guggenheim ha scritto:Perchè? Non so, forse non hanno retto il confronto oppure non hanno trovato il tasto giusto.
Un problema molto presente, in questi casi, è che si tende a "idealizzare" il coniuge defunto...
Non solo, quindi, vivere di ricordi... ma anche di ricordi finti, imbellettati dal tempo, purificati dalla memoria.
Poi, ovviamente, nessuno sarà mai paragonabile all'uomo/donna divinizzato dal nostro ricordo....
EDIT:
aggiungo, in risposta a chi diceva che i figli "hanno bisogno di una nuiova mamma", che questo secondo me è sbagliato.
La nuova compagna del babbo NON è e non sarà mai la "mamma". Anzi, imporre ad un bambino piccolo di chiamare "mamma" un'altra donna, quando ancora ha il ricordo della sua vera madre, non aiuta certo a far accettare al bambino una nuova presenza femminile in casa.
Io penso che il rispetto dei propri figli debba venire prima del rispetto di se stessi.
è giustissimo pensare a rifarsi una vita, anzi, secondo me è proprio fuori discussione... Ma questo non deve essere "vissuto male" dai figli. I figli non devono, secondo me, vedere altre donne che entrano ed escono dalla camera del padre, altre donne che si permettono di imporre le loro preferenze, di litigare "proprio come faceva la mamma"... qui ci vuole una PROFONDA maturità da parte del padre, che deve far vivere ai figli questa sua "rinascita emotiva" nel modo più delicato possibile.
Inoltre, non è detto che tutti "guariscano" dalle ferite nello stesso tempo... magari, passati 5 anni, il padre avrà la forza di andare avanti, ma non necessariamente ce l'avranno anche i figli.
Credo che sia fondamentale vivere questi momenti insieme ai propri figli, con estrema sensibilità.
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe