È decisamente eclettico il tavolo da cucina: ci si siede attorno per mangiare e chiacchierare, lo si usa come piano d’appoggio per preparare i cibi o anche per lavorare (utilissimo in periodo di smart working), studiare e giocare.
Per scegliere il tavolo da cucina perfetto, poche regole ma importantissime, a cominciare dalla forma e dalle misure.
Intanto, deve armonizzarsi con lo stile della cucina e/o del living in caso sia collocato in un open space.
Naturalmente, se la cucina è ampia, non ci sono problemi di misure che invece sono fondamentali per una cucina piccola in cui è praticamente vietato un tavolo grande che la riempirebbe del tutto.
Infatti, ogni commensale deve avere a disposizione almeno 60 cm di larghezza, considerando anche 80/90 cm per posizionare le sedie, permettendo con facilità spostamenti e movimenti, nonché 40 cm di profondità per mettere in maniera corretta piatti e bicchieri.
In linea di massima: se la cucina è piccola e stretta, preferire tavoli quadrati o rettangolari, che possono anche essere appoggiati a una parete, limitando l’ingombro. Meglio optare poi per un design lineare, minimale.
Se le dimensioni lo consentono, si possono tenere in considerazione i tavoli allungabili fino a 2 metri (o più) che raccolgono attorno da 8 a 10 persone.
Si allunga con prolunghe il tavolo Madrid di Stosa Cucine, gambe in ferro, guide e piano in nobilitato.
In cucina è la funzionalità che deve determinare qualsiasi scelta.
Per cui talvolta è possibile che il classico tavolo staccato dagli altri mobili non sia proprio la decisione giusta.
Sia per la grandezza dell’ambiente sia per una questione di design, molto spesso la soluzione è un tavolo, certo, perché rimane intatta la sua identità, piano d’appoggio e attorno a cui mangiare/preparare i cibi, ma che sia integrato a un’isola o a una penisola, prolungamento della struttura base della cucina stessa.
Si tratta di una alternativa che risulta davvero ottimale, poiché attualizza lo stile della cucina e regala un valore aggiunto: cucinare e radunarsi, famigliari e amici, mettendo insieme un arredo in cui sono moltiplicate anche le occasioni per conservare accessori, pentole, posate e così via per una buona organizzazione complessiva.
Nella cucina Antis di Euromobil il tavolo a penisola è rotondo e “parte” da un’isola centrale: si chiama Rondò, in alluminio e legno, accoglie fino a quattro persone.
Quando lo spazio in cucina è poco, un’alternativa al classico tavolo in centro stanza o appoggiato alla parete, è costituito dai modelli a scomparsa estraibili dalla struttura principale dell’arredo.
Sono elementi che risolvono in modo egregio il problema dei pochi centimetri a disposizione, poiché scomparendo e apparendo al bisogno, in modo semplice, permettono di avere una doppia funzionalità,
Stabilite forme, dimensioni, materiali e stile, bisogna capire come collocare il tavolo nella cucina, in maniera giusta per non determinare intoppi e che sia comodo e facilmente fruibile.
Se è possibile, è bene che sia esposto alla luce naturale.
Tra le soluzioni:
al centro della stanza, posizione classica ma possibile quando le metrature lo consentono, ricordando sempre che attorno ai vari lati del tavolo ci dovrebbero essere 80 cm almeno per muoversi agevolmente;
addossato a una parete, meglio quadrato o rettangolare, da allontanare quando servono altri posti;
integrato a un’isola centrale, in un open space, verso il living o a una penisola, fungendo così anche da elemento separatore tra i due ambienti (cucina e salotto) senza vera divisione.
Basic è un tavolo fisso in metallo verniciato opaco goffrato per la cucina contemporanea Frida di Arredo3, qui in una configurazione angolare.
Dopo aver valutato forma e dimensione del tavolo da cucina secondo lo spazio a disposizione, sottolineando la sua essenziale praticità, bisogna abbinarlo al resto dell’arredo, nello stile, nei colori, nei materiali.
L’obiettivo è creare: