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Smontare e riverniciare cucina: vale la pena?

#1
Buongiorno a tutti, ho una cucina l'Ottocento modello Cotton che ormai è fuori produzione. Non troverete nemmeno le foto in rete, c'è solo un modello molto country con profili rossi, mentre invece la mia ha le ante color avorio, semplici.
Però mi ha stufato, perché all'epoca mi piaceva di più il genere country e le ante presentano una lieve anticatura, cioè una patina marroncina lungo il telaio, appena appena accennata.
Inoltre quando me l'hanno montata non hanno fatto un bel lavoro (fosse stato adesso, gliel'avrei tirata dietro) e sono rimaste delle ammaccature e dei segni, che sono lì da sempre.
Per il resto la cucina è perfetta, ma ovviamente - essendo classica - non ha nessuna attrezzatura al suo interno. Ante e pensili, niente di particolarmente funzionale.
In più, della mia cucina sono orrende le piastrelle: anche lì, avrei dovuto reagire subito e farle togliere, ma ai tempi non l'ho fatto. Sono messe sui tre lati, e sono posate male. Il colore è bianco.
Da sempre ho pensato a soluzioni per coprirle ma avendo anche le parti laterali è praticamente impssibile. L'unica cosa da fare è smontare la cucina e spaccarle via.

A questo punto mi chiedo, se faccio questo lavoro e tolgo la cucina, varrebbe la pena di farla riverniciare di color avorio senza più anticatura, per svecchiarla un po'?
O mi costerebbe quanto comprarne una nuova di fascia più bassa?
Mi spiacerebbe buttare una cucina del genere, ma tra la mancanza di attrezzature interne e il colore m'ha proprio stufato.
Il nostro mobiliere di fiducia sconsiglia la riverniciatura, per via del fatto che bisogna smontare tutto. Ma se io la smontassi già per cambiare le piastrelle...

Qualcuno ha dei suggerimenti?
Grazie.