stefanonet ha scritto:non mi piace l'idea di questa presunzione dell'acquirente. Io faccio tutt'altro lavoro ma giornalmente mi capita di imbattermi in utenti che vogliono convincermi di saperne più di me in quello che è il mio lavoro.
Benissimo...una volta mi ci scontravo, oggi ho imparato a dargli il contentino col sorriso sulle labbra e poi destinarli inevitabilmente per loro scelta ad una serie di disguidi e disservizi. Però sono cordiale e tutti mi dicono "grazie" e io non litigo più con nessuno. In pratica ho smesso di dare le perle ai porci e a sprecare il mio tempo a cercare di far capire le cose a chi non vuole capire.
Tutto questo per dire che secondo me la presunzione non paga, io preferisco avere un rapporto onesto e cordiale con il mio mobiliere (in questo caso) perchè la conclusione di un affare deve essere soddisfacente per entrambi, e perchè generalmente faccio mille considerazioni su un acquisto faccio confronti e giro parecchio ma non parto dal presupposto che colui/colei che ho di fronte mi stia fregando come è tipico degli Italiani.
questo si dice trattare, ed è giusto il tuo approccio, come spesso mi capita.
Certo partire dal fatto che, visto che si stacca un aassegno, si sia in grado di poter dare delle condizioni non è prorpio il massimo per ottenenre un servizio migliore.
E' ovvio purtroppo, che molti colleghi, pur di vendere (e vendere male) accettano tutto, e le motivazioni possono essere molteplici.
Tanto di cappello a chi ha un approccio come il tuo.
Lo ripeto, speso, ho l' impressione che molti soffrano di istinti repressi, sul lavoro, nella vita, e come si ha la possibilità di ricattare un fornitore, un artigiano, l' occasione nnon se la fanno mancare.
Con il per favore e la collaborazione si ottengono molte cose, se poi non si ottengono, allora si inizia a parlare arrabbiati.
Personalmente, chi mi rispetta, capisce gli eventuali errori, non parte da un atteggiamento di supponenza, da parte mia, avrà il 120% del mio impegno, pur mantendeno i propri diritti senza dover passare per "scemo".
sul forum molti forumisti tornerebbero da mobilieri dove hanno avuto magari qualche inconveniente (a tutti capitano errori, ma a sentire molti ci sono solo fenomeni, che non sbagliano mai, ma qui si entra in un altro discorso) ma il mobiliere si è comportato in modo degno.
Il discorso, per quello che riguarda gli eldom, se un cliente mi chiede l' intastallzione la si fa a patto che il tempo che ci metto per l' installazione mi sia retribuito, vorrei capire il perchè glieli dovremmo montare noi, dandolo per scontato.
Lo ripeto: se gli eldom vengono acquistati da altri fornitori, come minimo è d' obbligo anche la richiesta di un servizio di installazione, coem viene richiesta anche dal mobiliere.
Il fornitore non fa il montaggio? bella forza li vendo anche io gli eldom a quei prezzi, li vendo frnaco negozio, o li appoggio in casa e me ne vado.
Chieddete al servizio di assistenza di montarli.
Alla fine se chiedete il montaggio al mobiliere, è perchè riconoscete che certi lavori li possono fare i mobilieri, e non altri, perchè il rischio a carico del cliente è troppo alto, e allora perchè questo rischio se lo deve afforntare il mobiliere, senza alcuna remunerazione?
I costi delle cucine son troppo alti? sono troppo alti, ma la conocrrenza permette un minimo di competizione sui prezzi, l' importante è avere coscenza di quello che si deve ricevere, e soprattutto da chi.