#1514
da virtual
Tristezza e ribrezzo
A Genova son rimaste poche risorse, inutile dilungarsi sulle motivazioni. Tra le principali, se non la prima, c'è la realtà portuale, che mi dà di che vivere e che sotto certi aspetti spesso è anche una passione.
Il lavoro è complesso, quello d'ufficio è pieno di responsabilità (inteso sotto l'aspetto legale) che molti non conoscono neppure, quello materiale, svolto dalle maestranze, è invece pieno di rischi.
E' notizia di stamani l'ennesima morte bianca nel porto di Genova. Ho molti amici che lavorano nel porto e notizie del genere mi portano sempre a riflessioni. Tornando al titolo del topic, indubbiamente c'è la tristezza per quanto è avvenuto, ma c'è anche il ribrezzo.
Ribrezzo per una ambiente che a volte ti dà iniezioni di adrenalina, ti droga quasi che l'imbarco del signolo container sia la cosa più importante della tua vita per la prossima ora... tutta una visione alterata sin dall'inizio quando magari un cliente dall'altra parte grida fino ad insultarti perchè le cose non vanno come non devono, tu a tua volta tiri fuori i denti ed il giro continua. Così un giorno rischi di trovarti "dopato", cosicché una notizia di un fatto tragico ti sfiori solo per un secondo, perchè subito dopo stai pensando che a causa di questo, i tuoi contenitori oggi non partiranno ed avrai dei carichi a rischio. Ed il ribrezzo che mastichi per questo pensiero ti fa chiedere cosa sei diventato e quanta vergogna dovresti provare per sentirti ancora una persona nel senso compiuto del termine.
virtual
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non vi siete mai chiesti se io abbia un desiderio…
vorrei vivere una notte, anche una sola...