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Per non dimenticare: stragi, orrori ed altro d'Italia

#1
io credo non si debba dimenticare

BOLOGNA: 2 agosto 1980

e neppure smettere di sperare che la verità e i perchè e gli obiettivi reali di questa strage vengano prima o poi chiariti, svelati, capiti

per noi, per i famigliari e per loro

ANTONELLA CECI anni 19
ANGELA MARINO "23
LEO LUCA MARINO " 24
DOMENICA MARINO " 26
ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA " 57
VITO DIOMEDE FRESA " 62
CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA " 14
ANNA MARIA BOSIO IN MAURI " 28
CARLO MAURI " 32
LUCA MAURI " 6
ECKHARDT MADER " 14
MARGRET ROHRS IN MADER " 39
KAI MADER " 8
SONIA BURRI " 7
PATRIZIA MESSINEO " 18
SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA " 34
MANUELA GALLON " 11
NATALIA AGOSTINI IN GALLON " 40
MARINA ANTONELLA TROLESE " 16
ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE " 51
ROBERTO DE MARCHI " 21
ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI " 60
ELEONORA GERACI IN VACCARO " 46
VITTORIO VACCARO " 24
VELIA CARLI IN LAURO " 50
SALVATORE LAURO " 57
PAOLO ZECCHI " 23
VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI " 23
CATHERINE HELEN MITCHELL " 22
JOHN ANDREW KOLPINSKI " 22
ANGELA FRESU " 3
MARIA FRESU " 24
LOREDANA MOLINA IN SACRATI " 44
ANGELICA TARSI " 72
KATIA BERTASI " 34
MIRELLA FORNASARI " 36
EURIDIA BERGIANTI " 49
NILLA NATALI " 25
FRANCA DALL'OLIO " 20
RITA VERDE " 23
FLAVIA CASADEI " 18
GIUSEPPE PATRUNO " 18
ROSSELLA MARCEDDU " 19
DAVIDE CAPRIOLI " 20
VITO ALES " 20
IWAO SEKIGUCHI " 20
BRIGITTE DROUHARD " 21
ROBERTO PROCELLI " 21
MAURO ALGANON " 22
MARIA ANGELA MARANGON " 22
VERDIANA BIVONA " 22
FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ " 23
MAURO DI VITTORIO " 24
SERGIO SECCI " 24
ROBERTO GAIOLA " 25
ANGELO PRIORE " 26
ONOFRIO ZAPPALA' " 27
PIO CARMINE REMOLLINO " 31
GAETANO RODA " 31
ANTONINO DI PAOLA " 32
MIRCO CASTELLARO " 33
NAZZARENO BASSO " 33
VINCENZO PETTENI " 34
SALVATORE SEMINARA " 34
CARLA GOZZI " 36
UMBERTO LUGLI " 38
FAUSTO VENTURI " 38
ARGEO BONORA " 42
FRANCESCO BETTI " 44
MARIO SICA " 44
PIER FRANCESCO LAURENTI " 44
PAOLINO BIANCHI " 50
VINCENZINA SALA IN ZANETTI " 50
BERTA EBNER " 50
VINCENZO LANCONELLI " 51
LINA FERRETTI IN MANNOCCI " 53
ROMEO RUOZI " 54
AMORVENO MARZAGALLI " 54
ANTONIO FRANCESCO LASCALA " 56
ROSINA BARBARO IN MONTANI " 58
IRENE BRETON IN BOUDOUBAN " 61
PIETRO GALASSI " 66
LIDIA OLLA IN CARDILLO " 67
MARIA IDRIA AVATI " 80
ANTONIO MONTANARI " 86


sito dell'associazione dei famigliari delle vittime della strage
http://www.stragi.it/index.php?pagina=vittime#aceci
Immagine
trasmissione RAI blu notte

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... b.html#p=0
Ultima modifica di difra64 il 02/08/11 13:34, modificato 2 volte in totale.
"Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce" B. Pascal
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Re: Bologna: 2 agosto 1980

#2
no, non bisogna dimenticare.

Ieri sera guardavo uno speciale raistoria sulla seconda guerra mondiale, hanno illustrato la strage di Sant'Anna di Stazzema; ero sconvolta dall'orrore del racconto, mi sentivo quasi male, ma ancor piu' sconvolgente era che fossi arrivata fino a ieri senza saperne nulla, non piu' del nome.

E' fondamentale che la conoscenza di ogni orrore sia condiviso da ogni generazione, per evitare di ripeterlo.
Immagine

Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

Re: Bologna: 2 agosto 1980

#3
non ricordo se esista un topic sulle atrocità da non dimenticare
forse questo potrebbe diventarlo

e con sgomento, oltre a dolore, credo, vedremmo quante stragi, tragedie, uccisioni qui, in italia non dovremmo dimenticare

così, come fatto da federinik, si potrebbe considerarlo un topic alla memoria di...

non un argomento leggero e da vacanza, sicuramente, come questi giorni suggerirebbero ma, purtroppo, queste cose succedeno durante anche i periodi che dovrebbero essere di spensieratezza
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Re: Per non dimenticare: stragi, orrori ed altro d'Italia

#4
sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema

http://www.santannadistazzema.org/sezioni/LA%20MEMORIA/

tratto dal sito:

L’armadio della vergogna
A Palazzo Cesi, palazzo cinquecentesco in via degli Acquasparta, a Roma, sede della Procura Generale Militare, affluirono, dopo la Liberazione, i fascicoli relativi a centinaia di crimini compiuti dai nazifascisti, nel periodo 1943 – 1945, ai danni di vittime civili.
Su quei fascicoli erano annotati i nomi delle vittime, i nomi degli assassini, le località dei crimini. Un’istruttoria per ogni fascicolo, un processo per ogni istruttoria. Se ne sarebbero dovute occupare le Procure Militari Distrettuali, destinatarie istituzionali di quelle carte.
Tutto invece rimase sepolto in quel palazzo. Non ci furono istruttorie, non si celebrarono processi. Tutto rimase avvolto nel silenzio: prove, testimonianze, nomi.
Nel maggio del 1994, per caso, a Palazzo Cesi, fu ritrovato un armadio, protetto da un cancello, chiuso a chiave, con le ante rivolte verso il muro. Era l’Armadio della Vergogna; conteneva un grande registro, con ben 2273 voci, su cui era annotato tutto quel che conteneva o aveva contenuto: 695 fascicoli; in 415 i nomi dei colpevoli.
Al numero 1 l’eccidio delle Ardeatine, con i nomi di Herber Kappler, Erich Priebke, e altri assassini che, grazie a quell’armadio, godettero di 50 anni di libertà. E così per i nazifascisti di Sant’Anna di Stazzema. Di Marzabotto, di Fivizzano, ecc.
Fu la ragion di Stato ad imporre l’occultamento di quei fascicoli. La motivazione fu quella della guerra fredda. Nel mondo suddiviso in due blocchi, la nuova Germania doveva entrare nella Nato, come baluardo contro l’avanzata sovietica. Si preferì tacere i crimini commessi dal nazismo ed aprire una nuova pagina.
Ma ancora oggi sono troppe le domande rimaste aperte, come ferite profonde nell’intera nazione: chi dette l’ordine dell’occultamento? Chi si assunse quella drammatica responsabilità? Chi chiederà perdono a nome dello Stato per questa colossale ingiustizia?
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