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Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#1
Ciao a tutti. Questo è il mio primo post.
Ho guardato un po' il forum e ho già trovato qualche info sulla demotica, ma i post risalgono a diverso tempo fa (per quel che ho trovato io).
Allora.. stiamo ristrutturando una ex-stalla e la stiamo ampliando di 1 stanza. In totale saranno circa 80-90 mq, con sala e cucina assieme e 3 camere + 2 bagni. Poi abbiamo un giardino abbastanza grande dove verrà messo un cancello motorizzato e pensilina con impianto fotovoltaico dove sotto ci sarà il ricovero per l'auto.
Non esiste alcun tipo di impianto. Vorrei chiedere se ritenete un impianto demotico valido e cosa consigliate non ho ancora idea dei costi, ma leggendo mi par di capire che siamo arrivati a impianto completo, ad avere un costo del 25-30% in più' rispetto ad un impianto normale
Al momento abbiamo montato 2 velux sul tetto (ho letto che ci sono dei problemi per integrarlo con Myhome). Poi abbiamo 2 persiane motorizzate e forse verrà messa una tenda motorizzata.
Metteremo un cancello motorizzato e magari un paio di luci di cortesia vicino alle scale prima di entrare. Nella scala interna che porta al secondo piano vorrei mettere delle luci a led con sensore che si accendono quando si sale.
Il riscaldamento sarà elettrico (visto che mettiamo il fotovoltaico) e solare, ma vorrei predisporlo anche per il gas ed useremo un camino con circolo aria calda nelle stanze. Forse metteremo anche la predisposizione per il condizionatore
Infine mettere un allarme. L'impianto di diffusione non ho ben capito come funzioni.
Le mie domande sono (alcune forse stupide)
- L'impianto di domotica è utile effettivamente? a parte i vantaggi indicati da chi li vende..
- E' affidabile? mio padre ha un po' paura che possano partire spesso teleruttori o centraline.
- E' possibile acquistare il software per programmarsi in futuro i pulsanti?

Io vorrei aprendo il cancello, accendere le luci del garage e magari quelle delle scale per salire in casa, quando si esce mettere l'allarme e far chiudere tutto (valvole gas, acqua ecc) e anche il riscaldamento, quando si entra, far accendere la luce della sala e l'eventuale riscaldamento se siamo sotto i gradi. Inoltre una cosa che vorrei è poter accendere le luci in maniera soffusa se ci si deve alzare di notte per andare in bagno o cucina a bere senza dover imprecare perché non si sa dove si finisce. Inoltre è possibile ottimizzare i consumi? (staccare alcune prese quando assorbono poco tipo led tv, ora lo faccio a mano quando esco di casa).

Voi che cosa consigliate? non vorrei impianti troppo complessi, l'importante è che non si scoppiano subito

Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#2
la domotica secondo me è una gran cosa.....ma deve piacere.....cioè io che sono amante della tecnologia, ci impazzisco....di contro a chi gliene frega poco, magari non ci stà nemmeno a far caso!!

Io volevo metterla a casa mia, ma gli impianti li avevano già fatti nel momento in cui l'ho scelta, e considerando i costi della domotica, e il dover modificare l'impianti esistenti, ho lasciato perdere....se però gli impianti li devi sempre fare, io ti consiglio di metterla.

sostanzialmente si può fare tutto con la domotica, e anche li ci sono vari livelli di automazione naturalmente......dalla gestione delle persiane motorizzate o le tende, alla gestione del risparmio energetico etc. etc.

Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#3
la domotica serve per poter implementare sensori con varie utilità.
A es. sensori temperatura intern/esterna, umidità, rele' possono gestire hvac dell'abitazione.
Il sensore solare ad esempio unito al sensore temperatura puo' controllare le tapparelle per l'apporto solare passivo ... ecc ecc
Mettere un sistema domotica per sostituire la funzione dell'impianto elettrico tradizionale mi sembra abbastanza inutile.
Un impianto domotico costa un 40-50% in + rispetto a quello tradizionale.
L'implementazione con vari sensori (opportunamente installati per assolvere funzioni determinate) costa un ulteriore 35-45% rispetto all'impianto domotico base.
Inoltre hai a che fare sempre con dispositivi elettronici avanzati che sono + soggetti a rotture!

Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#4
Salve io come operatore del settore vorrei darle qualche consiglio (opero in questo settore 15 anni sia nel campo civile, industriale che terziario) senza cercare ne di forzarla ne di scoraggiarla in nessun modo in qualche direzione.
Anche perchè Le posso dire che il più grande flop, per chi opera nel settore, è non saper individuare le esigenze del cliente e/o allo stesso tempo deluderle alla fine della realizzazione dell'impianto.

Come prima cosa consiglio innanzitutto di continuare a redigere l'ottimo elenco delle proprie esigenze, che ha già iniziato a fare in modo molto dettagliato, tenendo conto di tutti gli aspetti che possono interessarLe a livello di automazione che potrà essere in seguito ad un evento (ad esempio inserimento allarme totale che equivale ad un uscita dalla propria casa disattiverò tutti i carichi, chiuderò l'elettrovalvola dell'acqua, spegnerò le luci ecc...) che su base temporale (dopo le 22.00 di sera il sensore di presenza nel corridoio notte accenderà i Led segnapasso in modo da consentire, a chi transita nel corridoio, di avere visibilità, ma allo stesso tempo non disturberà chi occupa le altre camere e magari dorme a porta aperta) Gli esempi fatti sono stupidi ma sono i primi che mi sono venuti in mente.....

Gli impianti oggetto di queste interazioni possono essere:

clima, sicurezza (antintrusione, allagamento,gas, rilevazione fumi ecc..), illuminazione, risparmio energetico, controllo carichi, audio, video ecc..

Poi da lì mi rivolgerei a qualcuno del settore per cercare di capire in base alle mie esigenze quali possono essere i costi valutando diverse proposte e soluzioni.

Inoltre supponiamo che le sue esigenze rimangano quelle che ha elencato nel suo post, Le posso dire che le funzioni che ha elencato potrebbero essere gestite anche con un impianto di tipo tradizionale con il grosso svantaggio di non poter modificare nulla da programmazione se non da cablaggio con differenti costi, se avesse la necessità, abitandoci di modificare qualcosa!

Ulteriore informazione: rimane sempre difficile dare una percentuale di costo in più specie per chi lo ha fatto precedentemente: tutte le abitazioni sono diverse e soprattutto sono diverse le esigenze di chi le possiede e avendo realizzato decine di strutture le posso dire che è difficile dare una percentuale ma solamente un costo delle varie funzioni nel caso specifico.
Chi opera nel settore in modo professionale, sa che vige una specie di regola, in merito ai costi, rappresentata da un grafico dove vengono equiparati i costi delle 2 tipologie di impianto: tradizionale e domotico in base alle funzioni. Il costo di quello tradizionale quando le funzioni sono esasperate costa più del domotico per ovvi motivi di complessità nel cablaggio e predisposizioni.

Pertanto il consiglio è di valutare bene le proprie esigenze e valutare i relativi costi: tenendo conto che per avere una funzione ci possono essere diverse soluzioni con costi molto differenti.

Un consiglio rimane quello di predisporre comunque tutto (diffusione sonora, multiroom, distribuzione audio-video, rete dati ovunque, eventuali elettrificazioni per tende e/o persiane ecc..), le canalizzazioni rimangono un investimento nella struttura di cui potrà beneficiarne negli anni futuri in qualsiasi momento senza dover ricorrere per forza di cose a soluzioni wireless (audio, video, rete, antintrusione ecc..) dove possibile (non nel caso delle motorizzazioni o punti dove sia necessario avere una sorgente di alimentazione elettrica........)

Tenendo conto della normativa tecnica di riferimento, per quello che è il settore civile, Le ricordo che da Settembre scorso è entrata in vigore la nuova norma 64-8 che prescrive dei livelli I-II-III (e sottolineo che l'installatore per certificare l'impianto è dovuto al rispetto almeno del I° livello) con prestazioni differenti, dove per avere il III si devono avere anche alcune funzioni domotiche base (anche se qui ci sarebbe da aprire un bel discorso rispetto ad alcune funzioni ritenute domotiche).
Pertanto avere certificato un impianto di III livello potrebbe essere un ottimo valore aggiunto alla struttura.

Sempre in materia di Norme, Le faccio presente che la norma UNI 15232 prevede per la certificazione Energetica della propria abitazione in classe A,B,C che ci sia un impianto domotico dotato di determinate funzioni e supervisore (la norma è molto ben fatta ed articolata e pertanto mi sono tenuto ad un breve svilimento) che è già stata recepita dalla Regione Emilia Romagna e dovrà esserlo anche dalle altre.

Ho spaziato un pò su vari aspetti per far capire che il tema potrebbe essere complesso ma allo stesso tempo lineare (grazie alle normative di riferimento), non sono entrato in tema di protocolli perchè lì si potrebbe aprire uno scenario ancora più vasto.

Spero di averle dato qualche consiglio in più!

Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#6
Io ho un sistema MyHome BTicino e mi sento di darti alcuni consigli e pareri a riguardo.

Sono dei buoni sistemi, con un'affidabilità buona. Ovviamente dove c'è un maggior numero di componenti (e nel caso di un sistema domotico complesso ce ne sono davvero tanti) le possibilità di rottura sono superiori, da lì non si scappa. Lo ho da troppo poco tempo per darti un parere personale su questo purtroppo.

Se vuoi utilizzare le prese elettriche comandate per accendere e spegnere gli elettrodomestici per ridurre i consumi di notte o quando sei fuori casa, ti consiglio di progettare molto bene l'impianto in modo da sapere già in anticipo quali saranno le prese che avranno bisogno di essere comandabili a tal fine. Poi potrai sicuramente apportare qualche modifica in seguito, ma non è pensabile in una casa grande, a meno di investimenti davvero importanti, rendere fin da subito tutte le prese di casa comandabili. Basterebbe solo quello a comportare un raddoppio secco del costo dell'impianto.

Quindi bisogna avere le idee il più chiare possibili fin da subito.
Potresti ad esempio predisporre in zona tv due prese differenti, una comandata ed una no, così poi collegherai una ciabatta per ciascuna e avrai la possibilità di scegliere cosa si deve spegnere e cosa no quando esci di casa. Devi ricordarti infatti che non tutte le cose vanno spente sempre e comunque quando esci di casa, ad esempio un decoder mySky che deve registrare una trasmissione tv mentre sei fuori casa!

Importante prevedere dele canaline vuote che raggiungano alcuni punti della casa dove in futuro potresti avere bisogno di aggiungere dei sistemi, sensori, ecc...
Ad esempio se prevedi di poter mettere delle tende motorizzate, fai portare le canaline per la 230V e quella per il bus della domotica (o per i due fili del motore, che raggiungeranno poi il bus domotico in qualche scatola di derivazione ) nel punto in cui prevedi di mettere il motore delle tende.

Anche se prevedi di volere un sensore per il vento, per il sole, ecc... predisponi le canaline.

Fai portare anche le canaline per avere un termostato in ciascun ambiente della casa, per poter avere una gestione ottimale del riscaldamento.

Per individuare il movimento delle persone per accendere le luci che vuoi automatizzare puoi utilizzare gli stessi sensori volumetrici che utilizzerai anche per l'allarme.

Per il velux non conosco le problematiche di cui parli tu, ma se anche dovesse esserci qualche problem tecnico a comandarlo in modo standard, un bravo installatore della domotica non può avere problemi ad integrarlo.
E' per questo che io consiglio vivamente di far realizzare l'impianto ad una persona specializzata in quello specifico sistema domotico piuttosto che ad un generico elettricista che non lo ha mai visto o solo marginalmente.
Un lavoro fatto bene richiede capacità da integratore di sistemi che un elettricista non sempre ha.

Ci sono poi degli accorgimenti importanti nella realizzazione di un buon impianto elettrico che secondo me, pur non facendo parte del "mondo domotica" (e quindi pur non essendo di moda) non andrebbero mai trascurati. Ad esempio la protezione dell'impianto dalle sovratensioni. Mettersi in casa un costoso impianto domotico, magari una tv da migliaia di €, una costosa vasca idromassaggio, ecc... e poi non spendere qualche soldo per proteggere in modo eccellente l'impianto è secondo me un grave errore. In questi casi consiglio di evitare i più economici sistemi forniti da BTicino o altri fornitori del sistema domotico, cercando invece prodotti più professionali forniti da ditte specializzate in questo specifico settore. Ad esempio la Dehn, ma ce ne sono anche altre.

Un impianto va pensato come risposta alle proprie esigenze, e quindi non sempre la domotica è la risposta giusta. Va sapientemente mescolata con soluzioni anche più tradizionali, ma che vanno dritte al punto.

Consiglio di mettere un modulo per scenari all'ingresso (o a ciascun ingresso ,se più di uno) dell'appartamento (ma se già c'è il touchscreen in quel punto allora può bastare quello) e presso uno dei comodini della stanza matrimoniale.

Comandare la chiusura di gas e acqua è utile. Per il gas lo consiglio vivamente e credo che non ci siano problemi ad interfacciarsi con l'elettrovalvola che solitamente viene comunque installata per lo spegnimento in caso di perdita rilevata dal sensore di perdita gas.
Per l'acqua può essere costosetto il sensore antiallagamento + l'elettrovalvola, specialmente se i punti in cui chiudere l'acqua sono molti. Si può optare per chiuderla a monte dell'impianto, ma anche in questo caso non è detto che sia quello che si vuole: potrebbe essere interessante lasciarsi comunque la possibilità di far andare la lavatrice quando si è fuori casa, questo dipende dalle proprie abitudini. In quel caso o non si chiude l'acua in tutta la casa, oppure invece di predisporre un'unica elettrovalvola monte dell'impianto, se ne devono predisporre varie nei vari punti di utilizzo. Escludendo ovviamente i vari rubinetti della casa, limitandosi invece a lavatrice, lavastoviglie, ecc.

Per le luci di cortesia (quelle per orientarsi nella notte senza recare diturbo a chi dorme) puoi optare o per delle luci apposite segnapasso che vengono accese, grazie alla domotica, al posto delle normali luci del corridoio, oppure per aggiungere un dimmer alle normali luci, che la domotica regolerà diversamente di giorno e di notte.

Mi raccomando poi di prestare attenzione alle dimensioni del quadro elettrico. Un sistema domotico complesso, pensato magari per espandersi nel tempo, ne richiede uno molto più grosso. Se l'installatore opta per un impianto "tutto accentrato nel quadro" serve un quadro enorme (a questo punto è consigliabile il "flatwall", un quadro elettrico a tutta altezza, costosetto), altrimenti (in caso di impianto distribuito) ne serve uno semplicemente grossino, ma economico. Saranno in quest'ultimo caso un po' più invasive le scatole di derivazione (non che spariscano nell'altro caso eh, sia chiaro).

Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#9
Anch'io ho cominciato a informarmi sulla domotica, vedo che sta diventando un argomento di interesse comune e che tra l'altro ci sono delle novità continue. Ti consiglio di chiedere informazioni e guardarti in giro anche sulle cose nuove, ho visto l'impianto domotico Hei di Came (quelli dei cancelli automatici) http://www.came.com/hei/ molto interessante! L'azienda è molto affidabile sulle automazioni, mio padre in azienda ha i cancelli Came perché dice che sono gli unici che non danno problemi (la chiama la Volvo dei cancelli :D ) e in effetti questo Hei mi pare una cosa molto ben fatta, impianto a moduli espandibile e componibile, controllo in remoto via smartphone ...che fa la differenza in questo caso è cmq l'affidabilità del marchio visto che ha degli standard di qualità molto alti.

Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#11
di fatto la domotica "classica" è già superata.
Gli assistenti vocali (Amazon, Google, ecc.) consentono l'integrazione con tutte le tipologie di prodotto senza la necessità di un "intermediario". Tutto diventa molto semplice, armonico e integrato.
Certo la gestione delle informazioni diventa un argomento molto critico a livello globale, ma la strada è segnata.
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Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#12
In effetti tutti questi dispositivi a riconoscimento vocale stanno cambiando le regole del gioco. Il punto però credo sia trovare delle periferiche che facciano tutte le cose domotiche che vogliamo ma che funzionino con diversi sistemi, così da non essere legati a una sola piattaforma, Amazon, Google, Apple o altro che sia.
In ogni caso un'app dalla quale comandare tutto da remoto è indispensabile.
Un mondo in piena evoluzione.

Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#14
Br1bn ha scritto:il my home versione "smart" ha il gateway che funziona un po' con tutto, motivo per cui l'ho scelto
è comunque un approccio superato... fino a quando arriveremo alla lettura del pensiero la voce resta il sistema di impartire comandi più immediato, pratico, veloce e naturale.
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Re: Impianto domotica, consigli su MyHome e affini

#15
elise ha scritto:
Br1bn ha scritto:il my home versione "smart" ha il gateway che funziona un po' con tutto, motivo per cui l'ho scelto
è comunque un approccio superato... fino a quando arriveremo alla lettura del pensiero la voce resta il sistema di impartire comandi più immediato, pratico, veloce e naturale.
si ma i vari Google Home e Alexa, non sono per la domotica vera da utilizzare in casa. Vanno bene come interfaccia, ma essi non gestiscono niente. Manca tutto il lato hardware, e loro si interfaccia con i dispositivi finiti come le lampadine wifi della philips o altre marche, tantissimi altri prodotti di questo genere, ma usando queste cose (soprattutto le lampadine) non sono più utilizzabili i comandi delle classiche pulsantiere al muro. Non si può sempre e solo comandare la luce vocalmente, soprattutto in orari dove la gente dorme, ci sono figli piccoli e tante altre situazioni.

Oppure l'hardware che si può utilizzare all'interno dell'impianto elettrico sono i Sonoff oppure Shelly, dei dispositivi che vanno installati nei frutti, collegati all'impianto elettrico e danno la possibilità di usare sia la classica pulsantiera sia uno smartphone o assistente vocale. Ma anche qui è una gestione approssimativa della domotica, senza un software centrale per organizzare il tutto. Controllare i carichi elettrici e tantissime altre cose. Oltre al fatto che se non sbaglio i Sonoff e Shelly non sono a norma.

Gli assistenti vocali sono una ottima interfaccia ad un impianto di domotica seria, già funzionante, pensata e creata da gente esperta.