spiegami un po meglio questa cosa, in dettaglio...che mi interessa veramentefarabj ha scritto:io non dovrei nemmeno dipendere da lui... (e' una vita che "lavoro" x una vecchiaia serena..........)
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Moderatore: Steve1973
sbaglio o ti sento polemica???Sandra75 ha scritto:Si, perchè è più faticoso scaldare una sedia in ufficio (come sto facendo io questa settimana) che occuparsi della famiglia.
Poi avete chiarito ampiamente che siete super efficienti a fare quello che faccio io, e oltre, in meno tempo e meglio di me, quindi è inutile continuare a parlarne.
Solo poche domande, per capire: come state?siete felici? Stressate? Soddisfatte? realizzate? E con i figli come va? Quanti anni hanno? Hanno fatto sesso prima dei 12 anni? Studiano? Sono felici? Sereni? E col compagno? Tensioni? Siete tutti pucci pucci? insomma....questo essere superefficienti ha delle controindicazioni ed è tutto oro quello che luccica? Oppure sono io a non capire niente e a perdermi il meglio?
ehm ho messo "lavoro" tra virgolette...dammispazio ha scritto:spiegami un po meglio questa cosa, in dettaglio...che mi interessa veramentefarabj ha scritto:io non dovrei nemmeno dipendere da lui... (e' una vita che "lavoro" x una vecchiaia serena..........)
ma all'inizio non si parlava sempl. di stare a casa potendoselo permettere?casimira ha scritto:qui è stato ipotizzato uno stipendio statalefarabj ha scritto: ... senza pretendere niente da nessuno se non dal marito..
Concordo, già avere il conto in comune...beh lasciamo perdere.sherezade ha scritto:Mi lascia perplessa l'idea che alcune di voi avete sul concetto d'indipendenza economica.
Per me non vuol dire avere accesso ad un conto in comune, una carta di credito con cui comprare senza chiedere permesso, oppure avere soldi per le scarpe di marca o per gli sfizi personali...
Per me essere economicamente indipendente significa che io guadagno dei soldi indipendentemente di mio marito.
Per come la pensano alcune di voi, se il marito non ci fosse, finita l'indipendenza economica. Allora che indipendenza e'?
ehehehesherezade ha scritto:Mi lascia perplessa l'idea che alcune di voi avete sul concetto d'indipendenza economica.
Per me non vuol dire avere accesso ad un conto in comune, una carta di credito con cui comprare senza chiedere permesso, oppure avere soldi per le scarpe di marca o per gli sfizi personali...
Per me essere economicamente indipendente significa che io guadagno dei soldi indipendentemente di mio marito.
Per come la pensano alcune di voi, se il marito non ci fosse, finita l'indipendenza economica. Allora che indipendenza e'?
chiaro che tutte crediamo di agire per il meglioSandra75 ha scritto:No, piera-bl, non volevo essere polemica.
Volevo capire se c'è un rovescio della medaglia oppure no.
Perchè qui mi sembrano tutti (compresa io) convinti di agire per il meglio e mi chiedo se qualcuno comunque fa una qualche fatica a vivere come ha scelto di vivere, se c'è una qualche controindicazione alle diverse scelte di vita.
Volevo sapere prima da voi, che lavorare tutte, mi pare di capire, dov'è che trovate difficoltà, se le trovate.
Poi vi dico delle mie, di difficoltà, se vi possono interessare.
Siccome non possiamo cambiare i diversi modi di pensare, almeno possiamo cercare di capire, no?
forse è in queste parole che io non mi ritrovo, anzi decisamente non mi ritrovoMio marito mi mantiene finchè è mio marito.
Guarda, su questo sono d'accordo.Sandra75 ha scritto:Bè, vi faccio l'esempio di mia sorella, sposata da 2 anni, con una bimba di 4 mesi.
Lei e il marito lavorano (lei ha un part-time) e hanno conti separati.
Se acquistano un mobile per la casa e lo mettono a rate (sul conto di uno dei due), l'altro si impegna a versare, mese per mese, il 50% della rata all'altro.
E allora qual'è la soluzione, se LAVORI come casalinga e non percepisci stipendio?il discorso del mantenere non fa per me, perchè per me chi lavora (e secondo me la casalinga lavora) non ha bisogno di essere mantenuta
Sandra...ma tu varamente vivi nel mondo delle favole!No scusa ma dopo questa te lo dovevo proprio dire...e poi non mi dire che non sembri una casalinga degli anni '50!Sandra75 ha scritto:Bè, vi faccio l'esempio di mia sorella, sposata da 2 anni, con una bimba di 4 mesi.
Lei e il marito lavorano (lei ha un part-time) e hanno conti separati.
Se acquistano un mobile per la casa e lo mettono a rate (sul conto di uno dei due), l'altro si impegna a versare, mese per mese, il 50% della rata all'altro.
Oh, per me è squallido!
Che famiglia è? La famiglia è condivisione, è comunione, tutto il contrario dell'individualismo. Secondo me.
Non parlo della convivenza, perchè è chiaro che li niente e nessuno, a parte te stesso, ti tutela. Ma se uno si sposa è per dividere la vita con l'altro finchè morte non li separi. Come puoi pensare di metterti da parte un gruzzoletto tutto tuo (sottraendolo alla comune amministrazione di una famiglia che, per metà, è anche tua) nell'eventualità del fallimento? Come fai anche solo a pensarci, al fallimento. Se ci pensi in partenza per me hai già perso. Poi i divorzi esistono, ma se ce lo metti in conto è più facile "arrendersi". Bò....io sono cattolica, per me il matrimonio è per sempre, almeno nelle intenzioni.
Poi in caso di divorzio comunque sei tutelata, bene o male. E in caso di divorzio io vorrei solo gli alimenti per il figlio, non per me, perchè lo trovo squallido e svilente, per una donna. Ma anche per un uomo.
Mio marito mi mantiene finchè è mio marito.
Sempre SECONDO ME.