Concordo, tristemente.
Peraltro non comprendere la differenza tra "venditore" (di fumo magari) e "rivenditore" (cioè generico concessionario generalmente di diverse marche che, tramite la propria professionalità e la propria reputazione, si fa in un certo senso "garante" della qualità dei prodotti che vende agli occhi del cliente), che può essere, sì, anche un semplice venditore improvvisato ma fortunatamente più spesso è un arredatore con decenni di esperienza (magari familiare) se non addirittura un architetto.. e non comprendere, perciò, che la stessa marca proposta attraverso un progetto orribile e non funzionale (e magari montata pure da cani) determina un effetto finale completamente diverso dalla stessa identica cucina studiata su misura per l'ambiente in cui sarà montata e utilizzata..
Se sfuggono questi aspetti mi arrendo..

Ciao "anya"
Forse può esserti utile leggere ciò che ho scritto (mi scuso con gli altri forumisti per l'auto citazione)
non molto tempo fa.

"Dunque....per quanto mi riguarda il progetto è l'elemento fondamentale .E' nel progetto che si tengono conto le necessità del cliente e dello spazio a disposizione.Il prodotto è l'elemento con cui si va' a realizzare il progetto pertanto rappresenta il passaggio successivo.Raramente,ma può accadere,il prodotto con alcune sue peculiarità, può introdurre delle varianti estetico /funzionali al progetto ma certamente introduce l'elemento costo!La complessità del progetto unita a quella del prodotto può comportare un fase di montaggio più o meno impegnativa in questo caso rimane fondamentale,già in fase progettuale,prevedere possibili complessità e, in sinergia con il fornitore che provvederà ad inviare eventuali schede di montaggio, giungere preparati a questa fase IMPORTANTISSIMA!!
L'elemento costo non può essere una discriminante sia per il progetto che per il montaggio:una cucina funzionalmente sbagliata e montata male verrà,giustamente, sempre contestata a prescindere dal suo costo!La qualità dei materiali con cui è realizzata rappresenta invece l'elemento variabile poiché dipende dal rapporto qualità/prezzo che il prodotto stesso ha!Molte volte i problemi nascono da aspettative,da parte del cliente finale,che vanno oltre questo rapporto.I produttori "tarano" il costo del loro prodotto in base ai costi sostenuti per realizzarlo ed in questo costo compaiono innumerevoli voci che 'per brevità,non sono qui ad elencare,pertanto è sbagliato attendersi da un prodotto che costa 10 ciò che è presente in un prodotto che costa 20.
Un prodotto "basico" se ben pensato e ben montato può certamente alzare la percezione qualitativa della realizzazione
e questo è compito del punto vendita e di chi vi opera, gratificando così il cliente finale.Certo,parliamo di percezione...è ovvio che alcune "mancanze qualitative" del prodotto, anche se ben celate,rimarranno ....
Anche su quest'ultimo punto il ruolo del punto vendita,in sinergia con il produttore, può svolgere un'utile funzione:informare il cliente sull'uso corretto del mobile,sulla sua manutenzione e pulizia.
Concludendo...il ruolo del punto vendita è come sempre centrale,fondamentale.E' "lui" che esegue la progettazione e che segue tutte le fasi della realizzazione.E' "lui" che sceglie i prodotti conoscendone limiti e pregi e che pertanto deve saper consigliare .....il cliente deve capire ciò che è giusto chiedere o pretendere."
ciao
cla56

bubamara98 ha scritto:Concordo, tristemente.
Peraltro non comprendere la differenza tra "venditore" (di fumo magari) e "rivenditore" (cioè generico concessionario generalmente di diverse marche che, tramite la propria professionalità e la propria reputazione, si fa in un certo senso "garante" della qualità dei prodotti che vende agli occhi del cliente), che può essere, sì, anche un semplice venditore improvvisato ma fortunatamente più spesso è un arredatore con decenni di esperienza (magari familiare) se non addirittura un architetto.. e non comprendere, perciò, che la stessa marca proposta attraverso un progetto orribile e non funzionale (e magari montata pure da cani) determina un effetto finale completamente diverso dalla stessa identica cucina studiata su misura per l'ambiente in cui sarà montata e utilizzata..
Se sfuggono questi aspetti mi arrendo..

da incorniciare. grazie Buba.

bla bla bla... Cla quante parole uff! io voglio sapere solo se sia meglio Veneta o Arredo 3, le tue menate da rivenditore non mi interessano ecchecavolo. ho già tutto il giorno mille venditori intorno che mi rompono le palle con le loro storielle per vendermi una vite arrugginita!!!

Bay, qualcuno (probabilmente la stragrande maggioranza di chi si approccia all'acquisto dei mobili) può anche non avere consapevolezza delle differenze; io stessa ho capito qualcosa solo dopo aver letto parecchio (e in ogni caso la propensione ad approfondire è un tratto distintivo del mio carattere) ma mi rendo perfettamente conto che spesso manca il tempo, presi come si è da un trasloco, dalla burocrazia che l'acquisto o la ristrutturazione di un'abitazione comportano, dalle mille decisioni da prendere, da un matrimonio da organizzare in concomitanza o da un bimbo che arriva... e dalle mille altre incombenze e decisioni che ci toccano tutti i giorni.

Quello che mi preoccupa è l'arroganza, la mancanza di umiltà o forse di pudore di chi si pone con certi atteggiamenti. Ormai però è così un po' in tutte le circostanze della vita, e sul web è un pochino peggio..

Spezzo una lancia per anya, la quale non ha aggredito nessuno. Si è solo difesa. Per quello che vale, naturalmente.

Io credo che Anya vada capita. Anche io non ho una buona impressione dei venditori, intesi come super-categoria perché mi sarà capitato mille volte di incontrare gente che ha provato (e talvolta è riuscita) a vendermi qualcosa che non era come da loro decantata. Tra le tante persone che fanno parte di questa super-categoria ce ne sono anche di appassionate e serie ma nella mia esperienza non sono certo la maggioranza.

Il punto è sempre quello su cui batto da anni: come distinguerle?
Conoscendo il mercato di riferimento, in questo caso quello delle cucine, si potrebbero osservare tanti dettagli. Ma chi compra una cucina nel 99% dei casi è un totale incompetente e quindi alla fine si va a conoscenze o a fortuna.
Un venditore gentile, affabile, in giacca e cravatta, educato, disponibile può usare questa maschera per vederci robaccia. Al contrario uno che sembra più burbero può essere estremamente onesto e preparato.

Cara Anya, resta comunque una grande realtà: Veneta e Arredo3 hanno cucine che grosso modo si equivalgono a livello qualitativo e di costo. Ma hanno ragione tutti quelli che hanno scritto che l'unica cosa che conta davvero è il rivenditore che sceglierai e i suoi montatori. Questo perché il mercato delle cucine è molto diverso da altri, per esempio quello delle automobili. Quindi da lì non scappi. Puoi aver girato mille showroom, avere cento preventivi, puoi ritenere di avere ormai le idee ben chiare (ma fidati, se non sei del settore hai solo false certezze) ma la differenza tra una cucina che ti soddisferà o meno la farà il rivenditore che sceglierai (progetto, cura dei particolari, disponibilità in caso di problemi, montatori di fiducia ed esperti, ecc.). Se poi sceglierai Arredo3, Veneta, Stosa o un altro marchio del genere non conta molto. Anzi nulla.

Scusate.. qui il punto non è stabilire chi ha ragione e chi ha torto, chi è maleducato e chi solo "sprovveduto", chi è un venditore "onesto" (quanto ho odiato negli ultimi anni questo aggettivo così abusato!!!) e chi per professione rifila m...a.

Mi pare che il problema sia lo "scollamento" tra le ragioni dell'esistenza stessa di un forum (ma potrebbe essere un libro.. come una trasmissione televisiva.. come un corso di laurea..) che si propone di fare approfondimento su certe tematiche (per carità, qualcuno potrà anche considerarle effimere e non degne di tanta attenzione) e le motivazioni che portano l'utente medio a consultarlo e a formulare certe richieste.
Francamente, pur essendo incappata in innumerevoli fregature, non voglio in alcun modo ergermi a giudice della moralità altrui: i "venditori" che mi hanno frodato (e anche per stabilire questo grazie a Dio ci sono ancora i tribunali) potrebbero essere stati "costretti" per sopravvivenza o essere a loro volta vittime dei grossisti.. Mi piacerebbe solo un mondo in cui leggi e giustizia tutelano realmente il consumatore, senza che questi debba diventare tuttologo o debba improvvisarsi censore morale di marchi e rivenditori.
Qualcuno invece, talvolta anche in maniera aggressiva, vorrebbe la strada facile, il forum che ti classifica le cucine, il blog che con lo spot più efficace ti dice chi votare, il canale YouTube che ti rivela come fare soldi senza sprecare tempo e fatica.. un po' come il compagno di liceo che la sera alle 9 ti telefonava per copiare la versione di latino che non aveva avuto tempo di fare..

Insomma stiamo facendo semplicemente i conti con l'analfabetismo funzionale che la "cultura della furbizia" da una parte e la facilità di accesso alle informazioni in assenza di capacità critiche dall'altra hanno portato ormai a livelli pandemici.
(Lo so, quanto ho scritto è molto più pesante di quanto scritto fino ad ora nei confronti di Anya ).

Forse esageri un po'. Prima di tutto uno dovrebbe capire che cosa vuole essere questo forum.
Se è un punto di approfondimento tecnico/stilistico allora ha ragione coolors a dire che dovrebbe essere moderato al fine di mantenere un certo (alto) livello di qualità. Pochi (o meno) utenti ma più appassionati al tema.
Se invece è una strumento di semplificazione per una quantità di utenti che nulla sanno di arredo e che sperano di trovare risposte semplici a problemi talvolta complessi, allora è del tutto naturale che ci siano persone come me o Anya (la cito solo per restare in topic) che non sanno nulla e fanno domande "sbagliate".
Poi chi ha tempo e voglia di approfondire troverà tante risposte nello storico del forum, ma la più parte delle persone continueranno a fare sempre le stesse domande ma, soprattutto, a non capire l'importanza di alcuni elementi chiave. Elementi che in altri mercati magari non sono così essenziali, mentre nell'arredamento fanno la differenza.

Una qualche forma di moderazione sarebbe utile, più che altro uno che instancabilmente risponde agli utenti che pongono sempre le stesse domande di cercare sul forum (magari mettendo giusto un link di esempio, tanto per stimolarli) e gestendo gli utenti che si pongono in maniera più maleducata o troppo aggressiva.

Il problema, a mio parere, non è tanto quello che si dice all'anya di turno. La si può considerare come quella che è, un'utente non sicura delle sue scelte e in cerca di conferme, o di pareri disinteressati (o non troppo interessati, diciamo). Oppure una dannata rompiscatole che non legge le risposte già presenti sul forum, una che "non si applica".
In ogni caso, il problema è come le si risponde. Una risposta anche critica, se ben argomentata e proposta con toni costruttivi, a mio parere costruisce un forum di un certo tipo. Sinceramente in questo, come in altri thread di inizio anno, ho letto un eccesso di pistolotti tale (e espressi con livore tale) da farmi pensare che qui qualcuno per natale ha ricevuto regali sbagliati

Ps: non avevo letto l'ultima risposta di klw

mamma santina ha scritto:Spezzo una lancia per anya, la quale non ha aggredito nessuno. Si è solo difesa. Per quello che vale, naturalmente.

Concordo. E' inutile insistere con un suggerimento non applicabile nel caso specifico, dal primo messaggio è evidente che "il rivenditore" non esiste, altrimenti Anya non avrebbe perso tempo e denaro per chiedere preventivi ad innumerevoli rivenditori sconosciuti e raccontare tutto sul forum. Si parte dal rivenditore solo se si conosce già un rivenditore di fiducia, chiaramente non è questo il caso, ha specificato sin dall'inizio che si tratta della prima cucina. Può essere comunque utile chiedere suggerimenti agli utenti del forum residenti nella zona di Milano, come ha già fatto, per farsi consigliare qualche rivenditore referenziato.
Quando manca un rivenditore di fiducia, il punto di partenza è il progetto, realizzato con l'eventuale aiuto di esperti in materia (tra cui diversi utenti del forum). Dopo il progetto si scelgono i materiali, valutando pro e contro. Dopo aver scelto i materiali, si individua un marchio che disponga di soluzioni progettuali e materiali corrispondenti a quanto stabilito e che offra una qualità adeguata alle proprie esigenze. Dopo aver scelto il marchio, si può finalmente scegliere un rivenditore (ottenendo preventivi realmente comparabili tra loro). La distanza tra il rivenditore ed il cliente incide sui costi di trasporto che il rivenditore dovrà addebitare al cliente, quindi è bene iniziare la ricerca partendo dai più vicini, cercando di valutarne l'affidabilità tramite le varie informazioni che si riescono a reperire.

VecchioSetter ha scritto:Per quanto riguarda le marche che hai indicato, considera che tutti le aziende di livello medio basso si equivalgono, al limite la differenza la fanno i materiali quindi scegli quella che più ti piace.
Per quanto riguarda il top, ogni materiale ha pregi e difetti...devi saperli e scegliere.
Ti faccio un esempio, io adoro il corian perché mi piace al tatto alla vista e permette di realizzare soluzioni di design senza giunte, però ha caratteristiche scarse come resistenza al calore quindi molti lo considerano una pessima scelta... per me è più importante l estetica che appoggiarci una pentola quindi ne ne frego e mi faccio tutta la cucina in corian! Capisci cosa intendo..ognuno i propri soldi li spende come vuole
Se vuoi il massimo della praticità resistenza, ci appoggi pentole bollenti, li tagli il salame, ci fai quel che vuoi...ed esteticamente pure bello, è il gres, commercializzato con nomi diversi ma sempre gres... valutalo!
Hpl per quanto meglio di un melaminico sempre stessa famiglia è...quindi un materiale “povero” ed acqua e calore ci vanno poco d accordo.
Vari quarzi, quarziti, ed affini sono tutti polveri di materiali lapidei e resina, belli, resistenti, abbastanza performanti ma chi più o chi meno assorbono quindi se ti cade l aceto o il vino risso e non lo togli subito la macchia resta
Tra i due... meglio quarzo che hpl! Ma valuta il gres, se ti piace il quarzo è molto simile con prestazioni 100 volte superiori e di prezzo cambia poco.
P.s. Di dove sei? Nel caso non fossi lontana da Milano ti posso suggerire dove andare

Eh no.
Il laminato HPL batte i conglomerati di quarzo quanto a resistenza e versatilità d'uso.
Resiste meglio ai graffi, all'acqua, e così via.

Piani in ceramica > HPL. Inox > ceramica.
Sempre considerando resistenza e versatilità, non estetica.

E' importante distinguere tra l'HPL stratificato (ottimo materiale molto robusto e resistente all'acqua, dal costo paragonabile a quello di un buon quarzo) ed il truciolare rivestito con un sottile strato di HPL (economico ma abbastanza delicato, lo strato interno di truciolare non resiste all'acqua e provoca rigonfiamenti in caso di infiltrazioni, esige massima cura nel montaggio).

bayeen ha scritto:bla bla bla... Cla quante parole uff! io voglio sapere solo se sia meglio Veneta o Arredo 3, le tue menate da rivenditore non mi interessano ecchecavolo. ho già tutto il giorno mille venditori intorno che mi rompono le palle con le loro storielle per vendermi una vite arrugginita!!!