armadietti, che quindi offrono anche un spazio contenitivo.
I barbecue da incasso si collegano alla bombola del GPL o direttamente alla rete del metano, dunque non c’è il rischio che il combustibile finisca proprio mentre si è intenti a cucinare. La superficie di cottura è ampia e questo è ovviamente un grande vantaggio. Il materiale più utilizzato per la produzione di barbecue a gas da appoggio è l’acciaio inossidabile, massima garanzia di sicurezza. In foto il barbecue a gas da incasso (in acciaio inox, appunto) BIBQ1205H di Smeg
Quanto può costare un buon barbecue a gas? Dipende innanzi tutto dalla struttura: per quelli classici, trasportabili, in media la spesa va dai 300 euro agli 800 euro; per quelli da appoggio possono bastare anche 300-400 euro e quelli da incasso costano più o meno quanto i primi.
Sono, lo ribadiamo, cifre indicative. Che possono lievitare, e anche di molto, nel caso in cui il barbecue sia caratterizzato da una superficie di cottura molto ampia, sia dotato pure di un fornello laterale e/o di una griglia secondaria, magari di funzioni di cottura aggiuntive e altri plus come i comandi illuminati per operare agevolmente anche di sera.
Insomma, ce ne sono per tutte le tasche, e questa è senza dubbio un’ottima cosa. Se vi accontentate serenamente di un barbecue piccolo e portatile, sappiate che possono pure bastare 200 euro. In foto il barbecue a gas Alfa di Pla.Net Outdoor Cooking.