faby80 ha scritto:Ciao Woodstock, la questione in realtà può sembrare contorta..provo a spiegarla interamente.
Io e il mio fidanzato andremo ad abitare in una casa, il cui proprietario attualmente è suo padre, quindi lui dovrebbe passarla al figlio attraverso donazione.
La nostra intenzione era chiedere un finanziamento per poterla arredare, ma ci chiedevamo se non fosse più conveniente (sul piano dei tassi e delle detrazioni) un mutuo finalizzato all'acquisto, anche se, i realtà, la somma la utilizzeremo per l'arredamento.
Spero di essere stata un tantino più chiara
Grazie e buona serata
Allora: se tuo suocero fa una donazione dell'appartamento al figlio, il mutuo che lui potrà chiedere per arredarla sconterà l'imposta del 2%. In più, essendoci una provenienza per donazione, la banca gli creerà problemi per dargli il mutuo (alla fine in genere lo danno, ma facendo un'assicurazione per garantirsi che naturalmente fanno pagare al mutuatario.
Secondo me sarebbe più conveniente fare una vendita da padre a figlio, con pagamento del prezzo tramite il mutuo prima casa (imposta 0,25% invece che 2%), mutuo che fra l'altro il tuo fidanzato si potrà scaricare. Al limite, visto che poi i soldi del mutuo saranno utilizzati da voi e non dal padre che vende, chiedete al notaio di mettere i testimoni nell'atto di vendita, in modo da salvaguardare la validità dell'atto anche nel caso fosse dimostrata la vendita simulata per mancanza di passaggio di corrispettivo.
La differenza di imposte che voi pagherete facendo una vendita anziché una donazione, sarà del 3% sul valore catastale (logicamente, sempre che il tuo fidanzato possa richiedere i benefici prima casa). Il valore catastale lo ottieni moltiplicando la rendita catastale (che trovi sul certificato o visura catastale) per 115,5.
Per esempio, se la rendita catastale fosse 200,00 euro, per la compravendita rispetto alla donazione pagheresti in più 693 euro.
Spero di essere stato chiaro.
Ciao